La dismissione dei beni dello stato per far fronte alla crisi equivale alla cessione di un occhio e di un rene.. con la recessione certi si taglierebbero pure un cogl..one

“Patrimonio dal latino patrimonium, derivato da pater, ‘padre’, e munus, ‘compito’; cose appartenenti al padre – vendersi il patrimonio dello stato equivale a vendersi ciò che il padre ci ha lasciato in eredità e che noi non abbiamo saputo utilizzare, quindi alieniamo la ricchezza ricevuta in cambio di una manciata di lenticchie” (Paolo D’Arpini)

Politica Economica

Giorgio La Malfa: “…l’unica soluzione x ridurre il debito pubblico è vendere i beni patrimonio di Stato..”
Il La Malfa Giorgio ripete a pappagallo ciò che il suo genitore, padre della democrazia vigente grazie a “Comit & SicilMafia”, contribuì a … creare, subendo!

Fatto cadere “finalmente” il regime fascista in Italia il 25 luglio 1943 (le AMlire imposte in Italy dagli Alleati invasori mediante lo A.M.G.O.T. furono “progettate fino dal giugno 1942” e stampate meno di un anno dopo per diffonderle sulla peniosola a partire dallo sbarco in Sicilia dal 9 luglio 1943, e lasciarle vigenti fino al 1947 con proroga al 1950), per volere degli occupanti, su “suggerimento” del pro segretario di Stato vaticano Giambattista Montini di passaporto vaticano– “di concerto” con il Segretario mondiale del Comintern, cittadino di passaporto sovietico, Palmiro Togliatti -, tutti gli immobili facenti capo al Partito Nazionale Fascista, all’Opera Nazionale Balilla, ai Gruppi Universitari Fascisti, ai sindacati fascisti, alla organizzazione Opera Nazionale Maternità e Infanzia, agli enti previdenziali I.N.P.S., I.N.A.I.L., I.N.A.M., I.N.A, alla Milizia Volontaria Fascista, più la gigantesca dotazione di impianti sportivi, ecc., e le compagnie di navigazione aerea e marina, furono alienati dalla proprietà demaniale e “cedute” in perpetuo ad organizzazioni clericali (Don Orione, Don Gnocchi, Don Guanella, ecc.), al partito comunista (Case del Fascio, trasformate in “case del popolo”), partiti di potere (dc, pri, pli, psi), a Stati esteri vincitori (per modesto esempio: Palazzo Margherita, in via Veneto a Roma – già di proprietà del Sindacato Nazionale Fascista dei Lavoratori della Agricoltura che vi aveva investito i contributi obbligatori versati dai lavoratori agricoli – fu in perpetuo ceduto agli U.S.A. che ne hanno fatto loro ambasciata), a sindacati (l’odierna sede “della” CGIL in Corso d’Italia 25, Roma, fu costruita dal Sindacato Naz. Fascista dei lavoratori dell’Agricoltura), a banche, a potentati di sottopotere goduti in esclusiva dagli sciuscià degli Alleati, poi incaricati di gestire, in nome dei padroni, l’Italyland successiva.

E tali sciuscià, inquadrati in schiere di “integerrimi” sovrintese dai vari fiduciari Adolfo Tino, Raffaele Mattioli, Ugo La Malfa, Giovanni Malagodi, Luigi Einaudi, Cesare Merzagora, Aldo Aniasi, Enrico Mattei, Pietro Nenni, Niccolò Introna, ecc. ecc., provvide successivamente ad “assestare” il patrimonio pubblico demaniale alla stessa stregua di ciò che, negli anni ’70, il “campione del liberismo Romano Prodi” fece con l’I.R.I. . Ma nessuno degli amici si accorse che, negli anni ’90, tra i tanti “gratificati”, fu anche un “palazzinaro” collegato strettamente al Finì – accento sulla i – [ai tempi di AN e PdL] che fu posto a presiedere Metropolis spa, organo per la svendita (agli stessi “padroni”) del patrimonio immobiliare delle Ferrovie dello Stato, divise in una pletora di s.p.a. “gestenti” le strade ferrate, le linee di alimentazione elettrica, il materiale rotabile (carrozze, treni,ecc.), i servizi, aventi ciascuno un “organico e consigli di amministrazione a gettoni milionari” (in euro!).

Preoccuparsi della vetero “invenzione” del La Malfa Giorgio?

E’ TUTTO predisposto! Le caserme saranno vendute a due centesimi a parenti stretti dei monopolisti del potere, che le trasformeranno in fiorenti centri commerciali, centri per scommesse (gestite da Mondadori & SIC!) ed alberghi a capitale … arabo. I terreni demaniali (fiumi compresi!) saranno attribuiti a veri “centri sociali” di orfani della cordata dc-pci-psi-pli-pri, con spolverata di “vaticane opere di religione” che provvederanno ad organizzare anni santi e pellegrinaggi in ameni predisposti siti di apparizioni della madonna!

Preoccuparsi?

TUTTO è nel decretone salvavita del governo vigente e negli emendamenti “richiesti” dalla BCE. Draghi non è “FAZIOso”!

Buon sonno, Italia!

Vostro: Antonio Pantano

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