“La pedofilia lieve non passa…” – Ovvero come i nostri governanti volevano assolvere in anticipo… gli autori di violenze su minori di “minore entità”
Ante scriptum
L’avevamo già comunicato nel Giornaletto di Saul del 12 giugno 2010, attraverso la lettera di Peter Boom: “Firmatari, alcuni senatori di Pdl e Lega che proponevano l’abolizione dell’obbligo di arresto in flagranza nei casi di violenza sessuale nei confronti di minori, se di “minore entità”. Senza peraltro specificare come si svolgesse, in pratica, una violenza sessuale “di lieve entità” nei confronti di un bambino o di una bambina. Dopo la denuncia del Partito Democratico, nel Centrodestra c’è stato il fuggi-fuggi, il “ma non lo sapevo”, il “non avevo capito”, il “non pensavo che fosse proprio così” uniti all’inevitabile berlusconiano “ci avete frainteso”. Poi, finalmente, un deputato del Pd ha scoperto i firmatari dell’emendamento 1707.. (continua http://saul-arpino.blogspot.com/2010/06/giornaletto-di-saul-del-12-giugno-2010.html)”
Ora pubblichiamo un approfondimento sui retroscena e sui firmatari del mancato “per poco” emendamento che avrebbe consentito la non incriminazione in casi di “pedofilia lieve” (sic). Paolo D’Arpini
Leggete tutto:
Che questo Governo, il Silvio IV, sia il più spregevole tra tutti quelli apparsi nella povera Italia post bellica è ormai sotto gli occhi di tutti, ma il suo manovratore, il noto silvio, quello che anche la propria moglie indica come “malato”, e che di se stesso afferma di non avere comando alcuno nello stesso Governo, ma siamo in attesa di sua dichiarazione che c’informerà che non abbiamo capito le sue parole, siamo certi ha su di sé ogni colpa politica, sociale, economica perché attraverso il “porcellum calderoli” scelse i nomi dei componenti la maggioranza parlamentare secondo suo privato calepino clientelare.
Orbene, dopo le tante leggi varate per sua personale difesa, delle sue società e famiglia allargata alla “famigghia”, dopo la legge sull’affidamento dell’acqua ai privati che la venderebbero, come già avviene a Latina, anche a 300 volte il costo sin’ora comunemente praticato, dopo la nuova truffaldina legge finanziaria, ma solo per i lavoratori, dopo le leggi infami con cui perseguita la Giustizia, dopo… i suoi scherani se ne sono inventata un’altra, ovviamente per cercare voti nel torbido elettorato maleodorante che li supporta, perché il mondo delle genti ragionevoli li ha ormai rifiutati come rifiuti.
Scarafaggi, tomi tomi e quatti quatti, all’interno del disegno di legge sulle intercettazioni avevano nascosto l’emendamento n 1.707. Emendamento che avrebbe creato il reato di “Violenza sessuale di lieve entità nei confronti di minori”.
Politicamente apolidi, moralmente discutibilissimi molti nostri parlamentari.
Ed a molti di essi c’è realmente da gridare in faccia ogni disgusto, primi tra questi gli individui firmatari del progetto nascosto nel citato emendamento n. 1707, e ciò intanto che gli si augura che i primi a sperimentare la loro cialtroneria siano i loro figli e nipoti mentre gli stessi parlamentari sarebbero condotti davanti al plotone d’esecuzione.
Ed ecco i nomi dei proponenti la schifosa legge che non passerà perché ormai scoperta…. Legge che, come accennato, avrebbe classificato il turpe reato d’abuso sessuale su minore come reato di minore entità, di fatto, conducendo all’abolizione dell’arresto anche in flagranza di reato.
Nella tragicità della notizia, dopo la scoperta di questo nuovo schifo nel Centro Destra, è avvenuta la fuga degli “onorevoli” dalle vicinanze di giornalisti curiosi, ma dove ciò non fu possibile gli intervistati risposero: “Non ero a conoscenza del 1707- Non sapevo- Non avevo capito la gravità della cosa…”.
Questi i nomi dei firmatari del 1707, il salva pedofili.
sen. Maurizio Gasparri (Pdl),
sen. Federico Bricolo (Lega Nord Padania),
sen. Gaetano Quagliariello (Pdl)
sen. Roberto Centaro (Pdl),
sen. Filippo Berselli (Pdl),
sen. Sandro Mazzatorta (Lega Nord Padania)
sen. Sergio Divina (Lega Nord Padania).
Maurizio Gasparri: negli anni novanta, quando avvenne la bufera politica di Mani Pulite che azzerò una parte di classe politica italica, mantenne un’espressione di assoluto accordo e sostegno con le indagini condotte dal p. m. Di Pietro, e non mostrò alcun comportamento astioso verso il magistrato. Assicurando: “Per noi, di AN, è un mito” – Cambiò padrone e poi mutò opinione sul soggetto che aveva ritenuto reo e sui suoi reati. La mangiatoia stava ormai da quella parte!
Federico Bricolo: leghista, è personaggio nuovo del circo “bordellopolitico”. E’ noto ai più, sempre però assai pochi, per aver presentato una legge che obbliga alla esposizione del crocefisso nelle scuole. Proponeva il carcere per chi avrebbe rimosso il crocefisso dalle aule scolastiche, ma ritiene di non far arrestare chi mette le mani su un bambino con voglie sessuali. E’ allucinato dipendente di Bossi, ma questo, pur di galleggiare, soddisfa padron Berlusconi che poi si lascia ricattare. Insomma, il nostro, per stare aggreppiato serve due padroni.
Gaetano Quagliariello: ecco una altro transfuga che deriva dal Partito Radicale. Ne fu anche segretario nella sezione di Bari, e poi ne divenne vice segretario nazionale. Ebbe parte attiva nelle manovre sostenute da quel partito. Si mostrò vero militante nella campagna referendaria sull’aborto, in quella per il no al nucleare e alla caccia. Perorava inoltre la possibilità da parte del cittadino di redigere un testamento biologico in cui il firmatario poteva rifiutare anche l’idratazione forzata – Poi anche la sua mangiatoia si trasferì in altra parte, e divenne Berlusconi dipendente e ora patrocinatore di pervertiti.
Roberto Centaro: Forza Italia, siciliano come Alfano e Schifani. Stranamente deriva dalla carriera magistrale. Evidentemente non tutti i magistrati sono rossi, almeno quando servono Berlusconi. E siccome non è rosso ed è magistrato prestato alla politica, l’hanno fatto membro della Commissione Giustizia. Guarda verso Berlusconi per meglio rafforzare i suoi sogni privati.
Filippo Berselli: è quello che ha dichiarato d’essere stato iniziato al sesso da una prostituta, e da qui si comprende la sua personalità. Già nel MSI nel 1985, trapassa in An e lo si trova poi con il PDL. Fu firmatario, con carlo Vizzini, di un emendamento che favorì Berlusconi durante il processo Mills.
Sandro Mazzatorta: di lui solo si sa che è un avvocato seguace del padrone. (Ma quanti so’ st’avvocati)
Sergio Divina: è noto come “mister espulsioni”, o anche il “purga”. Aveva proposto vagoni speciali per fare viaggiare gli extracomunitari, ma non dimostra di voler tutelare i bambini.
E così, dopo il raccontino da non dimenticare possiamo lanciare il grido: “Puras deus non plenas adspicit manus”, il dio guarda alle mani pulite, non quelle piene (P. Siro).
Kiriosomega, agnostico per volontà logica.