All’on. Stefania Prestigiacomo, Ministra dell’Ambiente ed agli altri Enti preposti – Appello per la tutela del Bullicame di Viterbo
Alla Ministra dell’Ambiente, On. Stefania Presigiacomo
e per opportuna conoscenza: al prefetto di Viterbo, al sindaco del Comune di Viterbo, al presidente della Provincia di Viterbo, alla presidente della Regione Lazio, all’assessore all’ambiente del Comune di Viterbo, a tutti i consiglieri del Comune di Viterbo, all’assessore all’ambiente della Provincia di Viterbo, a tutti i consiglieri della Provincia di Viterbo, all’assessore all’ambiente della Regione Lazio, a tutti i consiglieri della Regione Lazio, al ministro dei Trasporti, al ministro della Salute, ai mezzi d’informazione locali, nazionali ed internazionali.
Oggetto: Appello in difesa dell’area naturalistica, archeologica e termale del Bulicame a Viterbo.
Gentile Ministra dell’Ambiente, on. Stefania Prestigiacomo,
le segnaliamo che l’area naturalistica, archeologica e termale del Bullicame a Viterbo, un vero e proprio bene dell’umanità, é gravemente minacciata di irreversibile devastazione e catastrofico inquinamento da manovre speculative di selvaggia aggressione sia del territorio e dei beni naturali e culturali, sia della salute e dei diritti della popolazione locale.
Punta di lancia di questa aggressione é il progetto dissennato ed illecito di realizzare, nel cuore di un’area così unica e preziosa (decantata da Dante Alighieri n.d.r.), un mega aeroporto nocivo, distruttivo e fuorilegge.
Lei sa già che la realizzazione del mega aeroporto (low cost n.d.r.) nel cuore dell’area del Bulicame avrebbe come immediata e disastrose conseguenze:
a) lo scempio dell’area del Bullicame e dei beni ambientali e culturali che vi si trovano;
b) la devastazione dell’agricoltura della zona circostante;
c) l’impedimento alla valorizzazione terapeutica e sociale delle risorse termali;
d) un pesantissimo inquinamento chimico, acustico ed elettromagnetico che sarà di grave nocumento per la salute e la qualità della vita della popolazione locale (l’area e’ peraltro nei pressi di popolosi quartieri della città);
e) il collasso della rete infrastrutturale dell’Alto Lazio, territorio già gravato da pesanti servitù;
f) uno sperpero colossale di soldi pubblici;
g) una flagrante violazione di leggi italiane ed europee e dei vincoli di salvaguardia presenti nel territorio.
Quell’area va tutelata nel modo più adeguato: istituendovi un parco naturalistico, archeologico e termale; e fin d’ora respingendo ogni operazione speculativa, inquinante, devastatrice, illecita.
Con la presente lettera sollecitiamo un suo intervento in difesa di questo bene ambientale minacciato. Restando a disposizione per ogni ulteriore informazione, distinti saluti,
I membri del Centro sociale “Valle Faul” di Viterbo, strada Castel d’Asso snc, 01100 Viterbo, e-mail: viterbooltreilmuro@gmail.com
Il suddetto appello viene sottoscritto da Paolo D’Arpini, presidente del Circolo Vegetariano VV.TT. nonché portavoce di European Consumers Tuscia e referente della Rete Bioregionale Italiana, bioregione Tuscia.
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