Presentato alla Farnesina il progetto Halal Italia, ovvero come ammazzare con “fede islamica”

ROMA – Presentato alla Farnesina il progetto “Halal Italia”, per la

creazione di un marchio italiano che certifichi la conformità  alle norme

del corano dei prodotti made in Italy dei settori alimentare, cosmetico

e farmaceutico. Un ponte verso l’Islam, certo, ma soprattutto una tutela

per il consumatore “domestico” e il visto d’entrata in mercati nuovi e

particolarmente allettanti per il nostro export. Il ministro degli

Esteri Franco Frattini, assieme al ministro della Salute, Ferruccio

Fazio, e al titolare dell’Agricoltura, Giancarlo Galan, ha firmato la

convenzione interministeriale di sostegno al progetto.

[...]

Aspettando i tortelloni, i consumatori di fede islamica in Italia

possono da oggi gustare salumi halal, immessi sul mercato in coincidenza

con la presentazione del progetto. Ideatore Antonio Fernando Salis,

imprenditore sardo insignito dell’Oscar Green per l’innovazione, premio

promosso dai giovani della Coldiretti. “Preparati con carne di pecora e

capra, – spiega Salis – vengono controllati e certificati dall’Imam, la

principale autorità  religiosa per l’Islam”. Coldiretti ricorda come la

diffusione del metodo di lavorazione della carne ‘halal’ interessi ormai

“tutti i piccoli e i grandi centri del territorio nazionale” con “un

boom di oltre cento macelli ‘halal’, ormai un quinto del totale di quelli autorizzati Ce”.

 

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Senza stare più di tanto a commentare, perché c’e’ poco da dire,

possiamo almeno far sentire il nostro dissenso mandando il

messaggio-tipo sotto riportato, ricordando comunque che gli animali non

vanno ammazzati MAI, con nessun tipo di macellazione, nessuna

macellazione e’ accettabile. Mangiare animali e loro prodotti (latte,

uova) ottenuti a prezzo della loro uccisione e sfruttamento non e’

accettabile mai, ma allo stesso modo non e’ accettabile fare passi

indietro nella legislazione e farli soffrire ancora di più di quando soffrano ora.

Scriviamo ai questi indirizzi:

urpminsalute@sanita.it

urp@politicheagricole.gov.it

 

mentre per il Ministero degli Esteri il messaggio-tipo va copiato

all’interno di questo modulo on-line:

http://www.esteri.it/MAE/IT/Ministero/Servizi/Sportello_Info/DomandeFrequenti/FAQRichiestaInfo.htm

 

Messaggio-tipo (mettete il vostro nome e cognome):

Spett.li

Ministero degli Esteri

Mininistero delle Politiche Agricole

Ministero della Salute

 

in riferimento al progetto “Halal Italia”, presentato alla Farnesina

pochi giorni fa, unisco la mia voce a quella di molti altri italiani

preoccupati del fatto che, per motivi puramente di convenienza, si

facciano passi indietro sul fronte della tutela degli animali.

Posto che la macellazione di animali e’ sempre e comunque qualcosa di

eticamente non accettabile, non c’e’ davvero motivo per derogare

dall’obbligo di stordimento preventivo, e quindi fare un passo indietro

nella legislazione. Non e’ un segno di civilta’ permettere che per le

macellazioni rituali l’animale abbia a soffrire ancora di piu’, al

momento dell’uccisione.

Chiediamo che per tutte le procedure che coinvolgono animali siano

rispettate le leggi nazionali e che queste non consentano alcuna deroga

a sfavore degli animali, che sia per motivi religiosi, culturali, di

tradizione o di convenienza economica.

 

In attesa di riscontro, porgo distinti saluti,

… nome cognome …

…………………

Segnalazione a cura di Massimo Andellini dell’UVA e testi di AgireOra Network info@agireora.org

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