Briganti, usi e costumi e profezie… dal tempo dei Maya ai nostri giorni
Il Brigantaggio, l’arte più evoluta nelle civiltà primitive, non sembra aver perso l’istinto animalesco dell’uomo moderno, nonostante l’arricchimento del sapere attraverso i millenni.
Il costante progresso Scientifico e Tecnologico raggiunto dall’uomo nel corso del tempo, non ha permesso di trovare una formula sociale di fratellanza per eliminare l’istinto malefico portato a dominare l’uomo sull’uomo.
La storia ci informa a grandi linee su una parte del mondo a noi poco conosciuta, relativa ad un periodo in cui l’essere umano aveva raggiunto un equilibrio di rispetto verso i propri simili, con la rimarcabile civiltà Maya.
Purtroppo la storia si rifà ad un periodo troppo distante nel tempo per accertare la verità.
I Maya pare fossero un popolo emigrato dall’Asia, forse dall’India intorno al secondo millennio A.C. attraversando l’Oceano Pacifico su zattere create con tronchi di alberi appaiati e si stabilirono in varie isole, spingendosi sino all’America Latina dove oggi sorge il Guatemala, il Honduras, parte del Messico e del Salvador.
Contrariamente alla storia del mondo di allora centrata sull’Egitto, Asia Minore e Europa, dove primeggiava l’ideologia della schiavitù, tutte impostate sullo spirito battagliero di conquiste per la sottomissione di altri popoli da schiavizzare, creare Imperi, umiliare i più deboli, mentre in alcune aree dell’Asia vivevano popoli più progrediti con lungimiranti prospettive di sviluppo del sapere e della pace.
I Maya raggiunsero ragguardevoli meriti in Astronomia, nell’Aritmetica e svilupparono forme avanzate di Scrittura, Architettura, nell’Arte e nella Musica, da riscuotere l’ammirazione del mondo intero.
Furono anche grandi pensatori, rispettosi della natura e verso i loro simili. Consideravano il Sole padre della Natura e la Luna la madre. Difatti, ancor oggi il Sole rappresenta la vita del Pianeta e la Luna scandisce il tempo, delle semine e dei raccolti, governa le Maree, le nascite e il rifiorire della vita.
I Maya Furono anche studiosi di Oroscopia che secondo le loro convinzioni definisce il destino, controlla l’umore e la vita degli esseri. Furono autori di Profezie proiettate sul futuro remoto, non tenendo conto di un mondo molto diverso e molto malvagio al di fuori dai loro confini e dai loro insegnamenti. Un mondo sviluppato in aree diverse del Pianeta, con politiche espansionistiche fondate sulla guerra per il controllo dell’umanità.
Con la scoperta dell’America da parte dell’Europa, avvenuta qualche millennio più tardi, tutti i popoli pacifisti che occupavano il nuovo Continente, furono derubati, schiavizzati e uccisi dall’ingordigia animalesca dell’Europa, ancor oggi definita responsabile di tanti mali del mondo.
Indovinare il futuro è cosa impossibile e nessuno mai avrebbe immaginato che nel terzo millennio, l’uomo si sarebbe comportato come alle origini, con Caino sempre in lotta contro Abele sino all’omicidio su larga scala, per il moltiplicarsi dei Caino.
Chi mai avrebbe immaginato che nelle tendenze negative inculcate nell’uomo sin dalla nascita, oltre alla Tratta delle Bianche, le Escort, i venditori di morte, i pedofili, gli assetati di potere, gli speculatori, i guerrafondai, ecc., il nostro paese considerato la culla della filosofia Cristiana, la scienza della rettitudine, avremmo sperimentato anche la tratta dei Parlamentari e dei Politici, togliendo al popolo lo stato di diritto, riportandoci indietro nel tempo, nel ricordo di Giuda che si prostituì per poche monete, condannando il bene, la verità e la luce alla Crocifissione.
La Politica del nostro paese non è mai stata oggetto di insegnamento e di rispetto verso la Comunità, privilegiando una Kasta Politica di elementi socialmente, moralmente ed umanamente non qualificati a dirigere la Nazione.
La storia con tutti i suoi insegnamenti, neppure il progresso Tecnologico, Filosofico e della Fede, hanno potuto cambiare il comportamento malvagio dell’uomo, portato a soffocare i Diritti Umani dei più deboli, paragonando il Potere Politico a una grossa banda di Briganti.
Le Profezie, non quelle ispirate dall’uomo per interessi, improntate sull’egoismo personale, sulla disinformazione a scopo speculativo, ma le Profezie reali come risultato del bene e del male dei nostri comportamenti nel rispetto delle leggi imposte della natura, verso tutto ciò che rappresenta l’opera straordinaria del creato che eleva l’uomo ad immagine e somiglianza di Dio.
Povero Dio, chissà come vorrebbe distaccarsi da questa opera quasi perfetta, non totalmente riuscita nella parte che riguarda l’uso della ragione e del rispetto verso i propri simili.
I cattivi esempi che provengono dall’alto, stanno trascinando l’essere umano verso la ribellione, il disgusto, la perdita dell’onore, tutti contro tutti, servirebbe il pugno di ferro contro il brigantaggio Politico della Kasta, per ridare al popolo e al paese tutte le speranze perdute.
Dalle esperienze dei fatti di Genova di qualche anno fa, quelli recenti di Roma e da tutte le ingiustizie che martellano giornalmente il Paese, si può notare come la disinformazione mantiene alte le critiche formulate dai Media e da opinioni di individui a pagamento, dove hanno potuto esprimere il loro parere soltanto ed esclusivamente tutti coloro con stipendi immeritati oltre i dieci mila euro netti al mese, facendosi sicuri di non far intervenire gli indignati che nel Paese hanno raggiunto ormai la rimarcabile cifra del 60%.
Gli infedeli disoccupati, i poveri, le famiglie che non arrivano al 15 del mese, il sequestro della pensione, gli artigiani in difficoltà con pignoramento del Conto Bancario e l’impossibilità di pagare dipendenti e fornitori, le ganasce alla vettura per andare al lavoro, l’ipoteca sulla casa, le multe ingiuste e una penale addizionale per chi ricorre al Giudice di Pace, ecc.
Il Paese è uscito dallo stato di diritto per ripiombare nel regime di schiavitù imposta dalla Kasta Politica responsabile del debito pubblico e dei privilegi accordati da un Parlamento formato da individui venduti all’asta e che nessuno avrebbe potuto Profetizzare al momento di esprimere il voto per la formazione del Governo del Paese.
Anthony Ceresa.