Ecologia domestica: “Combattere l’inquinamento indoor con le piante in casa…”
Comunicazioni di servizio 28 febbraio 2011
A proposito di inquinamento, si scopre che talvolta è meglio respirare in mezzo al traffico che tra le mura domestiche. L’ente statunitense di protezione ambientale, L’enviromemtal Protection Agency, a tal proposito non ha dubbi. Dalla sua recente ricerca sul grado di vivibilità degli ambienti, ci conferma che l’inquinamento domestico, può essere 5 volte maggiore rispetto a quello esterno. Le cause vanno ricercate nei cosiddetti Cov, ovvero composti organici volatili che si trovano nei prodotti di pulizia della casa, degli uffici ed in tutti i luoghi dove si svolge la vita quotidiana.
Sono presenti in detersivi, disinfettanti, solventi, ma anche nelle pitture, vernici, smalti, candele profumate ed anche bastoncini d’incenso.
Per finire anche nei vestiti che vengono lavati a secco in tintoria. Possono essere fonte di inquinamento, anche impianti di riscaldamento, condizionatori d’aria, quando non sono istallati in modo corretto e non revisionati, stufe a legna, caminetti, e per finire non poteva mancare il fumo di sigaretta. Inquinano anche batteri, funghi e muffe che si formano il luoghi con troppa umidità. Si crea così la sindrome dell’edificio malsano, il problema della salute nei luoghi chiusi che non va assolutamente sottovalutata.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità, ha sottolineato con forza questo fenomeno di inquinamento indoor, questa sindrome di edificio malsano, che non indica una malattia in particolare, con una specifica causa precisa, ma può affligere chi soggiorna e lavora in spazi chiusi. Oggi più che mai le persone trascorrono in media l’80 per cento del loro tempo in ambienti domestici, di lavoro, uffici centri commerciali mezzi di trasporto. Quindi ancora di più un’atmosfera malata, ha effetti dannosi sul benessere dell’intero organismo. Mal di testa, stanchezza, insonnia, ma anche allergie agli occhi, mal di gola, e patologie respiratorie, dall’asma all’enfisema, sino al raggiungimento di malattie croniche polmonari.
L’istituto superiore di Sanità ci raccomanda sempre di arieggiare la casa, limitare uso di deodoranti d’ambiente e chimici, no agli spray mangia polvere che contengono formaldeide, meglio panni in microfibra. E per finire ricorre anche alla natura, con le piante che assorbono gas inquinanti, tra lui le azalee, le dreacene, le gerbere ed i filodendri.
Ancora una volta è sempre la natura che ci viene in aiuto, quindi è d’obbligo salvaguardarla.
Rita De Angelis