Comitato per la Spiritualità Laica: “Il Vaticano..? Ma cos’é uno stato sovrano od una religione?” – Paolo D’Arpini denuncia l’ipocrisia e l’incongruenza del papa cattolico che accusa la Cina di indebita intromissione nei suoi affari….

Papa Ratzinger si spazientisce con la Cina perché é stato consacrato un nuovo vescovo cattolico senza il suo consenso.. affermando che é un suo diritto ordinare i vescovi…. Però nega il diritto alla giustizia di intromettersi negli affari del vaticano sulle faccende di malaffare economico e di pedofilia, dicendo che “sono affari interni della chiesa”.

 

Ma insomma questo vaticano é uno stato ed il suo capo é un capo di stato oppure é una religione di cui Ratzinger é il rappresentante? Ma purtroppo nella città del vaticano vige ancora la norma dell’infallibilità papale.. e questa norma vale a tutti gli effetti sia in campo mondano che in campo dottrinale e il papa/re vuole far valere i suoi diritti ad ogni costo, di qua e di là del Tevere…

 

In verità nei primi secoli della religione cattolica i vescovi venivano nominati dal popolo e non da un altro vescovo (tale é il papa, detto anche vescovo di Roma), e pure oggigiorno il diritto papale alla nomina dei vescovi é riconosciuto solo nei paesi a maggioranza cattolica, e che gli conferiscono questa prerogativa, non certo in Inghilterra o nei paesi dove resiste il cristianesimo ortodosso. Lì la nomina dei vescovi é ancora una faccenda che riguarda le istituzioni religiose locali ed il papa romano non ci mette bocca.

 

Non si capisce quindi per quale ragione il governo della Cina, uno stato sovrano e laico, dovrebbe accettare che un capo di stato straniero, qual’è Ratzinger, unga i vescovi cinesi… I vescovi sono espressione del popolo, dicevamo, ed in Cina esiste una associazione cattolica patriottica che ha ogni diritto di consacrare vescovi e sacerdoti, essendo espressione del popolo cinese. Ed infatti oggi 20 novembre 2010 nella provincia di Hebei é stato nominato vescovo il monsignor Joseph Guo Jinkai con l’approvazione e con l’imprimatur del governo cinese…

 

Ed allora cos’ha da lamentarsi papa Ratzinger? Perché vuole intromettersi negli affari interni della Cina? Dovrebbe essere lieto che in Cina il cattolicesimo prospera e non é osteggiato e perseguitato come in molti altri paesi (vedi i recenti fatti in Iraq, in Israele, in Pakistan, etc.). I cattolici cinesi credono nel Dio della Genesi e seguono l’insegnamento di Gesù, cosa c’é di strano se indicano i loro vescovi? Cosa impedisce a quei ministri di culto ed alla gente del popolo che crede in Gesù di essere parte della famiglia ecclesiastica, detta cattolica, che appunto vuol dire ecumenica ed universale?

 

Evidentemente é papa Ratzinger che non accetta le “pecorelle” cinesi, egli non é ecumenico e nemmeno rispetta i diritti all’autodeterminazione dei popoli e pretende di andare a comandare in casa d’altri..

 

Come per altro gli é consentito fare qui in Italia… con i suoi supporters politici (vedere i favori riconosciuti alla chiesa per l’educazione religiosa nelle scuole, e su temi economici come l’esenzione dell’ICI, il pagamento degli stipendi ai preti, etc. sino alla promulgazione di leggi “gradite” al vaticano, che é uno stato straniero in Italia. Ma si è mai visto che lo stato italiano abbia fatto delle leggi a favore della Repubblica di San Marino?

 

Beh interrompo, altrimenti non la finisco più…

 

Paolo D’Arpini

Fondatore del Comitato per la Spiritualità Laica

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