Iridologia applicata nella sua componente neurologica – di Milena Auretta Rosso

IRIDOLOGIA NEUROLOGICA, COME INTERPELLARE IL PROPRIO MEDICO SUI PROPRI DISTURBI PSICHICI SENZA DESCRIVERLI , CIOE’ SENZA LA RACCOLTA DELL’ ANAMNESI

In effetti con la iridologia neurologica, cioè l’iridologia applicata nella sua componente neurologica , da un medico neurologo o,come in questo caso, da un medico neurochirurgo, si aprono nuove porte per il malato psicotico, o, tout court , psichico.

Tutti noi sappiamo il disagio che reca al paziente l’elenco dei propri disturbi. Essi ci sembrano tutti pesanti e, siamo anche consci che, talvolta, il disturbo più pesante per noi non è per il medico il più significativo,cioè quello che lo porterà alla diagnosi. Quindi, anche per i più accurati tra noi, la raccolta anamnestica è fonte di preoccupazione: per esempio di dimenticare un sintomo importante , che, di sicuro,nella nostra ansia, avrebbe portato il medico alla diagnosi.

Questo diventa tragico o per lo meno drammatico in caso di pazienti psichici, in cui, per lui, la raccolta anamnestica confermerebbe di sicuro, dinnanzi agli occhi del medico, la sua terribile certezza: di essere pazzo, dove per pazzo non si intende una patologia dal quale guarire, ma una condanna, dove i contorni della malattia, si sfumano nel quadro della nostra essenza ed ogni nostra iniziativa, ogni nostro sentire viene travolto dalla parola pazzo, fino ad inghiottire tutta l’impostazione della nostra vita.

Abbiamo ben fatto tesoro dell’impostazione di Emanuele Kant, “ La ragion pura”, la ragione non potrà mai giudicare sé stessa, ed ogni nostro gesto, pensiero strambo fa sorgere un sospetto, che viene sepolto , quasi con indifferenza, sotto la dicitura , sarò matto. Non così l’iridologia. I nostri disturbi nervosi vengono disegnati nell’iride, un disegno su una superficie sferica, e patologia complesse si trovano raffigurate sull’iride con avvicinamenti tra le formazioni e le lesioni.

Come se ciò non bastasse,così come ci ha detto il buon papà Freud, molte volte ai disturbi psichici, si accompagnano disturbi della “libido”, cioè della sessualità. Anzi Freud ci dice che essi sono alla base delle psicosi. Il paziente, quindi,si trova non solo a dover , in una raccolta anamnestica, confessare i suoi disturbi psichici, ma addirittura quelli legati alla sessualità , sine qua non , la guarigione risulta impossibile.
Parlare della propria sessualità è abbastanza antipatico , anche se tutta la cultura contemporanea ce lo rende abbastanza facile.
Per un malato psichico, la cui impossibilità alla confessione già fa parte della patologia, il parlare di problemi sessuali è pesantissimo.
Ho avuto pazienti, con disturbi nervosi di tale entità da determinare la sospensione dell’attività lavorativa e dieci anni di cure da parte di medico psichiatrico, senza che fossero mai stati confessati dei problemi sessuali, che avrebbe ravvicinato la guarigione, e che sono stati svelati dall’iridologia.

In questo caso l’iridologia mi sarà di grande aiuto in quanto mi mostra un centro , il centro dell’impulso sessuale, che nel caso di problemi in tale area, nell’area sessuale, intendo, mi mostrerà linee, lacune, ecc.
Il centro della sessualità che si trova nell’iride destra,parte alta,mi permetterà di controllare questo lato della salute del paziente.
Questo mi permetterà di non porre domande al paziente su di un’area così particolare, e nello stesso tempo di curare i problemi sessuali, evidenziati dall’iridologia.

Questo mi permetterà di affrontare un quadro psichico in una componente così importante come l’area sessuale, rendendomi, ovviamente, possibile una terapia efficace.

Come si evidenziano i quadri psichici ,in iridologia?

Per esempio, il decorrere vicino di due formazioni: una normale
( il Sistema Nervoso Vegetativo) ed una patologica: l’anello nervoso.
Tutte e due sono formazioni ad anello,circolari: una, il S.N.V. cioè la
rappresentazione iridea del Sistema Nervoso Vegetativo , si situa intorno all’apparato digerente,parallela alla pupilla. Nel caso non foste intossicati, la potete vedere alla specchio.

Corre parallela al margine della pupilla, ad una certa distanza da esso, una distanza che è la proiezione dell’apparato digerente, cui si dipartono a raggera tutti gli organi(mappe iridologiche) a testimoniare, una volta di più, l’importanza della dieta , cioè di quello che mangiamo, in ogni patologia, di qualsiasi organo.

Vi è da ricordare che il sistema nervoso vegetativo, cioè il sistema nervoso involontario, non determinato dalla volontà, rappresenta il limite esterno dell’ apparato digerente, nelle mappe iridologiche.
Questo a far notare una volta di più , la componente psico-somatica dei nostri disturbi.

L’altra,l’anello nervoso,un semicerchio di solito nella parte più periferica dell’iride, nella parte, cioè, che rappresenta la circolazione. L’anello nervoso rappresenta la nostra tensione, il nostro nervosismo ed è quindi patologico.

Per questo, quando siamo nervosi, abbiamo molte volte problemi circolatori: mani ,piedi freddi e così via.
Quando l’anello nervoso si pone vicino al S.N.V.,cioè in piena iride denuncia quadri psicotici,tanto più gravi ,quanto più grande è la vicinanza tra tali formazioni (S.N.V.= sistema nervoso vegetativo)
Ad esempio. Una mia paziente presentava un grosso ,nero ,importante anello nervoso,
strettamente aderente al S.N.V., nella zona cardiaca .Le era morta recentemente la madre: ecco perché l’anello nervoso aveva scelto tale sede.

Comunque , mi denunciava,grossissimi problemi psichici.
Io l’avrei curata, senza rivolgerle una domanda,però lei,un’amica, mi volle dire che si era trovata a bruciare casa ,senza nemmeno saperlo.
La terapia è stata: sostegno al S.N.V. e calmanti fitoterapeutici per l’anello nervoso.

Terapia efficace che le permise di continuare la sua vita, senza stress di ricoveri e di lunghe terapie mediche allopatiche.
Come vedete, l’iridologia ci può dare una mano quando gravi tempeste affettive disturbano l’armonia del nostro corpo, senza doverle rivivere, per potere guarire.

Milena Auretta dr Rosso
Medico chirurgo. Neurochirurga, la prima neurochirurga italiana
milenaaurettarosso@hotmail.it

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