Treia, 12 ottobre 2011 – San Serafino ed il miracolo delle olive raccolte…
Oggi è San Serafino, inoltre è pure giorno di Luna Piena.. ed a Treia il miracolo delle olive è giunto a compimento… Nell’antica Roma questa giornata era dedicata agli Augustanalia, ovvero i giochi in onore di Augusto, ed anche la raccolta delle olive ha risentito dell’influsso benefico, sono esse stesse auguste e tonde.
Insomma dopo tanti anni che quattro ulivi erano stati piantati nell’orto di Caterina, sotto la casa di Treia, ecco che quest’anno per la prima volta hanno dato frutto.
Si tratta di pochi baccelli, e va bene lo stesso, ma turgidi e gonfi. Forse il merito della crescita inaspettata, quando ormai si pensava di tagliare gli alberi improduttivi, è stata la salutare potatura compiuta in primavera… ricordate?
(Vedi: http://paolodarpini.blogspot.com/2011/03/equinozio-di-primavera-treia-la-mattina.html)
Dei quattro alberi potati due hanno fornito frutti. Uno ha dato olive grosse e gonfie e un altro olivette toste e verdissime. Gli altri due alberi si sono sprecati con una sola olivetta o due.. ma -insomma- l’importante è lo sforzo.
E così stamattina, seguendo il buon consiglio di Caterina, sono sceso giù dalle scale in ferro ripide ripide, ho annaffiato le piante di cavoli e la bieta e le piante di vetiver che ci aveva regalato Benito Castorina e poi armato di coraggio contadino ho raccolto le olive… due chili. Tornato a casa le ho immerse in acqua pulita e seguirò le istruzioni per i primi 25 giorni di preparazione, vedi sotto, e poi passerò il compito a Caterina per completare l’opera.
Preparazione delle olive in salamoia, i primi 25 giorni:
Ingredienti: Olive verdi
Raccogliete, comprate, …o fatevi regalare le olive verdi (da coltivazione biologica)
Eliminare quelle che hanno qualche imperfezione
Togliere picciolo, se c’è
Se volete potete selezionarle in base alla grossezza (io l’ho fatto …)
Metterle in delle ciotole
Lavarle e ricoprire d’acqua
Mettere un peso sopra, che le tenga sott’acqua perché la parte che fuoriesce dall’acqua tende ad annerire (compromettendo l’estetica, ma non il gusto)
Cambiare l’acqua giornalmente per 20 – 25 giorni
Continua…
Bene vi lascio e vado a controllare se le olive galleggiano (non le ho soppressate).
Vostro olivaro, Paolo D’Arpini
P.S. Ah, preparatevi per l’evento della prossima potatura, in occasione dell’equinozio di primavera 2012…
……………
Commento ricevuto a caldo da Caterina:
Caro Paolo …mi hai reso felice (si fa per dire, lo ero anche prima) dicendomi che avevi raccolto le olive nell’orto e le avevi già messe a bagno.
Senza aspettative (magari non vengono bene, ma magari si), affrontiamo insieme questa piccola avventura (la preparazione delle olive in salamoia) che ci/mi/ti rende più partecipi del mondo e della natura, visto che in questi giorni si sta parlando si spiritualità laica (spiritualità della natura, spiritualità senza astrazione dal mondo, anzi, permanendo nel mondo).
Per me essere nel mondo, vuol dire anche fare questo, anzi, se non é questo essere nel mondo, cosa lo è? E cosa c’è di più spirituale di stare tra gli ulivi – piantati tanti anni fa dai miei genitori ma che almeno a mia conoscenza, non avevano mai prodotto nulla prima che tu, quest’anno ci mettessi le mani.
Ho dovuto cercare una ricetta, ho dovuto chiedere consigli, hai dovuto scendere quelle scale ripide per andare nell’orto e ti sarai dovuto allungare verso i frutti più alti per raccoglierli, ti sarai sporcato le mani, avrai dovuto trovare i recipienti per metterle con l’acqua…..e ora aspettiamo che facciano loro il loro lavoro di autodepurazione (dall’amaro).
Qualcuno ha consigli da dare?
Nella ricetta c’è scritto che sono da lasciare nell’acqua pura che è da cambiare ogni giorno, per 20-25 giorni, prima di metterle in salamoia; a me sembrano un po’ molti ….