Torino 17 settembre 2011: “Corteo e referendum contro la caccia”
Ci siamo (o ci risiamo).
Questo coacervo patetico e anacronistico (ma purtroppo molto pericoloso) di ignoranza, arroganza e sadismo che si raccoglie intorno al mondo venatorio e alle lobbies collegate, con la complicità di politicanti regionali squallidi e impresentabili, ha sferrato l’attacco finale a quanto resta della fauna selvatica (mammiferi e uccelli in particolare) del Piemonte, già impoverita, massacrata e banalizzata oltre ogni livello di decenza da decenni di dilagante scempio ambientale.
Alla faccia della conservazione della biodiversità e della qualità ecosistemica, alla faccia dell’Europa, alla faccia del rispetto dei minimi standard di civiltà e razionalità e alla faccia della stragrande maggioranza dei cittadini piemontesi (che non sopporta questa oscena forma di stupidità sanguinaria che è oggi la caccia), l’esercito miserevole degli sparatori, sostenuto da amministratori pubblici che sembrano barzellette viventi, ha compiuto in questi giorni un passo decisivo verso il loro obiettivo finale: cacciare come vogliono e dove vogliono per tutto l’anno, assicurarsi il diritto di devastare e saccheggiare l’ambiente senza freni e senza regole, annientare come gli pare la bellezza, le armonie e le funzioni cruciali dei sistemi viventi, arrogarsi l’uso esclusivo del territorio come personale campo di sterminio della fauna con l’impiego di armi da fuoco. E per quelli a cui questa barbarie non sta bene, il messaggio è uno solo: stiano a casa e non rompano le scatole. Le campagne e le montagne, le valli e le colline, i boschi e i prati sono cosa loro, dove macellare a piacimento tutto ciò che si muove e respira.
Penso che la misura sia davvero colma. Penso sia ora di dire basta. E di dirlo chiaro e forte.
Vi unisco, di seguito, un comunicato che sintetizza i punti salienti della questione. E’ curato della LAC, ma tutte le Associazioni ambientaliste nazionali e locali (come tutti coloro che si occupano tecnicamente di ambiente e tutti coloro che hanno ancora neuroni funzionanti nella scatola cranica) condividono lo stesso punto di vista.
Se questi temi cruciali sono anche nelle vostre corde, vi invito caldamente a partecipare alla manifestazione del 17 settembre, a promuovere il referendum regionale contro la caccia e ad attivarvi in ogni modo possibile per fermare l’orda violenta e ottusa di tangheri che vuole l’ecatombe della natura vivente.
Adesso, più che mai, chi si astiene è complice.
Franco
Cari amici,
la Lega per l’abolizione della caccia promuove un corteo a Torino il 17 settembre 2011 in occasione dell’apertura della stagione venatoria.
L’appuntamento è a Torino a Porta Susa alle 15,30.
E’ importante essere numerosi per appoggiare la campagna per il referendum regionale piemontese contro la caccia, che si terrà in primavera.
Le sezioni locali della LAC stanno organizzando pullman dalle varie città: vi invitiamo a prenotarvi per tempo inviando una mail a info@abolizionecaccia.it o lasciando un messaggio in sede al numero 02 47711806.
LAC – Via Solari 40
20144 Milano
tel. 0247711806
www.abolizionecaccia.it