Il vino in Italia? Lo trovi tutto per strada… fra regione e regione
Le strade dei vini in Italia.
Il vino in Italia viene usato come espressione del territorio ed elemento fondamentale per aggregazione della cultura tra le Regioni. Già dai tempi antichi lo avevano percepito i Romani che utilizzarono alcune regioni per esempio la Sardegna, ne capirono l’ importanza e sfruttarono il territorio con le sue ricchezze vinicole, e si continua a promuovere a tutt’oggi le varie Regioni e territori dell’Italia che dai propri vigneti ne derivano un punto di bravura e la caratteristica di forza di una tradizione.
Passando dal Piemonte all’Umbria, poi Toscana e Sardegna intorno al mondo del vino ed ai sua vigneti ci sono produzioni d’ eccezione come un esempio quelle venete, dal valpolicella del veronese al soave, ai colli trevigiani a quelle siciliane che toccano per così dire e vantano dodici mesi di sole in un anno .Il vino, un prodotto della terra, identificativo di una regione: la Toscana con il suo Chianti, il Piemonte con il Barolo,La Sicilia con il Nero D’Avola, l’Alto Adige che si firma Langrein. Per usare un’espressione “In Vino Veritas”. La verità delle parole e della sua terra che alimenta il crescere dell ’uva sono alla vendemmia. Ogni bottiglia di vino, contiene un proprio Dna riconoscibile ed unico.
Sono così nate in Italia le “Strade del vino” per far conoscere attraverso le terre le regioni ed il territorio di appartenenza. Un percorso del “Gusto” che affianca cultura e grande ricchezza di tradizioni.
L’ eccellenza del Piemonte citato nella Guida “Duemila Vini” lo vede protagonista nel 2010 come prima regione in quanto a produzione di vini eccellenti. Nella premiazione dei cinque grappoli ne annoverano settantatre, e regno incontrastato se lo aggiudica sempre il barolo, un vino rosso dall’intenso profumo dal colore caldo come una carezza. La zona di produzione per riserva propria di Cuneo nelle Langhe. Tra questo dolci colline che degradano tra i filari le uve ancora non risultano essere mature. La vendemmia avviene a fine ottobre. Questo quindi il momento migliore per andare a scoprire i segreti che si celano di questo vino apprezzato in tutta Italia e nel mondo.
Proprio nel momento in cui la campagna mostra i colori fantastici dell ’autunno, ed il panorama si tinge di colori intensi, che vanno dal giallo al porpora. Si può così visitare la Strada del Barolo e dei grandi Vini delle Langhe, dove trovare castelli, borghi antichi che sono sparsi sul territorio e lungo le vallate. Tra le mura di queste “ vecchie e storiche” dimore ci sono le migliori produzioni vinicole e cantine della zona.
Da non perdere in assoluto una piacevole seduta di degustazioni con assaggi enogastronomici tipici del territorio.
PS: 5 Grappoli della Guida Duemilavini 2010: dell’Associazine dei Sommeiers italiani riconosciuti a : Barbaresco Riserva 2004 (Sottimano), Barbera d’Asti 2007 (Luigi Spertino), Barolo Bricco delle Viole 2005 ( G.D.Vajra), Barolo Le Coste 2005 (Giacomo Grimaldi), Caluso Passito Sulè 2004 (Orsolani).
Rita De Angelis