Intercettazioni, spiate, raccolta di prove, libertà di indagine e di informazione…? Tutto é stato sistemato dal censore Silvio Berlusconi
“Non vedo, non sento, non parlo…” (Saul Arpino)
Tutto il discorso di Silvio Berlusconi sulla necessità di ridimensionare le intercettazioni giudiziarie é cominciato solamente da quando egli stesso e gli uomini politici di un certo rilievo hanno avuto guai con la giustizia per intercettazioni che documentavano reati ed illeciti. Prima che ciò accadesse, il discorso non era mai stato affrontato ed il problema della riservatezza dei comuni mortali non aveva mai neppure sfiorato le coscienze né di Berlusconi né dei suoi soci.
Berlusconi afferma, riafferma e ribadisce anche tramite tutti i suoi dipendenti politici, che la legge che regolerà le intercettazioni non intralcerà il corretto svolgimento delle indagini su REATI, ma è smentito categoricamente e documentatamente sia dalla magistratura che dalle forze dell’ordine che sono coloro che da sempre svolgono tali indagini e quindi sono gli unici che possiedono elementi ed esperienza per giudicare.
Berlusconi non ha neppure la completa approvazione del suo partito nonostante egli ne sia da sempre il padrone e questo dimostra una volta di più quanto iniqua, ingiusta, pericolosa e “ad personam” sia questa legge sulle intercettazioni e lo dimostra al di là di ogni dubbio il fatto che alla camera egli è stato costretto a porre il voto di fiducia nonostante una maggioranza di più di un centinaio di voti.
A parte la pubblicazione di parti delle intercettazioni che non hanno nulla a che vedere con le indagini su possibili reati, che si poteva facilmente proibire SENZA alcuna opposizione né da parte dei media, né da parte dei Cittadini, questa legge proibisce di pubblicare anche quelle notizie che informavano gli italiani che ministri, dirigenti, istituzioni dello Stato o gruppi economici e di potere stavano facendo azioni illecite o commettevano reati permettendo così loro di continuare ad ingannare e frodare la comunità (Cirio, Parmalat, Unipol, Scaiola, Protezione civile, caso Mills, tutte le indagini sugli illeciti di Mediaset, ecc. ecc. ecc. ecc. ecc. ecc. ).
Così come è già stato fatto per il processo breve e per il dimezzamento dei termini di prescrizione che oltre a mandare impuniti Berlusconi ed altri politici hanno mandato impuniti migliaia e migliaia di delinquenti comuni e di mafiosi, anche questa legge sulla limitazione delle intercettazioni, per favorire alcuni politici disonesti, favorirà anche la delinquenza comune e quella organizzata sia per il fatto che ci saranno minori possibilità di provare i reati e sia perché la necessità di “Gravi indizi di reato” per concedere le intercettazioni, le concederà quando, dati i gravi indizi di reato acquisiti, non sarebbe stato più tanto necessario farle.
Insomma, siamo alle solite: per potere fare indisturbati i propri illeciti comodi, non si ha alcun ritegno a demolire un apparato di giustizia che aveva il solo scopo di reprimere e di punire i REATI.
Alle persone per bene non da alcun fastidio di essere intercettati, specialmente se si garantisce che non verranno divulgate cose private e penalmente irrilevanti.
Coloro che hanno paura di essere ascoltati dalla giustizia sono coloro che parlano al telefono di illeciti e di reati ed ai quali non potrebbe fregare di meno che si divulgassero fatti personali penalmente irrilevanti.
I fatti che stanno accadendo farebbero pensare che Berlusconi sia uno di loro …?!
Alessandro Mezzano – alessandro.mezzano@alice.it