Paola Botta Beltramo: “No a nuovi dogmi parascientifici e si alla ricerca olistica..”
Lettera Aperta
Associazione Alba – dr. Danilo Toneguzzi – Trasmissione “Mi manda rai tre” 6 maggio 2011
Egr. Avv. Ruffolo, Le invio, per conoscenza, copia della e-mail inoltrata alla trasmissione televisiva di cui Lei è consulente. Le ricordo anche il libro scritto recentemente dal prof. Enzo Soresi, oncologo primario emerito di pneumologia al Niguarda di Milano: “Il pensiero: timone di malattia e guarigione” Alcune sue frasi: “….ne ho concluso che la medicina non è una vera scienza…” “…da bambino avevo un timo iperplastico che Pende consigliò di irradiare. Se mio padre, medico, avesse seguito quel consiglio sarei morto. Questa è la medicina, ragazzi non illudiamoci”. Ho trovato interessante la lettera inviataLe dal dr. Gianni Tadolini nella quale ha evidenziato alcuni fatti del procedimento a carico del dr. Toneguzzi che Lei avebbe dovuto conoscere . Grata se vorrà ricordare al prof. Mandelli che i giornali riportano, purtroppo, notizia di decessi per linfoma, leucemia ecc. di persone curate in modo convenzionale. Tra le tante: la moglie del presidente dell’ordine dei medici della provincia di Biella è deceduta pochi anni fa per leucemia e la sua giovane figlia l’anno scorso per melanoma nonostante le cure convenzionali più avanzate. Grazie per l’attenzione. Paola Botta Beltramo
Al Presidente dell’Associazione A.L.B.A. Marco Pfister
Al Presidente del Comitato Scientifico A.L.B.A. dr. Danilo Toneguzzi
“….la scienza, che per definizione non può essere dogmatica, rischia di diventarlo quando nega il carattere fuzzy sfumato e controverso di molte delle sue conclusioni. Nuove malattie create dalla diagnostica medica, prolungamento artificiale della vita e della morte, potenzialità delle staminali embrionali o adulte, cambiamento climatico, sostanze cancerogene, ogm: su questi e altri temi si fronteggiano modelli interpretativi e temi di pensiero rivali, e i dogmi(1) servono solo a mascherare l’incertezza (1)
“Tra le cosiddette scienze esatte la medicina è quella che meno merita questo nome…teoricamente è la più benefica e pure, nello stesso tempo, nessun’altra scuola di scienza esibisce tanti esempi di meschini pregiudizi, materialismo, ateismo e maliziosa caparbietà” (2)
Se i dogmi servono solo a mascherare l’incertezza ne consegue la difficoltà di redigere protocolli diversi nonostante l’esigenza sollecitata dall’art. 32 della Costituzione italiana da Voi richiamato che recita:
“La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana.”
L’accusa mossa dal giornale nei confronti dell’associazione che rappresentate, ed alla quale sono iscritta dal 2002, nell’articolo dal titolo “ il pensiero che cura:la nuova truffa new age” è frutto di una situazione oramai insostenibile perché si continua a voler considerare “scientifiche” diagnostiche e cure dogmatiche che non tengono in nessuna considerazione l’aspetto psico-fisico umano ( che è unico ed irripetibile) ma, paradossalmente, si richiede sottoscrizione di piena responsabilità allorché si tratta di interventi chirurgici complessi e di cure varie. Per scegliere occorre conoscere. E’ facile affermare “conosci te stesso” ma, nonostante l’attuale enorme mole di informazioni circa le scienze umane, il percorso rimane difficile come ai tempi di Socrate.
Alcuni giornalisti-ricercatori ritengono che la causa di tutta questa confusione (le assurdità sull’attuale pandemia fanno riflettere) sia dovuta alla mancanza di responsabilità di ciascuno..
Riscontrano che solo un lavoro informativo “orizzontale” potrà cambiare lo stato attuale.
Anche Aristotele riteneva che se non si trovavano risposte nella ragione e nella religione (forse perché allora come oggi separate) non rimaneva che ritenere giusta l’opinione della gente semplice..
Autorevoli esponenti della cultura attuale, invece, concordano con Cartesio allorchè affermava che se scienza.-teologia-filosofia scendono in piazza si sviliscono, dimenticandosi però che lo stesso Cartesio affermò anche che, a volte, alla scienza dei libri sia da preferirsi il buon senso. Il buon senso, come scrisse il Manzoni, è sovente soffocato dal senso comune, ovvero dall’inconscio collettivo.
Le espressioni popolari: “è morto di crepacuore” “si è ammalato per il dispiacere”, “è morto di paura”, i racconti di chi aveva avuto malattie dopo traumi psichici, le riflessioni sulle varie epidemie, compresa quella del 1917 che ha mietuto più vittime della prima guerra mondiale, perché non hanno goduto dell’interesse di molti ricercatori scientifici e/o spirituali?
Si afferma che la saggezza si differenzia dalla conoscenza per il fatto che la prima rappresenta una maturazione psicologica proveniente da una riflessione spirituale o “verticale”; la seconda si riferisce alle nozioni accumulate dalla mente concreta o “orizzontale”.
“La sapienza è il più perfetto grado di conoscenza delle cose umane e divine e la saggezza è la sapienza applicata all’attività pratica” (3)
Il Saggio è il Conoscitore.
Perché tanti personaggi che dichiarano di lavorare “in verticale”, i quali si credono in contatto con maestri ascesi o divinità varie, e pertanto saggi, non esprimono quelle conoscenze che sono oggetto di riflessioni di molta umanità?
Il titolo dell’accusa ”la nuova truffa new age” mi invita a riflettere sul termine new age. E’ opinione di molti che la cosiddetta new age sia stata influenzata dagli scritti di H.P: Blavtasky co-fondatrice, nel 1875, della Società Teosofica. In tutti questi scritti, come in quelli dell’antropologo-teosofo Bernardino del Boca, da me conosciuto nel 1980 e frequentato fino alla sua dipartita nel 2001, si rileva che auspicano, attraverso la comparazione di scienza-filosofia-religione, lo sviluppo dell’intuizione e della via del cuore per sopperire ad un visione della Vita basata sulla separazione tra spirito e materia. Unione quindi di spirito-anima-corpo e di microcosmo con macrocosmo. Tuttavia, ancor oggi, alcuni ricercatori, e tra di essi docenti universitari, ritengono che gli scritti di H.P.Blavatsky abbiano influenzato politiche malthusiane atte ad eliminare buona parte dell’umanità anche attraverso l’inoculazione di vaccini; a nulla sono valse le mie lettere, indirizzate agli autori di queste affermazioni e ai siti internet che le pubblicano ,nelle quali ho evidenziato, attraverso la prova inconfutabile che i teosofi fondarono nel 1908, tra le altre, la lega contro le vaccinazioni e la vivisezione, il palese enorme errore in cui sono incorsi.. Ricordo che il teosofo B. del Boca ha aiutato, anche pubblicando nella sua rivista alcuni loro scritti, le prime persone che decisero, sostenendo procedimenti penali lunghi, onerosi e solitari, di non vaccinare i propri figli dando avvio ad un movimento di opinioni in merito che ha consentito ad alcune regioni italiane di abolire l’obbligatorietà delle vaccinazioni.
Di fronte alla crisi finanziaria/economica attuale,che vede solo l’industria della sofferenza in espansione (industria degli armamenti in primis e a seguire la farmaceutica), le affermazioni dei Teosofi: “ “In Natura il male non esiste…il vero male è creato dall’uomo razionale che si allontana dalla Natura….non è la Natura che crea le malattie ma l’uomo…….”” (4) sembrano assurde.
Con le scoperte di Hamer si può invece meglio comprendere ,relativamente al rapporto psiche-cervello-organi, che in Natura esistono delle leggi biologiche che ci dimostrano che quell’affermazione è veritiera e ci consentono di discernere tra cause psichiche o fisiche e tra microbi naturali e artificiali.
Troppi “olistici” si occupano solo dell’aspetto fisico e troppi altri solo di quello psichico o spirituale.
.Il recente premio Nobel Montagnier ha pubblicamente dichiarato, stupendo il mondo accademico,che la paura può alterare il Dna fino a causare la morte e che di questo occorre convincere medici e politici. Perché queste sue affermazioni, più “olistiche” rispetto alle sue ricerche di laboratorio, non sono state evidenziate come, a mio avviso, meriterebbero?
Il l vice-ministro alla salute italiana ha dichiarato pubblicamente che non si vaccinerà per la pandemia. Perché la sua dichiarazione non ha suscitato clamore nel mondo accademico né in tanti ambienti “olistici” ?
L’accusa di truffa aggravata nei confronti di un’associazione che divulga conoscenze utili anche a persone a volte disperate, ovvero un’accusa, a mio avviso, fra le più gravi, mossa senza considerare le ripetute richieste di verifica scientifica, sottoscritte da migliaia di persone che hanno aderito all’invito dell’Alba, né considerare le sempre più numerose testimonianze documentate di chi ha usufruito di dette scoperte, prova che, forse, non è solo “la medicina sottosopra” ma anche tutta la nostra cultura.
“Il messaggio divino d’amore e di fratellanza di Gesù Cristo, la filosofia del Budda, la saggezza di Socrate, l’umiltà di Leonardo da Vinci, l’esempio dei santi, dei saggi e dei pensatori di tutte le epoche, non rappresentano la cultura. Sono come le stelle in cielo, luminose e lontane, spesso dimenticate. L’uomo dimentica di contemplare il cielo come dimentica di ascoltare la voce della saggezza”. (5)
B: del Boca, e con lui tanti altri, riteneva che la gioia fosse importante per l’evoluzione umana e auspicava tutte quelle ricerche che potevano diminuire l’ignoranza e, conseguentemente, la paura e l’egoismo.
E’ risaputo che la paura è il contrario dell’Amore. Pertanto: “Coraggio!!!”.
Paola Botta Beltramo – Biella
(1) dal giornale “Il sole24ore” 20-9-2009 pag. 39 – articolo “Martha e i suoi nemici”
(2) H.P. Blavatsky: “Iside svelata – La Scienza” Vol. I, parte I pag. 175- ediz. Studi Teosofici Trieste – II edis.
(3) Dal dizionario Garzanti della lingua italiana
(4) “Lettere dei Mahatma ad A.P. Sinnett” (lettera n. 10 del settembre 1882) Vol 1 pag. 106 – ediz. Sirio-Trieste
(5) Bernardino del Boca: “La dimensione della conoscenza” pagg. 255 – Ediz. “L’età dell’acquario” 1981