Lidia versus Caterina – Il discorso della prostituzione femminile affrontato da due donne….
Ante scriptum
Questo discorso che segue è il risultato dello scambio di opinioni fra due donne relativamente al tema della prostituzione femminile. Lo spunto nasce dal mio articolo – risposta alla proposta del deputato leghista Matteo Salvini di tassare le prostitute per sanare il bilancio pubblico:
http://www.circolovegetarianocalcata.it/2011/08/23/sanare-il-deficit-dello-stato-con-i-proventi-della-prostituzione-significa-accettare-il-deficit-morale-nella-societa-della-serie-matteo-salvini-aripijate
(Paolo D’Arpini)
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Intervento di Caterina:
Caro Paolo, capisco la tua opinione ed in parte la condivido, ma io non credo che chi va a p………. e cerchi la promiscuità perché anche quella credo che organizzandosi, si trovi abbastanza facilmente. Famiglie allargate…. ma chi ne ha voglia? Già la famiglia tradizionale, con una sola moglie o marito, spesso è fonte di stress ed insoddisfazione. E’ la voglia di evasione, di fare sesso senza avere il coinvolgimento emotivo. Oppure di soddisfare un bisogno fisiologico che non si sa come soddisfare altrimenti. C’è chi ha voglia di fare sesso senza l’impegno dell’amore. Quel che mi pare strano è che per quel che mi riguarda, non dovrebbe essere facile per una donna fare l’amore senza amare, ma ho sentito con le mie orecchie alla radio la storia di una professoressa di italiano, quindi una donna normale, con un lavoro normale e con un marito (non so se anche con figli) per noia e stanchezza ha deciso di lasciare il suo lavoro e dedicarsi a questa attività. Ne è anche scaturito un libro in cui lei esamina il suo percorso (!!!). Non credo sia la sola venditrice del suo corpo che lo fa perché lo vuole fare. Del resto dicono che sia il mestiere più vecchio del mondo, no? Forse all’epoca del matriarcato le cose non andavano così, la donna sceglieva il suo compagno (o i suoi compagni) e tutti si viveva in uno stato beato di amore universale in cui ciascuno poteva esprimere la sua sessualità nelle forme a lui/lei consone… ma il passato è passato, il presente è quel che è e se è così ci sono i suoi motivi…
Caterina
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Intervento di Lidia:
Caro Paolo, rispondo al commento di Caterina sulle prostitute…
Cara Caterina,
ho letto il tuo commento a Paolo sul tema delle prostitute, e siccome è un argomento che mi sta’ molto a cuore, permettimi di dire la mia opinione in merito. Il tema della prostituzione è un tema molto delicato, che tocca molti aspetti soprattutto psicologici della donna e del suo rapporto con l’altro sesso. Mi sono chiesta spesso perché alcune donne (purtroppo molte) subiscono umiliazioni quotidiane da parte di uomini che le sfruttano e le maltrattano, prendendo tutto da loro e dando in cambio niente….
In molti luoghi del mondo (a cominciare dall’Italia) ancora oggi vivono nuclei familiari dove le bambine non hanno nessun valore, dove le decisioni sul futuro delle loro vite sono ancora nelle mani del padre/padrone, dove la loro educazione le trasformerà in donne che credono di non essere intelligenti, né tanto meno di essere in grado di fare qualcosa di buono nella vita, se non mettere al mondo figli o preparare la cena al marito. Ancora oggi in quasi tutto il mondo le donne non sono ancora rispettate come meriterebbero, hanno ancora ruoli secondari e non riescono a decidere i veri cambiamenti! In questi ultimi anni, nell’ambito dei miei spostamenti residenziali, mi è capitato di conoscere molte donne di differenti età, ceti culturali e sociali, diversi ambiti territoriali. Parlando con tutte loro, ho notato in modo evidente che nessuna dimostravano mai fiducia in sé stessa, nessuna si considerava importante, insomma nessuna di loro dava VALORE alla sua persona, benché molte di queste donne fossero invece intelligenti, creative e molto in gamba!
Mi è capitato di notare che i matrimoni che apparentemente funzionano, sono quelli in cui le donne si sottomettono completamente alle decisioni del marito, e che comunque non decidono quasi mai nulla di veramente importante! Anche in questi casi le donne non credono di valere molto…. la matrice comune continua ad essere il VALORE….
E passiamo alle prostitute….
Tornando a casa (io abito fuori Roma) tutti i giorni, spesso lungo la strada mi capita di vedere alcune ragazze bellissime (sembrano straniere), molto giovani, bionde, vestite con pantaloncini corti e top, sandali altissimi,… le incontro nelle prime ore del pomeriggio, sotto un sole che sfiora i 40 gradi… neppure sedute all’ombra….in attesa dei clienti!
Mi sono chiesta spesso, che valore hanno di loro stesse queste ragazze che scelgono di vivere la loro giovane e preziosa vita nelle condizioni peggiori (rischiando perfino un colpo di sole alla testa!).. accettando di sbattere sotto i piedi di uno sporcaccione di qualsiasi età la loro dignità di esseri umani, che per pochi euro sarebbero pronte a fare qualsiasi cosa… perfino a ballare sopra un tavolo a colpi di pistola!… che non sono neppure in grado di ribellarsi a qualcuno che le picchia e le sfrutta come se fossero delle macchine da soldi…. Che gusto c’è in questo mestiere! Dove sta’ il vantaggio!
Molte di loro finiscono uccise dai loro protettori e se qualcuna riesce a sfuggire a questa vita, magari accetta di sposare un uomo violento o alcolizzato pur di non ritornare sul marciapiede a mostrarsi nuda senza più nessuna dignità, anche quando il suo corpo non è più tanto giovane, pur di riuscire a fare la spesa.
Se poi vogliamo parlare di sesso libero, allora è un’altra cosa…. In questo caso sono del parere che ogni donna dovrebbe decidere di andare a letto con chi vuole anche quando è sposata (ma questo è un altro discorso!)… ma non dovrebbe farlo a pagamento, se crede di valere qualcosa! L’amore è uno scambio gratuito fra Anime, e che ci sia amore o sesso poco importa, è il denaro che non dovrebbe proprio entrarci in un letto, perché altrimenti subentra lo sfruttamento, come succede in molti altri ambiti della vita! … Il sesso dovrebbe essere un divertimento per entrambi e non l’ultima occasione (e forse la peggiore!) per poter sopravvivere in una società che non ti offre alternative di lavoro….. non credi Caterina?
Lidia
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Replica di Caterina:
….non volevo mica dire che sono favorevole alla prostituzione!
Volevo solo dire che un mondo idilliaco dove ognuno fa l’amore solo per amore e con chi vuole è molto lontano, anzi, credo che forse non ci sarà mai. Ci saranno sempre persone, ed io ne conosco o ne ho conosciute, che per problemi fisici o psicologici non riescono a trovare un “compagno di letto” e non sopportano l’astinenza, Per me
chi ci ricorre un qualche problema ce l’ha. E sono tutti uomini.
Personalmente ho conosciuto solo un ragazzo che vi era ricorso, una volta, ma visto che i marciapiedi sono pieni di queste giovani, chi è che ci va?
Altro discorso su cui mi soffermerei: ma cosa fa la forza pubblica?
Perché se le vediamo noi queste schiere di ragazze, non le vedono anche loro e non provvedono, soprattutto prendendo i loro sfruttatori?
Ma nel discorso precedente credo fosse ovvio che non mi riferivo alla prostituzione-sfruttamento di donne, magari straniere, giovanissime e incapaci di andare al primo posto di polizia a denunciare i loro aguzzini!
Poi, Lidia, tu dici: “per quello che riguarda i matrimoni che apparentemente funzionano, sono quelli in cui le donne si sottomettono completamente alle decisioni del marito,e che comunque non decidono quasi mai nulla di veramente importante!” . Mi pare di scorgere una certa dose di ironia nelle tue parole, ma,scusami, su questo fatto la penso diversamente: per me i matrimoni o le coppie che funzionano ( e anche apparentemente) sono quelli in cui la donna ha un ruolo almeno paritetico con l’uomo, se non addirittura preponderante (e di questi ne conosco di persona) e meglio ancora quando c’è armonia, affinità di intenti, di gusti, di interessi e compartecipazione al menage. Oggi, almeno nell’ambiente in cui vivo, che è abbastanza “evoluto” nel bene e nel male, la donna non è più così sottomessa e succube ed è capace di prendere strade diverse se la situazione si fa stretta.
Insomma il genere umano è talmente vario che mi risulta difficile bollare qualsiasi cosa con un si o un no, anche la prostituzione
Caterina
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Scrive Carlo Consiglio sul tema della prostituzione femminile:
…mi inserisco sulla discussione tra Lidia e Caterina sulla prostituzione. A Lidia: Perché quando faccio venire a casa mia la donna delle pulizie e la pago, nessuno sostiene che la sfrutto, ma se mi porto una prostituta sì? A quanto pare se una donna lavora usando le mani va tutto bene, ma se usa i genitali va male! E che differenza c’è tra le mani ed i genitali? Non sono tutte parti del corpo con pari dignità? La vagina appartiene alla donna e solo lei ha diritto di decidere chi farvi entrare, e se gratis o a pagamento.
A Caterina sullo sfruttamento della prostituzione: Perché le agenzie di collocamento vanno bene e i magnaccia no? Infatti la prostituzione può piacere o no, ma è un lavoro come un altro. E quindi anche le prostitute devono pagare le tasse, come chiunque altro. Tutte queste discriminazioni sulle prostitute, su chi ne beneficia e su chi le “sfrutta” derivano dal fatto che consideriamo il sesso come qualcosa di peccaminoso. Se riuscissimo a considerarlo come una cosa normale (in genere bella) della vita, allora sarebbe tutto più semplice! Ciao
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Replica di Lidia a Carlo Consiglio
Caro Carlo,
non amo polemizzare sulle opinioni altrui, ogni individuo ha il diritto di
pensarla come vuole, ma il tuo commento al dialogo tra me e Caterina sul tema della prostituzione mi costringe ad una risposta…!!! Le tue parole mi hanno ricordato gli slogan delle femministe di quarant’anni fa!.. le stesse parole, stesse motivazioni… frasi del tipo ….“la vagina me la gestisco io e quindi posso anche ricavare del danaro dal suo uso ! ….che differenza c’è tra un lavoro qualunque e la vendita del proprio corpo? …un pappone sfrutta una prostituta mentre un’agenzia di lavoro no!…(ecc.. ecc..)”
..ma caro Carlo, come fai a dire che il lavoro di una domestica è esattamente uguale a quello di una prostituta? Una lavoratrice (che non dovrebbe MAI essere sfruttata da nessuno, il che significa percepire uno stipendio stabilito dalla legislazione italiana, soggetto a tassazione come dovrebbe essere anche per tutte le altre attività di ogni Paese civile, e che purtroppo così NON E’!), vende un lavoro
manuale o intellettuale riconosciuto come utile per la società dalle leggi votate da tutti i cittadini.
Ci sono regole molto rigide previste nei contratti di lavoro e la lavoratrice può denunciare il proprio datore di lavoro se trasgredisce quelle regole! Può perfino mandarlo in galera!… Il lavoro della prostituzione invece, secondo i papponi (e non secondo i cittadini che votano!) si basa sul principio che il sesso, essendo un bisogno fisiologico, per soddisfarlo devi pagare! Le prostitute non hanno nessuna tutela legale, in quanto questo lavoro non è considerato un “lavoro”, e ciò perché dalle leggi dello Stato (e quindi dalla
maggioranza dei cittadini) si ritiene che esso non comporti nessun beneficio per la società. Le prostitute non possono ribellarsi ai loro sfruttatori se non uscendo di scena (dalla vita!). Ma la cosa peggiore della prostituzione è il principio secondo il quale un individuo utilizza il corpo di un altro individuo per soddisfare le proprie esigenze corporee, permettendosi di umiliare l’Anima di molte disgraziate con richieste sessuali assurde, frutto di menti malate!
Secondo questo principio allora, per guadagnare del denaro, perché non sfruttare anche gli animali?.. le lotte tra galli o tra cani sarebbero pertanto giustificate come un qualsiasi lavoro scelto dai proprietari di queste povere bestiole! Per fortuna le leggi lo vietano!
Dunque, secondo questa logica, potremmo considerare tutto come un lavoro, potremmo farci pagare perfino per l’aria che respiriamo, essendo anche quello un bisogno fisiologico! … E forse un giorno chissà,… siccome la nostra terra sarà del tutto inquinata, per respirare un po’ di aria pura ci vedremo costretti a pagare una bolletta! Sapevi, tra le altre cose, che i potenti della terra si stanno già pestando i piedi per la gestione del futuro business sul cibo. ..?
Ma torniamo al tuo discorso. Un’Agenzia di lavoro non può essere paragonata ad un pappone perché comunque (se è legalizzata) non può vendere i lavoratori come se fossero degli schiavi, deve rispondere a delle regole precise e se qualche lavoratore riscontra qualcosa di strano, può denunciare l’Agenzia ed ottenere perfino di farla chiudere. Un pappone invece, se qualche sua dipendente si
lamenta, la riempie di botte e stai sicuro che in futuro nessuna più si
lamenterà. Un pappone non paga neppure un euro di tasse e si porta il frutto del suo sfruttamento nei paradisi fiscali dove nessuno gli torcerà mai un capello! Non mi dire che non c’è nessuna differenza tra un pappone e un’Agenzia di Lavoro perché qualche differenza c’è e non è da poco! Magari mi dirai che le Agenzie di Lavoro sono gestite malissimo, ma questo è un altro discorso!!!
Quello che vorrei dirti è soltanto che non possiamo considerare TUTTO nello stesso modo. C’è una scala di valori che va comunque sempre ricordata!
Purtroppo l’omologazione ha portato questa società globale a valutare ogni cosa col metro del denaro. Anche il femminismo, seppure è riuscito a scardinare molti principi sbagliati che hanno permesso alle donne di essere più libere, tuttavia su altri aspetti non aveva del tutto ragione! E su questo avrei veramente troppo da dire!
Secondo me, esistono alcuni aspetti dell’essere umano che non dovrebbero rientrare nel grande giro degli affari soggetti a guadagno!… Del resto, perché ai bambini sarebbe sbagliato insegnare a fare affari anche a scuola, vendendo la merenda o pagando qualche amico per farsi fare i compiti? Perché è SBAGLIATO! Secondo me dovremmo preservare dal denaro alcuni aspetti della nostra persona che ci riguardano intimamente! Se parliamo di sesso, nel momento
in cui vai a letto con una persona, anche se non si tratta del grande Amore della tua vita, comunque si tratta di uno scambio molto intimo tra Anime!
Comunque significa entrare nella sfera intima di quella persona, una sfera che non dovrebbe avere un prezzo, come 20 euro, o 7000 euro (tipo Ruby). Credimi, dobbiamo sforzarci di ridare un vero valore alle nostre persone, cominciando a fare un distinguo tra le cose che si devono pagare (perché è giusto) e quelle che non hanno prezzo! Non voglio convincerti, ma soltanto indurti a riflettere anche su questi aspetti!
Lidia