Normative riguardanti le cure naturali, un’analisi del testo comunitario “Codex Alimentarius”

Cari amici,

per onore della verità ritenendomi prudente e sempre molto attenta nel giudicare, ritengo utile inoltrarvi questa mail che una mia collega ha ricevuto da una persona esperta in materia di proposte di legge europee sulle cure naturali.

(Vedi anche: http://paolodarpini.blogspot.com/2010/12/cure-naturali-proibite-dalla-comunita.html )

Unite alle vostre informazioni anche questa e che la luce TRIONFI!  Vi Auguro un Natale di Serenità e buoni propositi di positivo cambiamento….

Serenella Ballore

 

QUESTO E’ IL TESTO RICEVUTO, DA UN’AMICA COMPETENTE, IN REPLICA ALMIO INVIO DELLA PETIZIONE AL RIGUARDO:

Direttiva 2004/24/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 31 marzo 2004 che modifica, per quanto riguarda i medicinali vegetali tradizionali, la direttiva 2001/83/CE recante un codice comunitario relativo ai medicinali per uso umano:

Gazzetta ufficiale n. L 136 del 30/04/2004 pag. 0085 – 0090

Ho visitato bene il sito inglese della petizione e ho posto alcune correzioni al testo italiano della mail che mi avevi inviato per inoltrarlo. Non so chi te l’ha inviata ma ci sono delle scorrettezze sostanziali nella mail, non sul sito. La petizione riguarda sia gli integratori che la fitoterapia occidentale e orientale così come i cibi biologici che verrebbero sostituiti dagli OGM ecc. (il famoso Codex Alimentarius).

Non si parla di chiudere le scuole omeopatiche, né di proibire la vendita di libri di erboristeria, nè di proibire le terapie alternative.

Molti paesi della U.E hanno già da qualche anno inserito nella loro legislazione la libertà di cura con terapie olistiche (B – H – G -SP – P - DK, UK (che ha già due ospedali pubblici olistici, di cui uno (Bristol) conosciuto mondialmente per le cure alternative al cancro) HG )

 

Queste frasi: Proibito…. sono “aggiunte” manipolative anche se conosciamo la guerra esistente contro la medicina olistica (soprattutto in Italia, in quanto il Vaticano è uno dei maggiori azionisti delle multinazionali farmaceutiche). Anche se ce n’è forse il disegno, la petizione non riguarda affatto questi ultimi aspetti.

 

Queste verifiche vanno fatte perché molte mail strumentalizzano i fatti reali per aggiungere notizie catastrofiche e non reali, dando una impronta “terroristica”. Inoltre il sito segnalato per la petizione è in inglese e non tutti sono in grado di “verificare” ciò che vi è scritto!

Ti prego anche tu di verificare le tue fonti e la credibilità delle informazioni prima di divulgarle così come ti vengono inviate. Alla fine, queste cose vanno contro quello che cerchiamo di supportare. (Lettera Firmata)

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Altra lettera sull’argomento dell’entrata in vigore delle nuove normative europee, dal 1 aprile 2011, sulle pratiche salutistiche alternative e sull’erboristeria in generale, scrive Caterina Regazzi: “Ho chiesto sia in erboristeria che in farmacia e nessuno è in agitazione. Non dimenticare che le ditte produttrici di prodotti “alternativi” non lo fanno per beneficenza, anche loro devono guadagnare e non credo che non ci sia business in questo, basta andare a fare un giro al SANA a Bologna, sono tutti in giacca e cravatta, se fosse solo il fatto che uno non può scrivere su una confezione “contro tutti i mali” o simili, sarebbe giusto che queste proprietà debbano essere documentate. Diverso è fare come fa Sonia che va a raccogliersi le sue erbe e le lavora per utilizzarle, per i malanni che lei sa e lo può anche insegnare ad altri, come dice sempre lei, le cose che lei diffonde e insegna, le ha provate sulla sua pelle e mi sta bene,, è un suo, un nostro diritto, ma perché se un prodotto è un farmaco non va bene e se è un prodotto erboristico deve andare bene per forza? Non sono favorevole ad essere “contro” per principio, devo capire, sapere… Ciao e informati bene prima di creare allarmismi. Vedi l’articolo su Altroconsumo, un’organizzazione di consumatori con riviste e studi molto molto seri (per me) http://www.altroconsumo.it/alimentazione/l-allarme-sul-codex-alimentarius-una-bufala-che-gira-sul-web-s247333.htm”

 

Mia rispostina: “.. in effetti per quanto riguarda gli aspetti erboristici da te evidenziati la cosa potrebbe anche non risultare grave… C’è però la parte che cerca di limitare in generale la pratica delle medicine alternative, soprattutto quelle di origine non europea, e quindi di fatto si privilegiano i sistemi allopatici e le case farmaceutiche..” (Paolo D’Arpini)

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