A Roberto Burdese presidente nazionale di Slow Food, da Stefano Panzarasa referente della Rete Bioregionale Italiana per l’educazione ecologica

Caro Paolo,
come sai sono stato a Torino per Terra Madre, è stato interessante e c’è stata anche una plateale quanto pacifica protesta animalista. Puoi leggere il resoconto anche fotografico su www.orecchioverde.ilcannocchiale.it e poi ti invio la lettera che ho scritto al Coordinatore nazionale di Slow Food, Roberto Burdese, che conosco bene…
La lettera la puoi anche pubblicare. Stefano

Caro Roberto Burdese,
come l’anno scorso ecco un mio commento su Terra Madre. Ci sono anche il mio commenti anche fotografico su www.orecchioverde.ilcannocchiale.it e i miei comunicati stampa su www.parcolucretili.it

Intanto ti dico subito che sono stato felice di esserci nuovamente e quest’anno ho anche fatto un intervento all’incontro sugli orti e parlare dei nostri piccoli orti scolastici biologici insieme a rappresentanti di tutto il pianeta mi ha fatto veramente felice e mi ha fatto sentire veramente in rete…

Poi arrivo subito alla protesta animalista, io ero sotto al palco a fare le foto e ho visto bene cosa è accaduto. innanzitutto complimenti per come hai lasciato tranquillamente parlare la giovane ragazza, alla fine anche Petrini ha persino rimproverato quelli che l’avevano fischiata… Siete stati tutti molto bravi e così la protesta è stata pacifica e interessante, sia per le cose dette sia per il fatto che ha dirle era una donna e per di più giovane…

Ecco, il punto è che mi sono reso conto che in questi tempi (ma nella storia è capitato spesso) sono proprio i giovani, molti giovani, ad iniziare a protestare vivamente a favore dei diritti degli animali, pensa che a Roma nei centri sociali si concludono le manifestazioni con cene vegane! E chi l’avrebbe mai detto anni fa che l’alimentazione poteva essere al centro di un’alternativa sociale e ambientale?

A proposito nel convegno finale è stato detto (mi pare Petrini) che “un gastronomo non ecologista sarebbe uno stupido e che un ecologista non gastronomo sarebbe un personaggio triste” ebbene, visto che spesso si dice che i vegetariani, tanto più i vegani, sono persone tristi perché rinunciano alla carne, formaggi, eccetera, vai a vedere le ricette su vegan blog.it  e penso ti accorgerai (almeno dalle foto) del loro essere molto gustose e dell’allegria che portano e anche della felicità per il rispetto degli animali. 

 
Termino (scusa se mi sono dilungato), raccontandoti che abbiamo partecipato insieme alla Condotta Sabina alla Festa Nazionale dell’Orto con l’assaggio dei mieli e la sera la Condotta ha organizzato una cena in un ristorante del Parco che era anche piena di ricette tradizionali e prodotti locali ma come secondo aveva il “Capretto in salmì” (proprio nello stesso momento in cui si è saputo dai giornali della zampa di capra inviata alla ministra Brambilla per il suo impegno animalista…!). Insomma io ho protestato (per l’animale, per il messaggio ai bambini, perché si poteva fare anche un menù alternativo vegetariano o vegano, eccetera…) e mi è stato risposto che “alla gente la carne piace”. Così ho sentito Terra Madre e la consapevolezza ecologica molto distanti, alla cena è andato il personale del mio ufficio, io no.

Un caro saluto, Stefano Panzarasa
 
Referente della Rete Bioregionale Italiana per l’educazione ecologica

…………..

 

Altri articoli su Rete Bioregionale Italiana:

http://www.google.com/search?client=gmail&rls=gm&q=Rete%20Bioregionale%20Italiana%202010

I commenti sono disabilitati.