Francesco Uda: “Minori che scompaiono nel nulla… Sono diecimila… o sono quattro?” – La disinformazione mediatica e la realtà dei fatti delle sparizioni misteriose in Italia

Periodicamente gli organi di stampa nazionali mandano in onda dei veri “pezzi”  di terrorismo mediatico.

Come accidenti si possono mandare in onda notizie come quella di ieri: “IN ITALIA SONO 10.000 I MINORI SCOMPARSI”
subito dopo si parla di:
EMANUELA ORLANDI, 15 anni, figlia di un dipendente del Vaticano, scomparsa a  Roma il 22 giugno del 1983;
MIRELLA GREGORI, 15 anni, scomparsa a Roma il 7 maggio 1983;
ANGELA CELENTANO, 3 anni, scomparsa a Monte Faito (Napoli) il 10 agosto 1996;
DENISE PIPITONE, 4 anni, scomparsa a Mazara del Vallo (Trapani) l’1 settembre  2004.

Questi nomi li conosciamo TUTTI, ma proprio TUTTI. Non posso sentire dire dalla giornalista:  “questa e solo la cima
dell’iceberg”, voglio i nomi di tutti questi minori… ditemi i noni accidenti.

Per cronaca del vero non sono solo questi quattro nomi famosissimi, ce ne sono  anche altri meno famosi ma… si contano nelle dita di una o due mani e per  arrivare a 10.000…

Anche nei primi anni 90 gli organi di stampa fecero scoppiare un caso analogo. Ne uscì fuori che solo nella provincia di Viterbo oltre 400 minori risultavano  scomparsi. Sbalordito ma anche allarmato dalla notizia mi occupai, anche per lavoro,  delle ricerche.

Quando succedono fatti straordinari  le forze dell’ordine che lavorano al caso  si danno sempre molto da fare, ma quando ci sono di mezzo bambini allora cambia tutto… non si va a dormire,  non si va a mangiare, non frega niente a nessuno degli straordinari, TUTTI e
dico TUTTI, vanno alla ricerca del minore.

I risultati:
NESSUNO DEI 400 ERA SCOMPARSO.

In realtà quando si parla di minori scomparsi bisognerebbe dividerli in  quattro categorie:
1 – Quelli contesi da genitori in lite: un padre o una madre che nascondono il  figlio al coniuge, casi ben conosciuti e si sa benissimo dove si trovano i  bambini;
2 – quelli che si allontanano da casa per fughe dimostrative che vengono  denunciate ma poi i familiari, una volta che i figli ritornano, si dimenticano  di ritirare la denuncia;
3 – Quelli di genitori stranieri o ROM che scappano volontariamente da  istituti o che proprio i genitori li rapiscono per riportali nel loro
accampamento;
4 – Quelli di scomparsa vera e propria di cui non si trova soluzione.

Ora, dico io, basterebbe andare nel sito della Polizia di Stato dove si
possono vedere i numeri (che brutto) degli scomparsi:
http://www.bambiniscomparsi.it/it_IT/PDF/MS_2007-2010.pdf
Dove si legge che dal 2007 al 4 marzo 2010 mancherebbero 64 minori italiani e  158 stranieri. Di questi sarebbe opportuno sapere i nomi uno per uno perché, specialmente  parlando di bambini, non si possono dare numeri.
I bambini non sono numeri: hanno un nome e cognome e io li voglio conoscere e  voglio vedere anche le foto.

Quando manca un bambino ne parlano, giustamente, tutti i giornali e TV per  anni, vedi Emanuela ORLANDI… sono passati 37 anni e ancora è nella bocca di  tutti. Un rapimento, specialmente di un minore, non passerebbe inosservato, fa  molto cronaca e i giornalisti non si lascerebbero scappare una notizia del  genere, neanche se è un rapimento successo in Portogallo ad una famiglia  inglese, figuriamoci se fosse stata italiana.

Evidentemente dire che  SONO 10.000 I MINORI SCOMPARSI… fa molto notizia.

Francesco Uda

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