Archeopsicologia: “Il restauro della parte destra (sinistra) del Pantheon..”
A te Saul Arpino
.
(Il titolo è odierno anche se legato intimamente allo scritto, scrissi queste righe il giorno di Natale di qualche anno fa proprio sotto il portico del Pantheon, adesso in restauro. Forse troverai errori o proposizioni un po’ scomode, ma ricordo di averlo scritto tutto d’un fiato e così lo ripropongo). Spero di poterti augurare una buona giornata in questo modo…..
Il restauro della parte destra(sinistra)del Pantheon
Contesa su tre piani, diverse dimensioni, chiusa nell’arte di chissà chi…Mi perdo e mi ritrovo.
Nessuno mi ha mai negato nulla eppure non ero pronta a comprendere fino a quando libera ho avuto il coraggio di ripercorrere la mia vita, lunghissima, lunghissima, dal sapore eterno.
Ognuno vive le sue esperienze, la sua vita, il suo piccolo le sue attese, le difese e le speranze, ma chissà se ognuno sapesse di poter dare veramente di più, per non gettare via un passato che sta morendo, che non respira più soffocato dal da farsi, quando da fare c’è ormai ben poco se non sedersi e stare insieme tutti, collaborare per non lavorare mai e fare soltanto ciò che ci appaga di più senza pensare a nessuna ricompensa o salario altro.
Sono una tra tante, sono esattamente come tutti, come chiunque e siamo tutti uguali, ma non sappiamo e non abbiamo la minima intenzione di iniziare ad essere felici perché questo ci fa anche più paura della stessa paura della paura.
…Te lo immagini tu un mondo di felicità? Un mondo dove l’ultimo arrivato non è mai quello che male alloggia?
Te lo immagini un mondo dove regna il buon senso e non la mal fiducia, e tu, tu, tu, tu te lo immagini un mondo dove nonostante tutto nessuno si sente in diritto di poter giudicare, di dover screditare qualcun’altro per sentirsi apposto con la coscienza, un mondo dove senza mangiarci in testa pensassimo solo al nostro più profondo equilibrio che per riflesso è quello di chi ci sta intorno nei paraggi più prossimi e remoti.
Abbiamo perso la voglia di stare insieme con noi stessi perché la solitudine ormai non è più una mera alternativa ma un obbligo imposto da una società che vorrebbe farci crescere così, soli, poveri e deserti….sempre in cerca di acqua e di qualcosa.
Non è vero che questo è il mondo migliore che c’è, questo potrebbe esserlo e diventarlo…Col tempo e nella giusta modalità, solo se le persone riuscissero a tornare indietro per un istante, non per ritornare indietro nel tempo ma solo per ritrovare ciò che si è perso ormai da tempo…
…Il valore dell’umanità stessa, i valore di saperci tutti unici e insostituibili, il valore di saper amare con il cuore e con la testa, il valore di non dover nascondere la nostra luce e il valore di non tapparci le ali mentre potremmo volare tutti, tutti, senza cadere mai in bassezze come questa realtà ci vorrebbe sdraiati sui suoi peccati.
Ora mi sono ritrovata, mi sono ricordata e non ho paura e ne ho tanta, ma vorrei non fare l’errore di non crederci, perché se dentro ho tanto accumulato il prodotto che ne viene fuori è indifferenza, ai vostri falsi gesti e solo amore, amore per ciò che vive, amore per chi cresce, per chi si evolve e sorride, per chi ancora crede nell’amore e nelle cose semplici, per chi non ha bisogno di tradire, di mentire, per chi non ha niente da dire e tutto da dare e prendere.
Perché siamo uomini e abbiamo smesso di essere umani già da tempo, siamo pieni di comodità e poveri di ogni sorta di significato.
Leggo, studio e chiacchiero tanto e presto dimentico tutto per ricordarlo sempre e di più.
Credo nell’amore e credo nell’altro, forse troppo. Quanti saprebbero uccidere se lesi nell’orgoglio? Quanti sono tristi e cattivi, stanchi perché arrabbiati con se stessi? Quanti piangono e non piangono mai…
Da bambini è facile piangere per ciò che ci è dovuto, ai bambini tutto è dovuto;
La vita, i sorriso, la felicità, l’istruzione, una famiglia, la tranquillità, il gioco e la speranza di un futuro meno violento.
La natura è imprevedibile, la vita stessa lo è, ma noi non siamo altro che una vita unica e tutti insieme creiamo la vita che vogliamo, la vita che ci siamo costruiti, la vita che ormai non ci sorprende più perché non ne abbiamo avuto cura…
…Allora credete che qualcosa sia da cambiare e credete che le cose possano cambiare, credete che Dio è amore, credete che non c’è soluzione, credete pure e smettete di credere che siano gli altri a dover cambiare, cambiamo noi e poi qualcuno e chi sarà in grado di comprendere , chi prima e chi dopo arriverà a sorridere di questa scoperta…
Noemi – invisibilepolicromia@hotmail.it