Lettera di Antonella Pedicelli sul costo esorbitante del curarsi in modo naturale e prospettive future, in considerazione del crollo del sistema..
Caro Paolo.
Stamane ho acquistato in farmacia le solite gocce omeopatiche per la digestione di una marca piuttosto “valida”..
L’ho acquistata con il fiato sospeso, nel timore di vedere, ancora una volta un aumento di prezzo a cui non si può “sfuggire”!! E così è stato, ma mentre negli ultimi mesi, l’aumento è stato, diciamo “contenuto”, ora, ho veramente rischiato una crisi isterica: 3 euro di aumento!! Folle!! Lo stesso dicesi per i famosi granuli omeopatici: belladonna, aconitum (prodotti ormai abbastanza conosciuti e diffusi!) e tanti altri!
“Piena” di questo spirito battagliero, ho continuato il mio shopping in erboristeria.. medesimo ritornello da parte delle simpatiche amiche erboriste, mentre mi mostravano il listino aggiornato dei prezzi relativi a prodotti alimentari biologici, con aumenti nettamente superiori rispetto ad ogni idea o pensiero “catastrofista”! Il
discorso è questo: posso capire l’aumento dei prezzi su base annua… ma vedere, ogni mese e ribadisco ogni mese una “lievitazione” abnorme del costo di tutti quei prodotti facenti parte della mia “dieta” quotidiana (essendo io intollerante a lieviti, lattosio,
glutine..), mi sembra veramente assurdo, illogico e “immorale”. Io vorrei che qualcuno mi spiegasse con “chi” me la posso prendere!
Tale discorso, purtroppo, vede coinvolte anche altre persone che, pur non avendo la stessa necessità di “farmaci alternativi” sono costrette a reclinare il capo davanti a farmaci allopatici, anch’essi soggetti ad aumenti scellerati!
Credimi Paolo, per quanto “smielevole” possa sembrare, mi sono trovata tante volte a dover assistere a tristi scene in farmacia: anziani che svuotavano il “borsello” per racimolare centesimi utili al pagamento di medicine a loro necessarie e talune volte costretti ad andar via senza “merce” prescritta. La situazione è “triste”, proprio perché nessuno “controlla”, o meglio, il controllo c’è, ma nella direzione opposta rispetto alle “speranze” di un cittadino comune!!
Il contesto “Italia” mi offre questo…giustamente compare allora il parametro della “scelta”: se qui non va, si cambia….. Ma anche questo “è giusto”? E aggiungo: il termine “Giusto” merita ancora di far parte del vocabolario della lingua italiana? Sicuramente no!! E’ un termine che finirà nel dimenticatoio, in una cantina piena di ragnatele, dove forse potremo collocare tutta quella meravigliosa “storia” che ci rende gli abitanti di una “nazione” costruita, un tempo, su basi solide e “sacre” e ora “vittima” della “risatina” sarcastica di chi ha giocato con l’amicizia e la fiducia di “gente comune”, che sta serrando i pugni in una smorfia di dolore e rabbia!
Con affetto, Antonella Pedicelli
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Mia riposta: Anima… capisco la tua difficoltà… e ti sono vicino. Pubblico questo tuo sfogo… certo che da qualcuno verrà letto e forse qualche effetto sortirà… ma sappi che le speranze per un miglioramento sono risibili, se non impossibili… La nostra
civiltà é agli sgoccioli e possiamo aspettarci solo il crollo ignominioso e generale. Non so se hai letto gli articoli degli ultimi giorni in cui -da più parti- si preconizza la fine del sistema. Non voglio fare il catastrofista ma ti consiglio comunque di cominciare attivamente a trovare soluzioni alternative, basate sulla tua personale conoscenza ed esperienza di medicina naturale, per affrontare i rischi a venire. Insomma comincia a dedicarti alla pratica erboristica in modo da sapere all’occorrenza come autonomamente sopperire alle tue necessità.
Forza e coraggio, tuo fratello Paolo