I primi giorni della Festa dei Precursori 2011 raccontati da Caterina Regazzi
…non posso fare altro che ripercorrere le tre splendide giornate che abbiamo passato assieme a te, Paolo, e assieme ai tuoi/nostri amici, vecchi e nuovi.
Tre perché anche se la Festa dei Precursori era nelle due giornate del 7 e dell’8 maggio, la festa per noi è cominciata già da venerdì, col mio arrivo lì, ad abbracciarti per prima, subito dopo seguita da Luisa col suo profumo di rosa (sai, Luisa che è rimasto ancora sul golfino che ti ho prestato?) e Benito Castorina (o Bruno), col suo sorriso che aggiunge sempre una ventata di brio e di ottimismo in più. Infine si è aggiunto a noi Antonio D’Andrea, di Vivere con Cura e anche fondatore del Movimento Uomini Casalinghi, di cui anche tu, Paolo fai parte, avendo il merito, secondo me, di prepararmi sempre ottimi pranzi. Per la pulizia dei vetri, invece, credo che avresti bisogno da lui di qualche ripetizione.
Il giorno dopo si sono uniti a noi Vittorio Marinelli e Guido Petrangeli. Mentre Paolo e Benito facevano avanti e indietro fra la casa e la piazza per preparare la splendida sala consiliare del Comune di Treia alla Tavola rotonda del pomeriggio, io, Luisa e Antonio ci siamo messi in cucina a preparare la sfoglia e il condimento per una pasta e fagioli vegana, un misto di ricette di varie provenienze, la sfoglia preparata con farina, ortiche, malva e maestria da Antonio usando la spianatoia o tagliere e il mattarello o “rasagnolo” della vicina di casa, signora Leonella, 83 anni ben portati, dato che mia madre, che non ha mai neanche provato a fare un impasto di nessun tipo, si sarà sbarazzata di quegli attrezzi, che invece mia nonna adoperava quasi quotidianamente. Il secondo: passata di piselli, fatta con le bucce dei piselli, lessate, frullate e passate al colino.
La tavolata di 7 persone, faceva onore ai cuochi.
Al pomeriggio la Tavola Rotonda: leggiamo oggi sui giornali che a Venezia, alla visita del Papa, si sono radunate 300.000 persone, alla Festa dei Precursori si sono viste circa 30 persone, ma cosa volete che sia qualche zero in più o in meno?
Sono intervenuti anche i Troglotribe,, con un loro banchetto informativo ricco di pubblicazioni loro e altrui su veganesimo (si dice così?) e antispecismo. Molto belli i loro libelli autoprodotti. Peccato non aver fatto in tempo ad acquistarne qualcuno o la loro Veganzetta.
Ci sono stati diversi interventi, intercalati da frasi poetiche scelte da un libriccino di frasi di saggezza cinese a cura di Giuseppe Tucci (ne leggerete alcune al fondo pagina).
Il Sindaco di Treia, Luigi Santalucia, e il presidente della Proloco, Francesco Pucciarelli, sono arrivati che la manifestazione era appena iniziata ma anche loro hanno dato il loro contributo esprimendo i loro pensieri, direi in sintonia con lo spirito dei Precursori.
Gli interventi sono stati, oltre a quello di Paolo e al mio, di Lucilla la neo-scrittrice e neo-contadina, Sonia la maga delle erbe commestibili e medicinali, Vittorio Marinelli (ma a questo punto io me ne ero dovuta andare per accompagnare Daniela Spurio al Circolo a posizionare la sua opera, so che sono intervenuti: Benito Castorina, Guido Petrangeli, Franco Augello, Francesca Salvucci, Sara Sileoni, Anna Rossini ed altri..).
Le foto dei paesaggi marchigiani nelle diverse stagioni e angolazioni, proiettate a rotazione e in continuo, da Nazareno Crispiani, facevano da sfondo alle parole come pure i quadri creato appositamente per l’occasione da Domenico Fratini (Dumì) e da Alessandro De Vivo.
La serata finiva in pizzeria.
Il secondo giorno, la domenica, personalmente mi sentivo un po’ più leggera…….
La mattina presto (verso le 9) si è svolto anche l’incontro dei soci per il rinnovo delle cariche del Circolo (Presidente Paolo D’Arpini, vice-presidente la sottoscritta e segretaria Luisa Moglia).
Purtroppo non ho potuto partecipare alla passeggiata erboristica di Sonia, dovendo andare a prendere, alla stazione di Civitanova Marche un caro amico e fratello spirituale di Paolo, Upahar Anand (Nigel Quigly), che arrivava in treno da Riccione per passare anche lui qualche ora con noi. Sonia è una vera maga (o strega?) delle erbe e oltre a conoscerle a menadito sa creare delle atmosfere magiche narrando storie di santi, re, regine non si sa se vere o, almeno in parte, per lo meno, romanzate. Ho partecipato a diverse sue passeggiate ed, ogni volta, è un’esperienza diversa.
Pare che abbia per prima cosa onorato l’orto di casa mia, dove tra erbe aromatiche piantate ma ormai sfuggite da ogni controllo ed erbe spontanee c’è comunque già un bell’assortimento. Poi, dopo che le persone si erano radunate nella nuova sede del Circolo, sono partiti alla ricerca di erbe commestibili spontanee…. cominciando da quelle presenti nel nostro orticello…
Il pranzo si è svolto in maniera informale tra l’interno e l’esterno del Circolo, dove fortunatamente c’era un sole sfavillante. Ognuno aveva portato qualcosa. I cibi erano tutti almeno vegetariani, alcuni vegani, tutto ottimo! Il vino che ha rinfrescato le gole e le ha accarezzate con la sua corposità era un rosso biologico di un produttore locale, che aveva fornito anche miele millefiori, di acacia e di melata.
Alle 16 in punto ci siamo radunati all’interno per l’inaugurazione ufficiale del Circolo Vegetariano VV.TT. di Treia (nuova sede del C. V. di Calcata). Paolo ha ringraziato tutti i presenti, tra i quali voglio citare oltre a quelli del giorno precedente, Sara, una giovane e promettente artista di Pollenza e il suo compagno Francesco e diversi altri giovani marchigiani di cui purtroppo non ricordo i nomi, e Renata Bevilacqua e Orietta Duca, ormai due amiche fedeli, sempre presenti agli incontri mensili di Paolo sul Libro dei Mutamenti (I Ching).
Durante il pomeriggio ai nuovi venuti sono state lette da Paolo le finalità dell’associazione, che sono prevalentemente legate all’ecologia profonda, alla spiritualità laica, all’alimentazione naturale (e qui ci sarebbe da aprire un grosso capitolo) e alle cure naturali. Quindi tutte le idee e le proposte che riguardano questi argomenti sono gradite, da parte di tutti, anche se le nostre idee possono anche non essere perfettamente coincidenti, ma……… che progresso ci può essere se non si accettano opinioni che differiscono dalle nostre?
Essendo certi di essere su un percorso che guarda al bene non strettamente personale come si può coinvolgere le persone se non accettando di dialogare e di confrontarsi? Nessuno può mettersi su un piedistallo credendo di avere LA VERITA’.
A cerchio, poi, ognuno ha espresso il suo pensiero, le sue idee, il suo grazie alla vita ed al fatto di essere lì, con tutti gli altri, precisamente in quel momento e di sentirsi liberi di essere sé stessi e di non dover recitare una parte o abbracciare una fede che non si sente propria.
Ero proprio felice di essere lì, in quel momento esattamente con quelle persone. Questo sentimento forse non è stato condiviso da tutti e me ne dispiace, sinceramente.
Che altro dire? Non sono una persona di molte parole, ma voglio ricordare tre cose ancora: la divertente anticipazione delle settimane di Capracotta da Antonio in cui si fanno laboratori casalinghi con teatro e mille attività, le poesie sognanti in rima baciata di Felice e la magica atmosfera creata da Upahar col suo flauto, la sua chitarra, la sua voce, ma soprattutto col cuore che mette nei suoi canti. E le voci di tutti noi con lui. E così…… OM NAMAH SHIVAYA
Caterina Regazzi
Pensieri tradotti da Giuseppe Tucci letti durante la tavola rotonda del 7 maggio 2011 al Comune di Treia.
“Le parole sincere non sono mai belle, le belle parole non sono mai sincere. Il virtuoso non ama discutere, chi ama discutere non è virtuoso. Chi sa non fa mostra della sua erudizione, chi fa mostra della sua erudizione non sa. Il santo non accumula; più fa per gli altri e più egli possiede; più dà agli altri e più profitto ne ricava. La Legge Celeste (Tao) benefica ma non nuoce ad alcuno; la via del santo è operare e non contendere. Io posseggo tre gemme che gelosamente tengo in serbo; la prima è la compassione, la seconda è la semplicità, la terza la modestia. Perché sono compassionevole, perciò sono forte; perché sono semplice, perciò sono liberale; perché sono modesto, perciò, perciò sono un vaso di perfezione. Oggi invece la genete dimentica la compassione, ma vuole essere forte; dimentica la semplicità, ma vuole essere liberale; dimentica la modestia, ma vuole primeggiare sugli altri. Perciò muore” (Lao Tze)
Disse Confucio: “Un paese è abbellito dall’umanità. Meriterebbe forse il nome di sapiente chi potendo scegliere una sede non andasse ad abitare fra gente buona?” (Mencio)