Carpe Diem… ovvero godersi la vita accettando la gioia che sorge spontanea dalle piccole cose

Lunario Paolo D'Arpini 20 febbraio 2011

Felicità, prenderla al volo oppure no?

Secondo un sondaggio condotto dagli inglesi l’inizio della settimana è sempre la più triste nell’arco dell’anno. Ma secondo il sondaggio ciò è normale e fisiologico, nei primi giorni della settimana ci si sente giù di morale più tristi e scoraggiati.

Tutto ciò dipende dal tempo ancora freddo dell’anno, le vacanze di Natale che sembrano già lontane, ma quelle estive  non sono ancora dietro l’angolo, i buoni propositi per il nuovo anno sembrano quasi un lontano ricordo. Ma tuttavia non bisogna lasciarsi andare  e sopraffare dalla tristezza, attivare la fantasia per scacciare la depressione.

 

Pensare alle cose positive della vita, chiamare ed sentire vicino le persone care e amici che sono importanti, cercare di essere allegri, ascoltare per esempio buona musica, ed invitare amici magari per una bella cenetta. Non stare troppo davanti al televisore, ed uscire a fare una salutare passeggiata.

 

Insomma cercare di contrastare la tristezza come avviare un vero e proprio “progetto di felicità”. Ci ha pensato Gretchen Rubin autrice del progetto, sino a qualche anno fa avvocato di New York, per così dire contenta ma non troppo. Non era infelice ma poteva essere più felice. Ha pensato di realizzare un suo piano. Usare il tempo soltanto per quello che noi riteniamo sia importante per noi. Il suo caso per esempio riuscire a dormire di più. Molto più importante che guardare la tv.

Ha iniziato a rafforzare le sue energie, riordinato il guardaroba, e  si è concentrata sul suo matrimonio. Cominciare ad essere più collaborativa, meno permalosa, ed anche il marito ha migliorato e cambiato in meglio.
Ha capito che le persone contente possono tentate di alleggerire il peso di quelle persone che non lo sono, ma non possono rendere felice chi non lo è, ognuno in pratica deve crearsi la propria felicità, essere quasi un guru anti-tristezza di se stessi. Provare per credere.

Rita De Angelis

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