Sentiero di stelle.. o sentiero bioregionale? Una “nuova” realtà appare nel firmamento ecologista… ce ne parla Stefano Panzarasa
—-Messaggio originale—-
Da: bassavalledeltevere@alice.it
Data: 26/03/2011 21.41
A: <grasso.egidio@tiscali.it>, “Silvana Mariniello”<salva.selve@quipo.it>, <cosettalomele@yahoo.it>, <tacaumbra@libero.it>, “Etain Addey”<goldiehel@yahoo.it>, <scrivi@quarantina.it>, “Carlo Salmoiraghi”<casalmo@tin.it>, “Giuseppe Moretti”<morettig@iol.it>, <ecohippy.gl@libero.it@alice.it>, <valeriodifonzo@gmail.com>
Cc: “Paolo D’Arpini”<circolo.vegetariano@libero.it>
Ogg: Sentiero e Rete Bioregionale
Salve,
pur con la speranza per ora remota che la Rete si potesse ricomporre come un tempo, dopo un attimo di perplessità, mi ha fatto comunque piacere sapere che nel panorama bioregionale si è aggiunta una nuova (antica) voce, con belle e profonde parole che riflettono benissimo il sentire e la pratica bioregionale.
Per questo motivo, leggendo attentamente ciò che è stato scritto e in particolare:
“Sentiero Bioregionale lavora, sostiene e collabora con tutte quelle persone e quei movimenti che propongono soluzioni intelligenti, creative e pacifiche ai problemi sociali e ambientali affinché l’arroganza del potere dell’uomo sull’uomo e dell’uomo sul resto della natura diminuisca o cessi del tutto.”
Mi sento di poter pensare che ora sul problema dell’alimentazione ecopacifista e su come ridurre il numero quasi infinito di animali uccisi inutilmente, si potrebbe finalmente parlare senza che nessuno si irriti, tanto ormai persino AAM Terra Nuova ne parla ad ogni numero (ultimamente la scelta vegana è andata persino in copertina…).
Inoltre voglio andare oltre il risentimento dovuto al fatto che un argomento così importante come la storia dell’Antica Europa proto ecologista e bioregionale sia stato messo da parte e anche rifiutato (mentre si basa su dati archeologici di ragionevole certezza) e anche il non essere compreso sul tema di fare traduzioni con un minimo di qualità editoriali.
E’ con grande piacere infatti che ho visto tra le pubblicazioni segnalate “La terra racconta” il bel libro (che peraltro uso ogni anno nelle scuole) e che rappresenta una bella opera collettiva della Rete e ora anche di Sentiero Bioregionale e quindi penso che si potrebbe ancora cercare di ricomporre tutto ciò che ci ha unito fino a poco tempo fa.
Questa lettera la invio per conoscenza anche a Paolo D’Arpini che secondo me sta facendo un bel lavoro con la Rete Bioregionale e quindi anche in definitiva per tutti noi bioregionalisti.
Per tutti questi motivi e in un rinnovato spirito di incontro, pacificazione e collaborazione, do la mia adesione a Sentiero Bioregionale.
Un saluto,
Stefano Panzarasa