Osvaldo Ercoli scrive ad Antonio Obino del Comune di Viterbo: “Abbelliamo Piazza Mario Fani con un monumento a Giordano Bruno…”

Lettera aperta al consigliere comunale Antonio Obinu, delegato dal Sindaco di Viterbo Giulio Marini al decoro urbano.

 

Oggetto: abbellimento di piazza Mario Fani, monumento a “Giordano Bruno”

 

Le richieste del consigliere Obinu al Presidente della Provincia Marcello Meroi, in relazione alla riqualificazione di piazza Mario Fani , antistante il palazzo della Provincia, non conosco in cosa consistano,ma da cittadino ho anch’io qualcosa da suggerire mirato a riqualificare, ed abbellire culturalmente e storicamente questa piazza nel cuore di Viterbo.

 

Alcuni cenni storici:

  1. la piazza in causa nel 1907per iniziativa dell’Amministrazione comunale cambiò nome (e non casualmente), da piazza del collegio a piazza Giordano Bruno, figura indiscussa di filosofo, scienziato, e libero pensatore, che per difendere e non abiurare alle sue idee fu condannato a morte dal tribunanale della SANTA INQUISIZIONE presieduto dal Cardinale Bellarmino (ora santo) ed arso vivo il 17 –febbraio del 1600 in piazza Campo di Fiori in Roma , durante i festeggiamenti dell’anno santo

  1. Nel 1929dopo la firma dei patti lateranensi fra stato italiano e Chiesa Cattolica, la titolazione della piazza a Giordano Bruno, con il nuovo clima apparve una stonatura che l’amministrazione comunale di allora non si fece pregare a rimuovere. Dall’oggi al domani piazza Giordano Bruno ridivenne piazza del Collegio.

  2. Dopo la solenne e commossa richiesta di perdono fatta dal Papa Giovanni Paolo II durante l’anno santo del 2000, perdono, per le malefatte perpetrate dalla Chiesa Cattolica durante i 2000 anni di potere, credetti, ingenuamente, che fosse maturo il momento di chiedere ed ottenere la rititolazione della piazza a Giordano Bruno. Mi sbagliai ancora. L’eco della richiesta di perdono lanciato dal Papa non è riuscito a superare la “folta selva dei monti Cimini”e Giordano Bruno resta ancora per la Chiesa locale l’eterno eretico “pertinace e impenitente”, indegno della minima riconoscenza e perdono.

  3. Le autorità amministrative locali Provincia e Comune, che sento il dovere di ringraziare. accolsero, in secondo momento, la richiesta di modificare la titolazione come ora si può vedere; “già piazza Giordano Bruno, libero pensatore , arso vivo il 17- febbraio – del 1600”.e parteciparono alla cerimonia della messa in opera.della lapide.

 

Il suggerimento che mi permetto di sollecitare e caldeggiare quale cittadino e quale presidente dell’associazione del libero pensiero “Giordano Bruno”sez. di Viterbo, è la richiesta di prendere in considerazione l’erezione di un monumento a Giordano Bruno in piazza Mario Fani.

 

La sua realizzazione “abbellirebbe“ culturalmente e storicamente la piazza e le amministrazioni coinvolte, dimostrando nei fatti di non temere la forza della ragione ed il coraggio della libertà, “abbellienti non comuni”che in uno Stato seriamente laico sono connaturati.

 

Distinti saluti.

Osvaldo Ercoli, Presidente dell’Associazione nazionale del libero pensiero “Giordano Bruno”sez. di Viterbo e Rieti

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