Bioregionalismo 2011 – Resoconto e significato del 17° incontro della Rete Bioregionale Italiana
Resoconto e significato del 17° incontro della Rete Bioregionale Italiana – Ospitaletto di Marano (Modena) 18 e 19 giugno 2011
L’incontro “della svolta” è stato questo della Rete Bioregionale Italiana, tenuto il 18 e 19 giugno 2011 a Ospitaletto di Marano. Il secondo dopo la scissione del gruppo originario. Lo scorso anno la Rete si era riunita a San Severino Marche per scoprire se c’erano ancora i presupposti per una continuazione di percorso, per salvaguardare l’aggregazione e riconsiderare i temi portati avanti. La partecipazione, tutto sommato era stata lusinghiera, almeno una trentina di persone si alternarono durante i due giorni di mezzo autunno (il 30 ed il 31 ottobre), a discutere di agricoltura bioregionale e contadina, insomma a ri-vedere i canoni del nostro riabitare la Terra. Durante quella sessione di recupero d’idenità si formò un coordinamentoo di referenti tematici e fu ripreso il lavoro in vari ambiti del bioregionalismo.
Quest’anno il target che ci eravamo posto era notevole, in primis riproporre una nuova edizione dei Quaderni di Vita Bioregionale e –soprattutto- rivedere i vecchi schemi consolidati sul tema alimentare, cioè parlare dell’alimentazione bioregionale senza preclusioni ideologiche ed inoltre analizzare le radici storiche del bioregionalismo, uno degli argomenti cari a Stefano Panzarasa. Solo che l’amico Stefano, pur avendoci inviato un intervento “cogente” (pubblicato nel blog della Rete) alla fine lui non è potuto intervenire per esigenze di lavoro.. E stranamente nei pochi giorni precedenti l’incontro ricevevamo anche da Benito Castorina, da Fulvio Di Dio, da Vittorio Marinelli e da Rita De Angelis, tutti residenti nel Lazio, l’annuncio che sarebbe stato per loro impossibile salire in Emilia in quei giorni del solstizio, per varie ragioni giustificatissime. Così ero un po’ duibbioso sui possibili esiti dell’incontro.. ma poi tutto si è risolto per il meglio e veramente ho vissuto in quei due giorni di massima crescita della luce anche la sensazione che il nostro progetto stava prendendo la giusta direzione. Certo, i modi erano imprevisti e inaspettati, ma tutto si è svolto come in una commedia dell’arte, con continue apparizioni e sparizioni, con continui colpi di scena e sorpresa finale…..
Pane biologico integrale, verdure selvatiche, nuove impostazioni nel rapporto uomo animali, convivenza pacifica e solidale, educazione reciproca fra adulti e bambini senza forzature di posizioni precostituite, semplicità nel rapporto uomo donna e intelligenza creativa…
Ma ora passiamo all’aspetto pratico della descrizione degli eventi vissuti….
Sabato 18 e domenica 19 giugno u.s. alcune persone di buona volontà, amanti della natura e del futuro del pianeta si sono incontrate a Ospitaletto di Marano (MO) per scambiarsi idee, proposte e condividere un paio di giornate all’insegna della semplicità, della vita all’aria aperta, della condivisione e del confronto.
La mattina del sabato è iniziata con una passeggiata nel bosco alla ricerca di erbe commestibili per l’insalata, alla vista di caprioli selvatici e mucche al pascolo montano. La temperatura era primaverile e piacevole.
Ritornati in casa tutti hanno contribuito alla gestione degli spazi e delle attrezzature messe gentilmente a disposizione con la loro consueta generosità da Marco e Valeria, preparando il cibo che è stato fraternamente condiviso: cibo quasi completamente vegano, anche se non erano state fatte richieste particolari a questo proposito. Il tepore dell’estate incipiente con tutto il suo splendore evidentemente aveva suggerito di rifornirci dei prodotti diretti della natura, ormai abbondanti.
Sono intervenuti, tra gli altri: Anna, con i suoi pani e pizze fatte in casa con il lievito madre, accompagnata dalla giovane figlia e fidanzato, una famiglia piemontese (Davide, Marta e la piccola Emma) che si è rivelata particolarmente efficace nella elaborazione del progetto di cui accennerò in seguito, una giovane e dinamica coppia di Imola (Alessandro e Irene) ed altri, da varie parti d’Italia.
Non sono mancati i bambini che ci hanno allietato con la loro innocenza ed i loro giochi e un cane (Tao), il cui nome rispecchiava fedelmente l’equilibrio della simpatica bestiola.
Alcuni sono venuti da lontano in camper ed hanno raggiunto con difficoltà il luogo predisposto per il parcheggio, alquanto complicato, ma alla fine ce l’hanno fatta: chi ci doveva essere c’era!
Nel corso della prima giornata si sono letti gli interventi di Stefano Panzarasa e di Teodoro Margarita, membri “ufficiali” della Rete Bioregionale che, per ragioni diverse non avevano potuto essere presenti. I commenti agli stessi interventi hanno dato origine alla discussione sulle scelte alimentari dell’uomo e per avere maggiori argomenti si è passati alla visione di un dvd sull’allevamento intensivo del suino, prodotto da un’associazione ecologista inglese, ricevuto dopo uno scambio di mail da Luigi Gaudio, rappresentante della stessa (”pigbusiness”). Si è parlato anche della produzione di alimenti di origine animale diversi dalla carne (latte, formaggi, uova, miele).
Nella seconda giornata Manuel Olivares della RIVE (Rete Italiana Villaggi Ecologici) ha lanciato l’idea della creazione di un blog che fosse un contenitore di idee, proposte, pareri, esperienze di tutti gli ecologisti che vogliono confrontarsi ed apportare un contributo al “movimento” in movimento. Il nome proposto all’inizio era stato proprio questo (”In movimento”), ma purtroppo o per fortuna non era disponibile sulla rete, per cui la scelta è caduta su quello che era più significativo per la finalità di intenti del gruppo propositore: unire in una Rete delle Reti tutti gli individui e i gruppi ecologisti che hanno semplicemente voglia di dire la loro cercando le convergenze invece delle differenze, come troppo spesso si è fatto negli ultimi tempi in questo ambito. (http://retedellereti.blogspot.com/)
La proposta è stata subito accolta con entusiasmo e durante tutta la seconda giornata si è alacremente lavorato per la elaborazione e l’approntamento del blog, che, a sera, ha visto la luce, con una presentazione di Manuel e pensieri di buon auspicio da parte di alcuni presenti.
Il mezzo è lì, a disposizione di tutti noi, di tutti voi. Siamo tutti su questa Terra, tutti noi l’amiamo come la nostra Casa e la nostra Madre e vogliamo preservarla per i nostri figli e per chi comunque verrà dopo di noi. Questo credo che accomuni tante tante persone, anche quelle che magari ancora neanche lo sanno. Speriamo di vedere condivise, in questo blog, esperienze, proposte e pareri i più disparati, senza preclusioni e ideologie.
Caterina Regazzi e Paolo D’Arpini
Rete Bioregionale Italiana
http://retebioregionale.ilcannocchiale.it/