150 anni di misteri – Risorgimento italiano, chiesa cattolica, Regno delle Due Sicilie, Inghilterra… quante pedine in gioco per una sola verità….?
Compagni di viaggio 27 marzo 2011
Unità d’Italia?
Scrive Econews:
1861: “Risorgimento Scomunicato” ….. e per la Chiesa Cattolica fu una vera una pacchia
(Eco-new 27/3/2011 Controinformazione)
Ma perché l’Italia è stata fatta nel solo nel 1861 (Francia, Inghilterra, alcuni secoli prima) ? … perché gli Italiani hanno dovuto aspettare il 1861 per avere un minimo di Diritti Civili (Inghilterra 6 secoli prima)) ? … perché il generale Garibaldi ordinava ai patrioti: “Se vedete qualcosa di nero, sparate, potrebbe essere un Prete” ? Tutti i Giornali e le TV evitano lo spinosissimo argomento ….. allora ci prova Eco-news.
L’Italia ha avuto la sventura di ospitare per 1500 anni (… Costantino che cosa hai fatto !) il potere (molto poco spirituale) dei Papi che, ovviamente, mal digerivano qualsiasi altro potere politico vicino….. (appena fatta) l’ Italia fu subito scomunicata, ivi compreso i Re, Governi e Ministri vari !
E così, la “Patria del diritto” rimase per 1500 anni ben vaccinata contro tutte le diaboliche macchinazioni dei Diritti Liberali (Inghilterra 1215, America 1787, Francia 1789, ecc. , ovviamente tutte scomunicate).
Per la cronaca, se non ci fosse stata la Rivoluzione Liberale del 1861, agli Italiani (deliziati da Staterelli Tirannici) sarebbe ancora severamente vietato:
● leggere libri e giornali
● dire ciò che pensano
● scegliere Amministratori e Governanti
● frequentare Scuole Pubbliche
● avere Processi Imparziali
● scegliersi il Dio da adorare
● scorrazzare allegramente su e giù per il Belpaese
● ecc. ecc.
Ironia della storia: una volta forzatamente espropriata dal (peso del) Potere Temporale, la Chiesa Cattolica finalmente ha volato alto e si è espansa in tutto il Pianeta.
Ecco quello che Giornali, TV e Politici non vogliono dire …. magari qualcuno spera che, in mancanza di meglio, siano proprio Preti e Cardinali a liberarci dall’ “Incubo Berlusconi” !
Econews
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Ipotesi di Luca Zolli:
Spiacente, il mito risorgimentale è pieno di fandonie e quello che scrivi sui diritti è totalmente falso ! E’ falso relativamente ai diritti che c’erano nel Regno delle Due Sicilie e non c’erano nel Piemonte savoiardo, è falso relativamente al sistema scolastico, all’organizzazione del prestito, alle politiche agrarie, allo sviluppo industriale, alla libertà diffusa ed è falso anche relativamente allo Stato Pontificio. I liberali inglesi, con tutti i loro diritti, erano interessati a colpire la seconda flotta del Mediterraneo quella borbonica altro che diritti. Diritti poi, per i quali, i civilissimi risorgimentali fecero un milione di morti al Sud e causarono con le loro “civilissime” leggi, poi, 20 milioni di migranti. Introdussero tasse molto più “civili”, depredarono “civilmente” il Sud di ben 444 milioni dei 666 con i quali fu costituito l’erario nazionale, imposero la leva forzata, il sistema borbonico era molto più umano e civile, per 3 anni. La destra liberale paternalistica ed ignorante copri il fallimento delle banche che rubarono l’immensa ricchezza delle rimesse dei migranti, soprattutto Meridionali, ma anche Veneti, che lavoravano all’estero come ciucci, perché abituati a lavorare e a produrre ricchezza. Questa tattica i gestori delle finanze nazionali non l’ hanno mai più scordata, tanto che anche in tempi recenti, sistematicamente la ripropongono. Garibaldi aveva delle doti, ma da altri punti di vista aveva dei limiti evidentissimi e lo provano esternazioni come quella che citi, che sono davvero ridicole. Se era della contrapposizione politica del rosso e del nero che volevi farti portavoce ti ricordo che i socialisti ed i liberali adottavano metodi “nerissimi” e partoriranno quel profondo nero che sarà il Fascismo.
Sul rosso: ho già citato Gramsci sulla Questione Romana, aggiungo alcune sue considerazioni finali: ” Il comunismo farà risorgere la grandezza di Roma, Roma metropoli, Roma Caput Mundi, Roma capitale del regno dello spirito, Roma umanitaristica, che nel suo stesso nome (Roma-Amor) simboleggia il trionfo dell’amore sulla forza. Attraverso la nostra breccia, noi porteremo al mondo intero tutte le libertà, compresa quella religiosa. La rossa tunica di Cristo fiammeggia oggi più smagliante, più rossa, si moltiplicherà all’infinito”. Gramsci qui esprime riflessioni acutissime e vi sembrerà presuntuoso da parte mia ma capisco e sento ogni sillaba del suo discorso: vi è la comunione e la condivisione, vi è la vera libertà ed un senso profondo di ciò che è laico e non laicistico. Per me, questi suoi passi, ripeto, vanno letti, per essere veramente compresi, in parallelo con il VI Canto del Paradiso di Dante.
Luca Zolli
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Mia rispostina:
Caro Roberto Falvella e caro Luca Zolli.
Siete entrambi nel giusto, in un modo o nell’altro, solo apparentemente in antitesi.. Ma… L’angolazione del giudizio sui fatti esaminati dipende solo dalla propensione emozionale a vedere le cose per come le sentiamo vere. Come ad esempio per le diverse verità narrate nel film Rashomon…
Sappiamo però che la storia non è mai qualla raccontata e nemmeno quella percepita con le budella.
La storia, anche nella migliore delle ipotesi, è un mosaico di piccoli particolari ed eventi disgiunti che solo all’analisi successiva appaiono consequenziali…
Nella nostra vita abbiamo lo stimolo di rispondere adeguatamente alle occasioni più diverse che ci capitano e non possiamo dire che il filo conduttore sia la nostra volontà di ottenere i risultati che ci siamo prefissati… Succede quel che succede e poi noi esprimiamo il nostro parere: ho fatto questa cosa e mi piace, ho fatto quella cosa e non mi piace…
In realtà nessuno fa nulla c’è solo un’intersecazione e commistione di forze diverse che agiscono attraverso di noi. Quel che resta sono i semplici fatti, non le ragioni o le intenzioni. Comunque tendiamo ad esaminare quei fatti con la nostra visione personale ed il nostro senso del giudizio.
La vita è tutta una meravigliosa sorpresa e voler stabilire il suo significato è semplice arroganza! Questa la mia opinione…
Ciao, Paolo D’Arpini
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Ulteriore commento di Luca Zolli:
Caro Paolo,
per me è fondamentale, assolutamente fondamentale, capire e conoscere i fatti. Non credo al relativismo, credo alla verità e la differenza di punti di vista, nella sua infinita varietà, può essere, tra l’altro, tra due errori, tra un errore ed una verità e tra due verità.
per me è fondamentale, assolutamente fondamentale, capire e conoscere i fatti. Non credo al relativismo, credo alla verità e la differenza di punti di vista, nella sua infinita varietà, può essere, tra l’altro, tra due errori, tra un errore ed una verità e tra due verità.
Questo è il caso più complesso e bello. Non credo, però, che la contrapposizione tra la storia raccontataci dai risorgimentali e quella che possiamo appurare sui fatti faccia parte dell’ultimo caso. Ho verificato di persona, dagli anni in cui è nata la Lega Nord, che non esiste alcun legame spirituale tra il Nord e l’Italia del Sud, non c’è nessuna forma di rispetto reciproco, non c’è la benché minima traccia d’amore o rispetto e questo, mi spiace dirlo, soprattutto da parte loro. Ci sono pochissime persone al Nord che non nutrano un sentimento di sostanziale disprezzo per i Meridionali, gli stessi emigranti meridionali si adattano in un modo pietoso a questo clima.
Nei Meridionali questo sentimento verso il Nord dell’Italia non esiste, anzi, e se ci si arriva, ci si arriva forzatamente e contro se stessi. Sono assolutamente convinto, anche per questo, che il processo di unificazione dell’Italia sia stato operato con la forza, meccanicamente ed in maniera nettamente anti-spirituale e si sia fondato sull’ignoranza e sulla menzogna: basti pensare ai plebisciti. Tale fatto, e sottolineo fatto per contrapporlo alle chiacchiere dei risorgimentali, è una conseguenza della storia e di fatti storici reali e taciuti.
Ovviamente questo non può, almeno per me, presupporre il tuo giudizio sulla storia: “[…] La storia, anche nella migliore delle ipotesi, è un mosaico di piccoli particolari ed eventi disgiunti che solo all’analisi successiva appaiono consequenziali… […]” . Per me l’atteggiamento del Nord verso il Sud è invece una conseguenza di fatti precisi, che, tra l’altro, rimontano anche a periodi ben precedenti all’unità dell’Italia.
Ha ragione Bossi quando sosteneva che il Lombardo – Veneto voleva liberarsi del giogo austriaco non unirsi al Sud. Tra l’altro gli Austriaci giustificavano l’inferiorità (sic) dei Lombardi con considerazioni di tipo razziale ! I Lombardi ed i Veneti avevano tutta la voglia ed il diritto di dimostrare quanto infondate fossero simili considerazioni. I Leghisti hanno ragione a voler rivendicare la loro identità calpestata, sbagliano, per me, totalmente, nelle loro analisi sul Sud e noi abbiamo, forse, ancor più ragione di loro a rivendicare la nostra identità martoriata.
Questo non significa che tra alcuni risorgimentali, al Nord come al Sud, non vi fosse sincerità, autentico spirito di fratellanza, la volontà sincera di creare un’unità spirituale capace di unificare la Penisola e le reali premesse non erano neppure del tutto ignorate (da alcuni liberali, da massoni, così come da cattolici: Manzoni ad esempio), ma ciò fu facilmente strumentalizzato e poi erano decisamente una minoranza. Emblematico è il caso dei liberali di Pontelandolfo che furono fucilati perché protestarono durante il tristemente famoso eccidio operato dai bersaglieri: c’è un’interrogazione parlamentare che descrive i fatti.
Poi, a me non interessano neppure o soltanto gli ultimi 150-200 anni, ma un periodo storico molto più lungo e complesso, perché ciò che voglio chiarire, innanzitutto a me stesso e alla mia anima, va molto oltre il processo unitario. Se non avessi fiducia nella verità, nel rigore della causalità e nell’immortalità dell’anima non proseguirei su una strada tanto ardua.
Mi rendo conto che dal tuo punto di vista”[...] voler stabilire il suo significato [della vita] è semplice arroganza! [...]“, ma per me non è così e se l’essenza della vita sia di una profondità tale che risulti inesprimibile, ciò non vuol dire affatto che questa verità non sia concepibile (di inconcepibile vi è solo il nulla, che è pura irrealtà) anzi per me l’uomo è proprio questa conoscenza, ed inoltre, coerentemente con quello che credo, la verità è silenzio e suono contemporaneamente, luce e tenebra, accidente e sostanza:
Nel suo profondo vidi che s’interna,
legato con amore in un volume,
ciò che per l’universo si squaderna:
sustanze e accidenti e lor costume
quasi conflati insieme, per tal modo
che ciò ch’i’ dico è un semplice lume.
Nel suo profondo vidi che s’interna,
legato con amore in un volume,
ciò che per l’universo si squaderna:
sustanze e accidenti e lor costume
quasi conflati insieme, per tal modo
che ciò ch’i’ dico è un semplice lume.
E quindi se vi è sempre dell’inesprimibile, vi sarà anche sempre la possibilità di alludervi. Infine, il silenzio e la tenebra della verità sono piene di luce e suono e sono esattamente l’opposto dell’assenza di luce e di suono . Ho fatto tante volte questo esempio: luce e suono che arrivano in opposizione di fase generano buio e silenzio. In quel caso sì, si potrebbe parlare di verità e realtà più che opposte complementari…
Luca Zolli
Luca Zolli
P.S. Non è un pesce d’aprile: il 1 aprile, a San Giorgio del Sannio, in mattinata (l’orario lo deve comunicare lui) sarà ospite di alcuni amici lo scrittore Pino Aprile, autore di “Terroni”, chi fosse interessato mi faccia sapere….