Luana De Rossi: “La metafora del crollo di Pompei .. che significa il crollo della cultura in Italia..”

…crolla Pompei e nessuno alza un dito…” Ed in effetti ci si chiede a che pro sia stata dissotterrata l’antica città, conservata sotto la lava vesuviana per duemila anni, se poi il suo destino è quello di finire in briciole sotto gli occhi degli enti che dovrebbero tutelarla.. Però è una metafora… significa che con Pompei crolla la cultura in Italia… Beh, leggete tutto (P.D’A.)

 

CROLLA POMPEI e nessuno alza un dito come si deve per piazzarlo a chi lo merita.

In tutti gli scavi archeologici dormono cani dove rubano PORCI. Nessuno dice che la fonte di guadagno di un politico oltre che lo stipendio viene fuori da intrallazzi con gli appalti della cosa pubblica.

 

POMPEI CROLLA …effetto birillo …caduta dopo caduta …fino alla piccola esposizione del mobile antico sovvenzionata dal comune di qualsiasi comune dove all’interno non c’è legno e ci trovi collezioni di riviste porno che sono di carta … e la carta da dove viene?

 

LA CULTURA SI FA e quella degna di nota si mantiene, dovrebbe essere la prerogativa per una società civile che non dimentica i padri e salvaguarda l’arte CREATIVA dei figli. Accade il contrario e per spiegarmi meglio e capire dove sono gli ORRORI prenderò di esempio LE BIBLIOTECHE tutte le biblioteche della nostra nazione, cade uno e comprendi gli altri.

 

LE BIBLIOTECHE dovrebbero offrire cultura, ma spesso ci trovi a scegliere libri delle vere e proprie personalità moralizzatrici. dall’acquisto dei libri che devono offrire al pubblico, badate che non parlo di biblioteche private, censurano saccheggiano offrono testi spesso ignoranti e di basso profilo concentrandosi soprattutto su quanto la MODA della disinformazione fa masticare.

 

In una BIBLIOTECA PUBBLICA troverai molti gialli poca politica, soprattutto se i gialli vengono mandati tutte le sere in TV – se chiedi per quale motivo non trovi questo o quello ti rispondono che non hanno danari e quei pochi che hanno devono fare cernita e seguire soprattutto le richieste.

 

ORA tra le richieste fatte dagli utenti, ci dovrebbe essere anche la mia e invece non e’ questo il procedimento che si attua per la scelta dei tanti libri da esporre e quindi far leggere in una biblioteca, la vera despota che indica la lettura e’ quasi sempre una anziana bibliotecaria male informata e piena di sensi del pudore personali con i quali sceglie LA COSA PUBBLICA. E poi NELLA LETTERATURA in genere il senso del pudore si è cercato di evitare perché la LETTERATURA è rivoluzione E spinge alla verità sulla quale devi aggiungere altri libri e altre informazioni.

 

LE BIBLIOTECARIE in gran parte sono ignoranti, in una biblioteca PUBBLICA e quindi che pago anche io, te lei e lui…non trovi una sezione sugli ANNI SETTANTA, nulla sul terrorismo, non parliamo di libri che descrivono i vari movimenti antagonisti, non parliamo delle alternative energetiche, NON PARLIAMO DI SESSO, lasciamo che i figli dei figli continuino a crescere con l’idea che violentare una ragazza fa tanto maschio. In una biblioteca PUBBLICA trovi molti romanzi e pochi saggi molti gialli e poche ricerche ZERO ARTE e un gran casino di cazzate.

 

EPPURE LA RICHIESTA da parte degli utenti di avere libri dignitosi aumenta di giorno in giorno ma vengono CENSURATI, tanto che le biblioteche pubbliche sono spesso utilizzate da parte dei FRUITORI come luogo dove studiare e incontrare giustamente altra persona per poi avere uno scambio di idee che non si trovano in quelle librerie che li circondano.

 

IN UNA BIBLIOTECA PUBBLICA dovrebbero lavorarci persone altamente qualificate, pronte non solo a comprendere ed a conoscere cultura da offrire, ma disponibili ad intervenire per gli utenti in relazione ad attività. LE BIBLIOTECHE SI CHIUDONO in un periodo in cui in realtà c’è bisogno di respiro, esse dovrebbero diventare luogo di confronto e non solo confronto letterario, visto che ora offrono anche video ed altro commerciale. LE BIBLIOTECHE DOVREBBERO fare esposizioni, essere presenti nei luoghi dove circolano i giovani stare in internet attraverso yooutube facebook e siti altamente propositivi per scambio di idee.

 

DOVREBBERO OFFRIRE libri da leggere e lasciarli discutere e parlare anche di quelli che non possono acquistare perché questo diventerebbe consiglio. Dovrebbero essere presenti in internet, fare spazi e dare spazi per CREATIVITA’ EMERGENTI, dovrebbero essere pronte a parlare di musica ad offrire musica e darla in ascolto anche quando è fuori da quella commercializzata e la stessa cosa per autori e scrittori che intendono presentare le proprie idee opere non pubblicate.

 

Ma è presente questo personale, personale MUFFO vecchio decrepito mentalmente, senza idee e incapace di ascoltarne di nuove, anzi spesso le reprime le opprime le cancella pronto a dimostrare che il pizzo di lino è ancora migliore della minigonna quando entrambi sono andate fuori tempo.

 

IL PERSONALE come il MINISTRO BONDI viene scelto adeguatamente per non fare nulla. La maggior parte del personale simpatico al potere è INCOMPETENTE e la stessa cosa accade nelle biblioteche.

 

Mano mano che osservi il vertice ci trovi l’AMMINISTRATRICE che starebbe bene alle POSTE non nella CULTURA di cui non sa nulla. L’addetta informatica che non sa aprire una EMAIL l’altro che sa fare pagine web ma che non sa di cultura ne sa come pubblicizzarle e si inventa milioni di contatti senza neanche sapere che è facile controllarlo e controllare la sua nullità. IL SISTEMA PUBBLICO è fatto di lecca culo per passare di ruolo che si affannano a contare il proprio stipendio e poi gridano di avere finalmente un ufficio in cui spararsi foto delle amanti racchie.

 

NELLE BIBLIOTECHE trovi il classico capo del personale totalmente incompetente che fa la caccia agli operai senza motivo, che azzera i servizi esterni e in questo modo quindi competenza sul territorio. Che censura qualsiasi attività culturale appellandosi a timbri, che non da fondi per fare allestire risorse e che spesso le stesse attività devono essere consone al piano strategico del potere. SI PARLA DI GIUSEPPE VERDI ? tutti dietro a GIUSEPPE VERDI…è un grande… ma proprio tutte le biblioteche devono parlarne perché ne parla il POTERE? Una potrebbe parlare di GARIBALDI potrebbe dire come lo stesso ha lasciato morire ANITA… che è una sacrosanta verità.

 

LE BIBLIOTECHE non si offrono come spazi, non offrono sale per dibattiti se non per dare TRIPPA o DI COME SI BALLA SALSA… non hanno un progetto CULTURALE perché non VOGLIONO AVERLO e non devono OFFRIRLO sono strutturate per non dare nulla e per fare questo ci vuole UN MINISTRO SENZA CULTURA e ad effetto birillo continuerai fino all’ultimo utente che supera la porta di qualsiasi struttura pubblica.

 

IN REALTA’ LA NOSTRA CULTURA E’ VIVACE ed e’ gestita da un popolo di incompetenti nei punti strategici proprio perché INUTILI. quello che serve … che a cominciare dalle biblioteche, prese da esempio, fino all’ultima risorsa economica destinata alla cultura tutto vada ai soliti ladri di ogni amministrazione.

 

RISPARMIARE PER RUBARE… i danari ci sono ma i tagli sempre a birillo non si fanno in merito a progetti culturali solo in merito al risparmio per poi mangiarselo. E ALLORA VIA… le biblioteche chiuderanno il pomeriggio alle 6 perché dopo le sei bisogna pagare agli operai la lunga.

 

VIA I TROPPI POMERIGGI …ogni operaio deve essere presente al massimo due di questi a settimana perché costano. VIA LA CULTURA che poi serve anche a comprendere il RAZZISMO LE PAURE LA DIVERSITA’ E LA SOTTOCULTURA DEI MEZZI DI COMUNICAZIONE.

 

TERESA cerca qualcosa che spieghi L’ANTICONCEZIONALE…TERESA e’ una ragazza e vuole capire come avere rapporti sessuali senza rimanere incinta…chiede domanda un libro a una struttura pubblica e non lo trova perché i VERTICI SONO IGNORANTI e hanno messo IGNORANTI nei posti di comando…

 

IL PAPA NON VUOLE ANTICONCENZIONALI … i vertici delle biblioteche seguono il papa LA BIBLIOTECARIA IGNORANTE IDEM … nel sito delle biblioteche ci trovi STRONZATE nelle singole BIBLIOTECHE CI TROVI STRONZATE…e la cultura non e’ presente dove deve stare a contatto cioè con le nuove generazioni e le problematiche sociali. PASSANO A TERESA il solito libro sul quanto è BELLO diventare MADRI senza spiegargli come e perché e soprattutto come crescere un figlio quale dignità e prospettive presentargli. COME DIRGLI ad esempio che la guerra è ORRIBILE e che alla Libia e a quel pazzo di GHEDDAFI le ARMI DA SGANCIARE sul suo popolo disarmato gli sono state vendute dal nostro paese.

 

TERESA rimarrà incinta… se tenterà di abortire perché troppo giovane dovrà sopportare il peso di questa responsabilità che COLPEVOLI gli abbiamo dato… successivamente vediamo Teresa al mercato della CICCIA o della PROSTITUZIONE, ricordandogli con ripicca che e’ solo una mignotta… oppure dietro i fornelli a prendere botte da un marito ubriaco.

 

TERESA Teresa… NON VOLEVATE L’UTERO LIBERO DA GESTIRE COME VI PARE?

 

E Teresa non saprà cosa rispondere perché non conosce la storia passata ne tanto meno quella presente… non conosce le battaglie fatte da milioni e milioni di donne…

TERESA NON SA LA DIFFERENZA tra un UTERO LIBERO e un altro a PAGAMENTO… per Teresa l’otto marzo è come San Valentino ci si riposa in cambio di un profumo… non sa cosa significa CON CHI fare sesso …oppure fare sesso prostituendosi quindi in cambio di danaro… TERESA SA SOLTANTO CHE SESSO NON SI DICE e che L’AMORE gli è stato negato.

 

TERESA E’ CONFUSA e la colpa è nostra che non abbiamo offerto CULTURA PUBBLICA ne difesa… per poter comprendere e SCEGLIERE realmente quale strada INTRAPRENDERE con il suo e nostro futuro migliore. Una sola porta una sola speranza gli abbiamo aperto…

 

BRAVI A RUBARE.

 

Luana De Rossi – giornale@namir.it

 

 

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