Roma, 28 novembre 2010 – Passeggiata a Trastevere: da S. Cecilia a S. Maria in Trastevere

Una Trastevere forse sconosciuta nel silenzio della domenica mattina

L’unico rione al di là del Tevere, sulla riva destra del fiume, Trastevere per secoli è stato il quartiere praticamente più isolato di Roma. Sin dalle origini questa è stata l’area dove si stanziarono prima gli etruschi e poi gli “stranieri” che vivevano nella città. Primi fra tutti, gli ebrei, la più antica comunità straniera sin dal II secolo a.c., poi gli orientali in genere: egizi, siriaci, armeni. E’ curioso che il quartiere multietnico per eccellenza sia oggi il depositario delle tradizioni romane più autentiche. Due chiese delimitano i suoi confini e ne caratterizzano la storia: S. Cecilia e S. Maria in Trastevere.

La passeggiata parte dalla chiesa di S. Cecilia per poi proseguire attraverso i vicoli lastricati con sampietrini, qui voluti da papa Sisto IV, toccando angoli carichi di memorie, come dove è stata rintracciata una delle dodici sinagoghe antiche o il vicolo dell’Atleta, nome che ricorda la statua dell’Apoxiomenos, ora in Vaticano, qui trovata. La chiesa di S. Maria in Trastevere è ancora oggi il cuore del rione, una delle prime chiese dedicate a Maria nel III secolo. L’interno della chiesa rifulge del mosaico nell’abside con l’Incoronazione della Madonna del XII secolo e le storie della Vergine di Pietro Cavallini del 1291.

La chiesa conserva il ricordo della storia tragica degli Altemps,  ricca famiglia di origine tedesca; nella  cappella omonima si conserva un’antica icona del IX secolo, la Madonna della Clemenza, invocata invano dal cardinale Altemps  per salvare la vita a suo figlio Roberto accusato di adulterio e decapitato nel 1586 per volere di papa Sisto V.

Appuntamento: ore 9.30 – Piazza S. Cecilia, davanti all’omonima Chiesa -  Durata passeggiata 2 ore e 30 

Prenotazioni e informazioni: amicideltevere@unpontesultevere.com – (tel. 063202087 – 0632500420; fax 0632650283; cell. 3395852777 – 3397448084

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