Daniele Bricchi: “Salvarsi da ogni male digiunando con raziocinio” – Come la dieta vegetariana e l’astinenza periodica possono aiutarci a stare in buona salute

Ho più volte sentito parlare di Arnold Ehret come di un autore igienista naturale.

Io, invece, sono convinto che egli non possa essere rappresentativo del sistema Igienista Naturale e che tale fraintendimento e confusione non sia nemmeno esente da rischi per il lettore profano.

E’ indubbio che tra il sistema di Ehret e quello igienista vi siano similitudini e che i suoi scritti siano interessanti e utili, tuttavia mi preme sottolineare l’importanza di saper distinguere, discernere, quando siamo alle prese con i sui scritti. Dipende molto dalla preparazione del lettore, perché vi sono, fra i concetti che Ehret esprime, molte posizioni discutibili, spesso in netto contrasto con l’igienismo naturale e in alcuni aspetti, certe posizioni, sono a mio parere anche marcatamente pericolose.

 

RIGUARDO AL DIGIUNO

Salvo prove contrarie, gli igienisti hanno una esperienza tale sul digiuno che altre correnti non avvicinano. Esperienza ottenuta semplicemente per averne fatto lunghissima e corposissima esperienza in moltissime cliniche sia negli U.S.A. che altrove durante moltissimi anni.  Notevoli e documentati sono gli incidenti e i danni anche seri causati da pratiche di digiuno meno sicure e collaudate. Sono morti anche dei medici a causa della loro scarsa esperienza. Si suppone che gli igienisti abbiano sviluppato il modo per trarre i massimi benefici col minimo di rischio nel condurre e interrompere il digiuno idrico (solo acqua).
L’interruzione del digiuno è la parte più delicata di questa pratica.

Alcuni anni fa un uomo di 57 anni mi contattò per avere una anamnesi igienista personalizzata. Venne accompagnato dalla moglie, erano in ansia e abbastanza preoccupati. Egli, mi raccontò, che era affetto da problemi cardiaci che da alcuni anni fronteggiava con graduali e costanti miglioramenti dovuti a scelte di campo apprese da libri e siti dell’area di medicina alternativa. Era riuscito a eliminare con successo e soddisfazione anche tutti i farmaci che i cardiologi avrebbero voluto che lui assumesse per tutta la vita. Il suo percorso, appassionato e fiducioso grazie ai molteplici vantaggi ottenuti, continuava con la convinzione di avere ancora risultati da raggiungere. Un giorno volle sperimentare il digiuno breve e autogestito seguendo il metodo di Ehret. A quel punto accadde l’imprevisto perché la sua salute ebbe un contraccolpo col manifestarsi di un serio scompenso cardiaco, il ricorso degli specialisti in cardiologia, molta paura e la riutilizzazione di farmaci chimici. Ricadde nella dipendenza dai farmaci che aveva da tempo con successo abbandonato. Da rilevare è anche il fatto che non fu più in grado di riconquistare quel gradino di indipendenza dal farmaco.  Di fatto, le sue condizioni di salute erano peggiorate. Il morale non era alto.
Nella mia esperienza personale ho seguito il digiuno igienista di varie persone con problemi cardiaci, ex infartuati, incluso un portatore di “stent” e non ho mai avuto casi di peggioramenti di sorta, ma evidenti miglioramenti. Cercai di capire che cosa era accaduto a questo signore. Quando arrivai ad esaminare il modo in cui aveva digiunato leggendo i libri di Ehret mi misi le mani nei capelli e capii cosa era accaduto. Aveva interrotto il digiuno in maniera impropria e le sue condizioni non lo potevano permettere. Sapevo che errori nel percorso di digiuni brevi non rappresentavano grossi rischi, ma con l’esperienza mi accorgo sempre di più che questo vale solo per persone di salute ed energia media e buona, mentre per le persone che vivono situazioni più delicate, anche l’errore commesso in un digiuno breve può arrecare dei danni anche seri.
 
  Mi ripromisi di tentate di contattare il curatore delle opere di Ehret per parlare della cosa, suggerire, per le eventuali ristampe una postilla, una nota introduttiva, qualcosa che aiutasse il lettore a discernere, in modo di poter prendere dal libro tutto il buono e andare invece cauti nella parte sul digiuno o rimandare addirittura gli interessati ad opere di comprovata autorevolezza nel campo del digiuno igienista. L’opera di questo autore è meritevole, ma penso che nella sicurezza del digiuno e su altri aspetti di carattere generale, era meno preparato di altri suoi contemporanei. Morì giovane e mi piace pensare che se avesse potuto fare più esperienza forse avrebbe modificato alcune tesi riguardanti sia l’interruzione del digiuno che di altre cose.
Per confrontare i metodi di digiuno proposto da Ehret con quello degli autori igienisti vedi i libri: 
“Il digiuno può salvarti la vita”
 ”Il digiuno per rinnovare la vita”, 
“Il digiuno per la salute”  di Shelton,
“iI digiuno terapeutico” dell’equipe di “igiene naturale srl” 
 ”Il segreto di Igea – guida pratica al digiuno autogestito” del dr Magnano, edizioni M. Manca.

Qui di seguito, espongo una serie di posizioni che sono espresse nelle opere “il Sistema di guarigione della dieta senza muco” e “Digiuno Razionale” del Prof. Arnold Ehret.

(1) = tratto dal libro: “Il sistema di guarigione della dieta senza muco”.

(2) = tratto dal libro: “Digiuno razionale”

Ehret nei suoi libri scrive:

-(1) pag.130.”gli alimenti per interrompere il digiuno per alcuni giorni devono avere funzione lassativa e non nutritiva”.
-(2) pag.48 se il digiuno è correttamente interrotto, la persona passerà più tempo sul water che sul letto la notte successiva,  adducendo che in questo modo ci si pulisce. Per gli igienisti ciò dimostra invece una errata interruzione del dig., la diarrea in quel caso denota un immediato e disperato tentativo di difendersi da un insulto fisiologico, una azione difensiva di emergenza resasi necessaria dopo avere subito una azione invasiva. Il sistema digestivo, la disponibilità enzimantica, i succhi gastrici non sono disponibili “a comando” né per improvvise e massicce dosi di cibo, né per alimenti inadeguati, di compromesso, devitalizzati ecc.. 

- (1) pag. 19. Ehret suggerisce ad un amico l’interruzione di un digiuno di 18 giorni con una quantità abnorme di frutta, (un kilo e mezzo di fichi). Il fatto che l’amico da quel momento non  balbettò più, venne riportato come la prova dell’efficacia del digiuno e di quel tipo di interruzione. Io penserei piuttosto all’effetto di un trauma (causato da una brusca interruzione del dig) conclusosi in modo fortunoso. In ogni modo, per interrompere il digiuno, gli igienisti concedono poche centinaia di grammi di frutta poco concentrata come gli agrumi…mai kg di frutta né cibo cotto, né cereali, specie nei primi pasti.

-(1) pag 162 – 163 Ehret descrive gli “effetti” spiacevolissimi e il rischio che ha corso a causa di una interruzione di un digiuno con 1 kg d’uva e 2 litri di succo d’uva e come fortunatamente il vomito e la diarrea scongiurarono un nefasto esito. Ehret scrive: “ho mangiato un kilo d’uva dolcissima e bevuto due litri di succo d’uva fresco e dolce, fatto con l’uva migliore e più meravigliosa…..quasi immediatamente mi sono sentito come se stessi per morire! Sono stato sopraffatto da sensazioni terribili—palpitazioni al cuore—forti vertigini, che mi costringevano a stare sdraiato e in preda a forti dolori allo stonaco e agli intestini. Dopo dieci minuti, avvenne il grande evento—una diarrea schiumosa e vomito mucosi e schiumosi di succo d’uva con muco dall’odore acido, e poi l’evento più grande di tutti! Mi sono sentito così meravigliosamente bene e forte che immediatamente ho fatto esercizi per 326 volte consecutivi. Tutte le ostruzioni erano state rimosse”. Evidentemente egli confuse gli effetti provati dopo l’evacuazione d’urgenza effettuata dal suo corpo. Per noi igienisti è una comune sensazione di euforia e eccitamento accidentale spiegabile dall’effetto stimolante resosi necessario (vomito e diarrea acuti) per uscire da una emergenza (unita al sollievo di averla scampata bella). Crisi di eliminazione acuta iniziata dal corpo grazie alla sua intelligenza somatica. Poco a che fare con le ostruzioni rimosse. Ehret non conosceva la fisiologia del digiuno.

-(2) pag. 48 Da notare che due anni dopo Ehret scisse il suo libro “Digiuno razionale” e descrisse la stessa situazione della sua interruzione del digiuno con due litri di succo d’uva, omettendo però di riferire delle spiacevoli sensazioni, dei forti dolori e quindi dei rischi corsi.

-(1) pag. 129. (2) pag. 47 e 48. Ehret propone di interrompere il digiuno con cibo cotto, spinaci stufati, cereali cotti, pane tostato, crauti in salamoia, purganti, lassativi e clisteri
Sostiene anche che la frutta non è indicata nella ripresa del digiuno e che nessun frutto dovrebbe esser assunto per un lungo periodo dopo aver interrotto un digiuno
Tutti questi elementi sono in netta contrapposizione con quanto risulta dalla esperienza igienista.

-(2) pag:22 Ehert sostiene l’uso di lassativi e fa pubblicità ad “un purgante innocuo” (innerclean) di propria ideazione e creazione.

-(1) pag. 102 Ehret dice che: “un buon aiuto per l’eliminazione è “innerclean” un innocuo composto vegetale, perfezionato da me, il più efficiente regolatore intestinale conosciuto”.

In realtà gli igienisti considerano invasivi e innaturali le pratiche delle purghe e dei clisteri che sono usati solo in circostanze particolari e assai rare. Nella maggior parte dei casi queste pratiche non rimuovono le vere cause e non sono nemmeno esenti da effetti indesiderati.

-(2) pag. 44 (1) pag. 132. Ehret critica chi digiuna bevendo solo acqua e dichiara di aver somministrato a tutti i suoi digiunatori limonata, dolcificata con un po di miele o zucchero di canna grezzo o succhi di frutta. Definisce “digiuno” anche l’assunzione di vegetali cotti. Nel digiuno igienista non vi è alcuno spazio per gli zuccheri di estrazione e consideriamo il digiuno idrico (solo acqua) spesso opportuno se assistito da persone competenti, mentre l’assunzione di piccole quantità di cibo è una pratica che prende il nome di “semidigiuno” opp. “digiuno mitigato” opp. “dieta depurativa”.

-(1) pag. 131. Sempre riguardo all’interruzione del digiuno Ehret dice:”se il primo pasto non causa nulla di spiacevole, potete mangiare finché volete”. In realtà gli igienisti raccomandano cautela e moderazione per un periodo adeguato alla lunghezza del digiuno e SEMPRE con la raccomandazione di non avere fretta.

-(1) pag. 132 Ehret suggerisce di fare un clistere e se necessario di interrompere il digiuno nel caso qualsiasi sensazione strana dovesse sopraggiungere. Per gli igienisti interrompere il digiuno durante una “crisi eliminativa” non è quasi mai indicato perché essa tenderebbe a bloccarsi, mentre sono proprio tali reazioni che noi auspichiamo avvengano e che si concludano spontaneamente.

-(1) pag 128. “Ogni paziente può fare 2 o 3 giorni di digiuno senza alcun danno, senza riguardo a quanto gravemente ammalato possa essere”. Consigliare a tutti un digiuno autogestito, indipendentemente dalla preparazione e dalle condizioni di salute del soggetto, è a mio avviso pericoloso e avventato.

-(1) pag.125 Ehret non è contrario all’attività fisica durante il digiuno e cita l’esperienza di un suo digiunante che percorre 45 miglia tra le montagne durante il suo ventiquattresimo giorno di digiuno. Gli igienisti naturali associano il digiuno al riposo assoluto.

-(1) pag.123 e 125 In sostanza Ehret ci mostra il corpo umano solo come un impianto idraulico i cui condotti possono essere puliti o sporchi. L’effetto del digiuno secondo Ehret, sarebbe spiegabile come l’effetto di una “spremitura” che butta fuori il muco e l’effetto di una interruzione del digiuno con abbondante cibo, un altro modo per produrre una raschiatura interna come quando si butta un acido per sturare un lavandino. Una versione oltremodo meccanicistica che non considera i molteplici meccanismi biochimici, fisiologici e psicologici dell’organismo umano.

Il digiuno è uno strumento formidabile e potente, ma purtroppo se mal fatto può arrecare più danni che benefici.  Ogni volta che capita un incidente, la notizia viene usata per discreditare il metodo nel suo insieme perché le persone, i giornalisti, la classe medica sono ignoranti in materia e fanno di tutta un erba un fascio. Quindi, ogni incidente, fosse anche uno su mille, (mi risulta purtroppo che il numero di incidenti nel digiuno sia maggiore) oltre a creare un danno alla persona vittima di informazione non corretta, arreca pure un danno alla collettività per il pessimo effetto mediatico ponendo ulteriori ombre su questo grande metodo salva-vita.

ARNOLD EHRET SOSTIENE CHE LA VITA E LA SALUTE DIPENDANO QUASI ESCLUSIVAMENTE DAL CIBO, DANDO POCO PESO AGLI ALTRI ASPETTI SU CUI LA VITA SI FONDA.

Il titolo del suo libro “il sistema di guarigione della dieta senza muco” è già abbastanza indicativo che si tratta di un approccio esclusivamente nutrizionale.

-(1) pag 26 Ehret dice: “questa dieta può guarire ogni caso di malattia senza digiuno, tuttavia ci vorrà più tempo”.

Noi igienisti sosteniamo che il digiuno salva molte vite sia perché a volte non ci sarebbe neppure il tempo di fare null’altro, ma anche perché certe cose si possono sbloccare solo con un programma che comprende il digiuno.

-(2) pag. 34 Ehret dice: “ sono guarito da grave malattia con un trattamento dietetico”.

-(1) pag. 123 e (2) pag. 41 Ehret dice: “la natura dimostra e insegna che esiste una sola malattia e che è causata dal modo in cui ci si alimenta.

-(2) pag 39 Ehret dice: “La quasi totalità delle malattie sono dovute ad abitudini alimentari sbagliate.

-(1) pag.69 Ehret dice: “Salute e malattia dipendono quasi esclusivamente dalla dieta.

-(1) pag.77 Ehret dice: “ Nel cibo (dieta) risiede il 99,99% delle cause di tutte le malattie e di ogni tipo di salute imperfetta.

Gli igienisti invece insistono nel dire che la salute e la malattia dipendono dall’osservanza o meno di tutti quei fattori o agenti naturali sulla quale la salute si fonda quali: il tipo di nutrizione più adatto alla nostra specie, un adeguato rapporto con aria, luce, sole, calore, esercizio, riposo, influssi psicologici, emozionali, spirituali, gli aspetti abitativi, lavorativi, ecc., una ricerca e consapevolezza delle cause a 360 gradi, insomma, una visione globale della vita. Personalmente mi sono convinto da molti anni che all’interno dell’area igienofila, si sia ampiamente diffusa l’idea che l’igienismo sia “alimentazione” e che il cibo sia il centro della vita. IO INSISTO NELLO SPIEGARE CHE QUESTO E’ IL FRAINTENDIMENTO PIU’ ENORMEMENTE DIFFUSO E CHE CAUSI UNA LUNGA SERIE DI DELUSIONI E FALLIMENTI ECLATANTI. E’ ovvio che vi sono casi di guarigioni portentose tra coloro che riformano sopratutto l’alimentazione, ma i risultati potrebbero essere decisamente migliori e molto più frequenti se vi fosse una consapevolezza più equilibrata dei concetti che influenzano il corso della vita.

ARNOLD EHRET ATRIBUISCE AL CIBO PROPRIETA TERAPEUTICHE.

-(1) pag. 143 Ehret dice: “La frutta guarisce”: pag 77 pag 108 e pag. 111, si asserisce a effetti terapeutici attribuiti al cibo. Gli igienisti precisano che anche il miglior cibo non “cura” le malattie, ma è semplicemente il miglior carburante. Noi igienisti sosteniamo che rimuovendo le cause di una cattiva nutrizione diamo maggiore possibilità all’organismo di autoripararsi e che la capacità di guarire sia prerogativa esclusiva dell’organismo.

-(1) pag. 110 Ehret attribuisce al sale (cloruro di sodio) proprietà benefiche, mentre gli igienisti lo considerano un veleno da evitare o da usare con la massima moderazione.

-(2) pag 35. Ehret sostiene che sarebbe l’ideale alimentarsi sin da bambini di frutta e null’altro per esser certi di non sviluppare alcuna malattia, ne sintomi di vecchiaia. La tesi secondo cui l’uomo dovrebbe nutrirsi esclusivamente di frutta è nettamente rigettata dalla stragrande maggioranza degli igienisti e personalmente ritengo che il solo insinuare che si possa tentare di crescere un neonato con una alimentazione STRETTAMENTE vegana/fruttariana, escludendo anche ogni supplemento o integrazione è piuttosto azzardato e poco responsabile. Non ci risulta che ne’ Ehret ne’ altri, abbiano mai cresciuto bimbi in questo modo e chi ci ha provato è andato incontro a problemi di piccola o grande entità prima di abbandonare tale metodica. Per gli igienisti il programma nutrizionale, oltre alla frutta deve includere i vegetali, la frutta essiccata, i semi oleosi e la gamma delle noci. Nel menu di “transizione igienista” o di “compromesso”, sono ammessi anche alimenti non propriamente adatti all’uomo. A seconda dell’orientamento e condizioni del soggetto questi alimenti “di compromesso” da usare comunque con moderazione e possibilmente nel rispetto delle combinazioni alimentari sono: sottoprodotti di origine animale (se la persona non ha fatto la scelta vegan), vegetali cotti, legumi, cereali.

Da notare che nei suoi scritti il Prof. Ehret non scrive mai la parola “igienismo” ne fa alcun riferimento al movimento igienista americano che pure doveva conoscere considerato il fatto che tale movimento si era diffuso molti anni prima della stesura dei suoi libri. Non dichiara mai di aver imparato qualcosa dagli igienisti. Non sapiamo se ciò sia dovuto ad una sua precisa volontà di ignorare o di distinguersi da tale scienza di salute, tuttavia Ehret cita in (2) pag. 13 e in altri punti, il Dr. Sylvester Graham. (eminente igienista e riformatore americano operativo dal 1829) senza fare nessun accenno al suo lavoro di riforma igienistica, ma ricordandolo solamente come colui che inventò il cosiddetto “pane di Graham” considerato meno nocivo e meno produttore di muco dei comuni pani dell’epoca.

Altre affermazioni che contrastano nettamente con l’igienismo e col buon senso sono:

-(1) pag.153 Ehret dice: “Quando nasce un genio è sempre maschio.

-(1) pag.153 Ehret dice che la conoscenza è contenuta solo nel suo libro: “Il sistema di guarigione della dieta senza muco”.

-(2) pag. 13 Ehret dice: “la carne, l’alcool, il caffè, ed il tabacco sono a lungo termine relativamente inoffensivi, FINCHE’ CONSUMATI CON MODERAZIONE.

Per concludere voglio aggiungere che lo stesso concetto di una teoria fondata sul muco è già di per sé fuorviante e privo di visione d’insieme. La presenza di muco è una delle tante reazioni osservabili che conseguono a uno stile di vita sbagliato, ma nulla di più. Sono convinto che la teoria della TOSSIEMIA ED ENERVAZIONE sia una teoria molto più globale sensata e matura. Teoria formulata dal Dr. H. Tilden spiegata nella sua opera “Tossiemia”. Al Dr. Tilden va il merito di aver messo in chiaro in ambito igienista il concetto di Tossiemia che per gli igienisti naturali, è la “causa primaria di malattia”.

Oltre ai testi già citati nell’articolo aggiungo i seguenti titoli classici basici sul sistema igienista:

“Introduzione all’Igiene Naturale” H.M.Shelton

“Il Sistema Igienistico” H.M Shelton

“Assistenza igienica ai bambini” H.M.Shelton

“Nutrizione Superiore” H.M.shelton

“Esercizio” H.M.Shelton

“La facile combinazione degli alimenti” H.M.Shelton

“Danni causati da vaccini e sieri” H.M.Shelton

“Le compatibilità alimentari” D.Meiren

“A tutta Salute” H.M.Diamond

 

Daniele Bricchi

danielebricchi@hotmail.com Tel 0523/913142 – 0523/073590
http://igienismo-igienenaturale.blogspot.com  

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