Il Grande Fratello partitocratico colpisce ancora…

La partitocrazia ha invaso ogni località ed occupato ogni ganglio della vita sociale e produttiva, facendo danni…

La partitocrazia, intesa come organizzazione partitica oligarchica e neofeudale (quindi “chiusa” e ad accesso selettivo per investitura della nomenklatùra) a scopo di business e di carriera politica, ha ormai da alcuni decenni (negli ultimi anni in modo più accentuato), invaso, pervaso e dominato con prepotenza ogni ganglio istituzionale e della realtà economica del nostro paese, compresi gli enti locali e la aziende municipalizzate ed in cospicua parte anche le rappresentanze della società civile, nei suoi aspetti accademici, culturali, turistici, ecc.. Collusa spesso con il mondo bancario finanziario, da cui dipende prevalentemente, e a volte con organizzazioni criminali, la partitocrazia si basa sulla corruzione, il ricatto e l’antimeritocrazia, essendo il clientelismo, il familismo, il nepotismo, il particolarismo, il trasformismo, e tanti altri “ismo” il suo fondamento sostanziale rafforzativo, la base stessa della sua sussistenza. Il risultato è inevitabilmente nefasto per gli interessi collettivi, trattandosi di un apparato parassitario capillarmente diffuso, costituito generalmente da incompetenti ed ignoranti, che fanno dell’ignavia, insipienza, cialtroneria, protervia, ecc. un vessillo di fierezza da ostentare con sicumera. Questo sistema oligarchico dopo aver distrutto l’ambiente, dissipato ogni risorsa disponibile e predato tutta la ricchezza prodotta dalle persone oneste, non potrà fare altro che continuare a derubare con sistemi sempre più coercitivi, legalizzando l’immoralità, ricorrendo ad espedienti per sottrarre direttamente i patrimoni, i risparmi, i beni posseduti dalla famiglie non facenti parte dell’oligarchia lo faranno con nuove tasse sempre più odiose giustificandole con esigenze di emergenza nazionale e cause di forza maggiore (un ladro esaurita la refurtiva ha un’ossessione compulsiva a ripetere e perpetuare i furti) e con la vera inflazione, che non è quella che ci raccontano ingannandoci da decenni, cioè l’aumento dei prezzi di alcuni generi di consumo, ma quella correlata all’immissione sul mercato finanziario di enormi quantità di denaro disonesto, cioè costituito da carta colorata stampata dalla banca centrale, senza gold standard, quindi privo di valore effettivo, che ad un certo punto servirà per tappezzare le pareti di casa . Questa è la vera inflazione, che prima o poi esploderà, divenendo iperinflazione, come storicamente già avvenne varie volte, come nella Repubblica di Weimar negli anni successivi alla Grande Guerra.

L’errore commesso dalla società civile è stato quello di pensare che la partitocrazia si sarebbe limitata ad impossessarsi solo delle strutture di potere a livello nazionale e regionale, invece ha completamente invaso anche gli enti locali, impedendo ogni libertà, l’emersione dei meriti e dei talenti, la manifestazione di idee e progettualità, ecc. da parte della società civile localistica, ricorrendo paradossalmente e beffardamente alle sirene dell’autonomismo e del federalismo, ma facendo esattamente il contrario. Hanno abusato delle parole e dei concetti per ingannare ed impossessarsi del potere a tutti i livelli in nome della libertà e si sono trasformati in feroci liberticidi, dando libero sfogo alla loro insaziabile avidità, con la pretesa che non ci si accorga del loro doppio gioco e che si continui a stare passivamente sottomessi al loro giogo demenziale e distruttivo. Oltre a far danni direttamente, ne hanno provocati in maniera esponenziale indirettamente, influendo progressivamente ed involutivamente sulla società, inducendola a corrompersi e a mettersi in competizione per poter accedere a questo sistema oligarchico neofeudale e poter disporre di qualche briciola di potere e di ricchezza a livello locale, fomentando il particolarismo come unica strategia, privando le comunità locali di una seppur minima visione di insieme, gioco di squadra, identità territoriale, lungimiranza politica, spogliandole della loro dignità.

 

Scusate il mio “ottimismo” realistico ma secondo me ormai è tardi, non è più possibile porre rimedio, possiamo solo sostenere i pochi rappresentanti onesti della società civile che ancora si sentono motivati ad impegnarsi in politica a livello locale, sapendo che non andranno più in là di un ruolo in minoranza, perché la maggioranza degli elettori (che saranno sempre meno ad esercitare il diritto di voto) ormai vota per supposta convenienza o solo per “supposta”, nel senso letterale del termine, che le ormai abituali contrazioni antiperistaltiche neuronali fanno risalire fino al cervello atrofizzato, non più in grado di distinguere le emozioni dolorose da quelle piacevoli, lo status di sadico da quello di masochista …

Claudio Martinotti Doria

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