Testimonianze raccolte sulla nascita del termine “Spiritualità Laica” e sulla fondazione di un apposito “convento” in cui approfondirne lo studio e la pratica….

Da un bel po’ di tempo sto cercando di raccogliere documenti e testimonianze sulla nascita (sull’uso del termine) del concetto di “Spiritualità Laica”.

Purtroppo sono un confusionario e non riesco mai a tenere un esatta cronologia degli eventi vissuti.. soprattutto quelli che -nel momento- non sembrano rivestire particolare importanza. Infatti di spiritualità, in forma laica, me ne occupo dall’estate del 1973 (questa data la ricordo bene in quanto fu particolarmente importante, fu l’anno in cui fui iniziato dal mio maestro Swami Muktananda). Dopo di che la mia pratica ha avuto molti momenti cruciali e varie svolte. Ma avvenne circa dalla metà degli anni ‘90 che cominciammo a tentare un percorso condiviso, sempre in termini laici, con altri cercatori spirituali conosciuti nel corso degli anni a Roma ed in Italia. Ricordo ad esempio un paio di riunioni tenute al Circolo vegetariano VV.TT. di Calcata, in cui venne fondato un gruppo denominato Spirito senza Frontiere.

In seguito durante un’altra riunione fu usata per la prima volta la parola Spiritualità Laica, coniata da Antonello Palieri. Poco dopo fondammo a Roma, presso Bibliotè, anche un comitato dedicato appunto alla Spiritualità Laica, ed in quella veste organizzammo diversi eventi fra cui vari festeggiamenti sincretici e laici, in forma di passeggiate ecologiste e di conferenze ed incontri vari, spesso in corrispondenza del 4 ottobre celebrazione del Santo Francesco e di Gandhi. La tradizione del 4 ottobre è andata avanti negli anni. Ma soprattutto è andata approfondendosi la ricerca sui significati e sul modo attuativo della Spiritualità Laica.

Negli ultimi mesi, da quando abito a Treia, sto cercando di raggruppare i numerosi articoli ed interventi sinora scritti sul tema.. Ed oggi durante una ricerca in tal senso ho scovato un comunicato stampa emesso nel dicembre 2006, in cui annunciavo la mia intenzione di fondare un apposito convento per lo studio e la pratica della Spiritualità Laica. L’idea anche in questo caso era un misto d’ispirazione fra il pensiero di Antonello Palieri che pensava ad un vero e proprio “monastero per lo studio di etica e morale laica” e la mia visione naturalistica che aveva già trovato una attuazione con la fondazione a Calcata del Tempio della Spiritualità della Natura (sorto nella ex discarica di Calcata sin dal 1984). Antonello avrebbe preferito veder sorgere il Convento sul monte Soratte, mentre io prediligevo l’idea della sua ubicazione in uno spazio naturalistico, in chiave sincretica, avendolo definito precedentemente “Parco di tutte le Religioni”.

Ma… le idee vanno e vengono e poche trovano una attuazione concreta… l’unica cosa certa è che (almeno) l’idea ed il filone della Spiritualità Laica ha attecchito nella società moderna.. basti vedere quante pagine sono reperibili con questa voce sui motori di ricerca in internet.. (c’è anche un nostro gruppo su facebook….).

Comunque, ecco qui un documento certo e datato che fa riferimento ai nostri progetti, pubblicato dall’ADNkronos il 2 dicembre 2006:

“Calcata, 2 dic. 2006 (Adnkronos) – “Abbiamo gettato le fondamenta del convento della spiritualità laica” afferma Paolo D’Arpini, presidente del Circolo Vegetariano di Calcata, il borgo ‘sospeso’ tra Roma e Viterbo, che negli anni Sessanta faceva parte dei “1400 centri fatiscenti da demolire”, oggi visitato da 350mila persone l’anno. D’Arpini ha promosso una riunione dei “sostenitori e quadri generali della spiritualità laica”, presso il centro culturale “Il Granarone”, fondato da Marijcke van der Maden, in ricordo dell’antico granaio etrusco. Calcata è stata di nuovo famosa, negli ultimi decenni del Novecento, soprattutto dalle proposte e dalle provocazioni del Circolo Vegetariano di Paolo D’Arpini.

“Il convento della spiritualità laica – da un’idea di Antonello Palieri – è stato progettato negli anni settanta, ma ha avuto finora pochi sostenitori, rileva Paolo D’Arpini, soprattutto per la resistenza di opposti fronti: quello laicista e quello più conservatore fra i cattolici. L’idea è risolta ed è quella di creare una sede per analizzare e discutere tutte le espressioni spirituali che arrivano a noi, in particolare, dallo studio della poesia, della letteratura, dalla musica e dalle arti visive di tutto il mondo”

Bene, concludo questo articolo rivolgendo un appello a tutti i compartecipi dell’avventura spirituale laica, che assieme a noi hanno provveduto a “ufficializzare” un percorso, affinché spremano le meningi e cerchino di riepilogare i fatti nella loro mente, descrivendone il percorso nella memoria…

Cordiali saluti, Paolo D’Arpini

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Pensiero spirituale laico:

In the consciousness hierarchy there are three stages:

1) Jivatman (individual soul). Is the one who identifies himself with the body-mind. One who thinks i am a body, a personality, an individual apart from the world. He excludes and isolates himself from the world as a separate personality because of identification with the body and the mind.

2) Next only the beingness,or the consciousness,which is the world.
“I AM” means my whole world.Just being and the world. Together with the beingness the world is also felt – that is Atman (The Self).

3) The Ultimate principle that knows this beingness cannot be termed at all. It cannot be approached or conditioned by any words. That is the Ultimate state.

The Hierarchy I explain in common words, like: I have a grandson (that is jivatma). I have a son and I am the grandfather. Grandfather is the source of the son and grandson.

The three stages cannot be termed as Knowledge. The term knowledge comes at beingness level.
I have passed on to you the essence of my teachings.

(Sri Nisargadatta Maharaj)

http://bioregionalismo-treia.blogspot.com/2011/10/testimonianze-raccolte-sulla-nascita.html

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