Tommaso Giuda, detto Didimo ed il primo vangelo gnostico scritto nella cristianità… poi dichiarato apocrifo dalla chiesa cattolica

” Il regno di Dio è dentro di te è tutto intorno a te… non in templi di legno e pietra. Solleva una pietra ed io ci sarò, spezza un legno e mi troverai. ”

 

A circa 60 Km da luxor, nel non lontanissimo 1945, due contadini, rinvennero dalla sabbia, una giara di argilla. All’interno di essa, vi erano antichi manoscritti. Molti andarono distrutti o buttati, altri in condizioni migliori vennero venduti a dei rigattieri e successivamente il museo Copto del Cairo, compro e raccolse, molti di questi manoscritti. Tempo dopo l’istituto Jung di Zurigo riusci a recuperare i restanti manoscritti non ancora trovati dal museo del Cairo. Finalmente gli studiosi di questi due istituti, il museo del Cairo e l’istituto di Zurigo, tradussero le antichissime scritture dai caratteri copto-grecizzanti. Dei 13 codici originariamente composti da più di 1350 pagine ne perverranno 1130. Quasi tutti i codici hanno una legatura di cuoio e risalgono alla fine del I° secolo d.C. Sono traduzioni in copto di manoscritti più antichi che si presume stilati in aramaico. Tra queste scritture vi e il “ Vangelo di S. Tommaso ” denominato impropriamente “ Il quinto Vangelo “ Vi sono, all’interno frasi del Cristo, che rendono la sua figura diversa, da quella adottata dal mondo cattolico, anche per questo il vangelo nel III secolo fu ritenuto eretico.

 

Questi sono i detti segreti pronunciati da Gesù, il Vivente, e scritti da Didimo Giuda Tommaso.

 

[1] Egli disse: Colui che scopre l’interpretazione di queste parole non gusterà la morte.

 

[2] Gesù disse: Colui che cerca non desista dal cercare fino a quando non avrà trovato; quando avrà trovato si stupirà. Quando si sarà stupito, si turberà e dominerà su tutto.

 

[3] Gesù disse: Se coloro che vi guidano vi dicono: Ecco il Regno (di Dio) è in cielo! Allora gli uccelli del cielo vi precederanno. Se vi dicono: E’ nel mare! allora i pesci del mare vi precederanno. Il Regno è invece dentro di voi e fuori di voi. Quando vi conoscerete, allora sarete conosciuti e saprete che voi siete i figli del Padre che vive. Ma se non vi conoscerete, allora dimorerete nella povertà, e sarete la povertà.

 

[4] Gesù disse: Un vecchio che nei suoi giorni non esiterà a interrogare un bimbo di sette giorni riguardo al luogo della vita, vivrà. Giacché molti primi saranno ultimi, e diverranno uno solo.

 

[5] Gesù disse: Conosci ciò che ti sta davanti, e si manifesterà ciò che ti è nascosto Giacché non vi nulla di nascosto che non sarà manifestato.

 

[6] L’interrogarono i suoi discepoli e gli dissero: “Vuoi tu che digiuniamo? Come pregheremo e daremo elemosina? E che norma seguiremo riguardo al vitto?” . Gesù disse: ” Non mentite e non fate ciò che odiate, giacché tutto è manifesto al cospetto del cielo. Non vi è nulla, infatti di nascosto che non venga manifestato nulla di celato che non venga rivelato”.

 

[7] Gesù disse: Beato il leone mangiato da un uomo : diverrà uomo; maledetto l’uomo mangiato da un leone : l’uomo diverrà leone .

 

[8] Egli disse: l’uomo é simile a un pescatore saggio che gettò la sua rete in mare, e dal mare la ritirò carica di pesci piccoli. In mezzo a quelli il saggio pescatore scorse un bel pesce grosso; allora gettò via, in mare, tutti i pesci piccoli e scelse senza sforzo il pesce grande. Chi ha orecchie da intendere, intenda”

 

[9] Gesù disse: ” Ecco uscì il seminatore Si riempì la mano e gettò (la semente). Qualcosa cadde sulla via: vennero gli uccelli e la beccarono; altro cadde sulla pietra: non mise radice in terra e non levò la spiga al cielo; altro cadde tra le spine che soffocarono la semente, e il verme se la mangiò; altro cadde sulla terra buona e portò buon frutto su in alto: produsse (più) del sessanta e del cento per cento.

 

[10] Gesù disse: Ho gettato fuoco sul mondo, ed ecco, lo custodisco fino a che divampi.

 

[11] Gesù disse: Passerà questo cielo e passerà ciò che è sopra di esso, i morti non sono vivi e i vivi non morranno. Nei giorni in cui mangiavate ciò che è morto, voi lo rendevate vivo. Quando sarete nella luce che cosa farete? Nel giorno in cui eravate uno, siete diventati due. Ma allorché siete diventati due che cosa farete?

 

[12] I discepoli dissero a Gesù. Sappiamo che te ne andrai da noi Chi tra di noi sarà il più grande?>. Gesù rispose loro: Dal luogo ove sarete, andrete da Giacomo il Giusto, per il quale sono stati fatti il cielo e la terra.

[13] Gesù disse ai suoi discepoli: Fatemi un paragone, ditemi a chi rassomiglio . Simon Pietro gli rispose: sei simile a un angelo giusto “. Matteo gli rispose: Maestro sei simile a un Saggio filosofo Tommaso gli rispose: Maestro, la mia bocca è assolutamente incapace di dire a chi sei simile. Gesù gli disse: ” lo non sono il tuo maestro, giacché hai bevuto e ti sei inebrialo alla fonte gorgogliante che io ho misurato “. E lo prese in disparte e gli disse tre parole. Allorché Tomaso ritornò dai suoi compagni, questi gli domandarono: Che cosa ti ha detto Gesù? ” . Tomaso rispose : Se vi dicessi una delle parole che egli mi ha detto, voi dareste mano alle pietre per lapidarmi, e dalle pietre uscirebbe fuoco e vi brucerebbe “.

 

[14] Gesù disse: Se digiunerete vi attribuirete un peccato; se pregherete vi condanneranno; se darete l’elemosina farete del male ai vostri spiriti. Se andrete in qualche paese e viaggerete nelle (sue) regioni, se accoglieranno, mangiate ciò che vi porranno davanti e guarite quanti tra loro sono infermi. Giacché ciò che entra dalla bocca non vi contaminerà, ma è ciò che esce dalla vostra bocca che vi contaminerà.

 

[ 15] Gesù disse: Quando vedrete colui che non è nato da donna, prostratevi bocconi e adoratelo: egli è il vostro Padre.

 

[16] Gesù disse: Forse gli uomini pensano che io sia venuto a gettare la pace sul mondo e non sanno che io sono venuto a gettare divisioni, fuoco, spada, guerra. Cinque saranno in una casa: tre contro due e due contro tre, il padre contro il figlio e il figlio contro il padre Ed essi se ne staranno soli.

 

[17] Gesù disse: Vi darò ciò che occhio non vide, ciò che orecchio ‘non udì ciò che mano non toccò e ciò che non entrò mai in cuore d’uomo.

 

[18) I discepoli di Gesù dissero: Manifestaci quale sarà la nostra fine . Gesù rispose: Avete scoperto il principio voi che vi interessate della fine? Infatti nel luogo ove è il principio, là sarà pure la fine. Beato colui che sarà presente nel principio! Costui conoscerà la fine e non gusterà la morte .

 

[19] Gesù disse: Beato colui che era prima di divenire. Se diverrete miei discepoli e ascolterete le mie parole, queste pietre saranno al vostro servizio. In paradiso, infatti, avete cinque alberi che non cambiano né d’estate (né) d’inverno e le loro foglie non cadono: colui che li conosce non gusterà la morte.

 

[20] I discepoli di Gesù dissero: Manifestaci a che cosa assomiglia il Regno dei cieli . Egli rispose loro: E’ simile a un grano di senape, che è il più piccolo di tutti , ma allorché cade su un terreno coltivato produce un grande ramo (e) diventa rifugio per gli uccelli del cielo.

 

[21] Maria domandò a Gesù : A chi assomigliano i tuoi discepoli? . Egli rispose: Sono simili a bambini che si intrattengono in un campo che non appartiene loro.

Allorché verranno i padroni del campo, diranno: “Lasciateci il nostro campo! “. Essi (saranno) nudi davanti a loro mentre lasciano e restituiscono il campo. Perciò dico : Se il padrone di casa sa che verrà il ladro, vigilerà prima che venga, e non permetterà che penetri nella casa del suo regno e asporti i suoi beni. Ma voi vigilate al cospetto del mondo! Cingetevi i fianchi di grande potenza, affinché i ladri non trovino la strada per giungere fino a voi. Giacché il profitto che aspettate, essi lo troveranno. Ci sia tra voi un uomo giudizioso! allorché il frutto è maturo, egli viene subito recando in mano la sua falce, (e) lo raccoglie. Chi ha orecchie da intendere, intenda.

 

[22] Gesù vide dei bimbi che succhiavano il latte. Disse ai suoi discepoli : Questi bambini che prendono il latte assomigliano a coloro che entrano nel Regno. Gli domandarono: Se noi saremo bambini entreremo nel Regno? . Gesù rispose loro: Allorché di due farete uno, allorché farete la parte interna come l’esterna, la parte esterna come l’interna e la parte superiore come 1′inferiore allorché del maschio e della femmina farete un unico essere sicché non vi sia più né maschio né femmina allorché farete occhi in luogo di un occhio, una mano in luogo dì una mano,un piede in luogo di un piede e un’immagine in luogo di un’immagine, allora entrerete nel Regno.

 

[23] Gesù disse: ” Vi sceglierò uno da mille e due da diecimila; e saranno confermati come una sola persona “.

 

[24] I suoi discepoli dissero: ” Istruiscici sul luogo ove tu sei, giacché per noi è necessario che lo cerchiamo “. Egli rispose loro: ” Chi ha orecchie, intenda. Nell’intimo di un uomo dì luce c’è luce e illumina tutto il mondo. Se non illumina, sono tenebre “.

 

[25] Gesù disse: ” Ama tuo fratello come l’anima tua. Veglia su di lui come la pupilla del tuo occhio “.

 

[26] Gesù disse: ” Vedi la pagliuzza nell’occhio del tuo fratello, ma non vedi la trave che è nel tuo occhio. Quando dal tuo occhio avrai tolto la trave, allora vedrai (abbastanza) per togliere la pagliuzza dall’occhio di tuo fratello”.

 

[27] (Gesù disse): ” Se non digiunate verso il mondo, non troverete il Regno. Se non osservate il sabato come un sabato, non vedrete il Padre”.

 

[28] Gesù disse: ” Mi sono trovato in meno al mondo, e mi manifestai loro nella carne. Li trovai tutti ubriachi; tra essi non ne trovai alcuno assetato.

E l’anima mia è tormentata per i figli degli uomini perché in cuor loro sono ciechi e non vedono: vennero nel mondo vuoti e cercano di uscire dal mondo vuoti.

” Ma ora sono ubriachi. Allorché avranno vomitato il loro vino, allora faranno penitenza “.

 

[29] Gesù disse: ” Se la carne pervenne all’esistenza a motivo dello spirito, è una meraviglia. Se lo spirito è pervenuto all’esistenza a motivo del corpo, è una meraviglia delle meraviglie. Ma io mi stupisco che una tale ricchezza abbia preso dimora in questa povertà “.

 

[30] Gesù disse: ” Dove si trovano tre dèi, sono tre dèi; dove sono due o uno io sono con lui “.

 

[31] Gesù disse: ” Un profeta non è accetto nel suo paese. Un medico non cura quelli che lo conoscono “.

 

[32] Gesù disse: ” Una città costruita su un alto monte (e) fortificata, non può cadere né essere nascosta”.

 

[33] Gesù disse: ” Ciò che udrai in un orecchio, proclamalo sui vostri tetti nell’altro orecchio. Nessuno, infatti, accende una lucerna per metterla sotto il moggio, né la pone in luogo nascosto, bensì la mette su un candeliere affinché quelli che entrano e quelli che escono vedano la sua luce “.

 

[34] Gesù disse: ” Se un cieco guida un cieco, cadono ambedue in una fossa “.

 

[35] Gesù disse: ” Non è possibile che uno entri nella casa di una persona forte e la prenda con la forza se prima non le lega le mani. Allora potrà saccheggiare la sua casa”.

 

[36] Gesù disse: Non siate ansiosi da. mattino a sera e dalla sera al mattino su come vi vestirete “.

 

[37] I suoi discepoli domandarono: o In che giorno ti manifesterai a noi, e in che giorno ti vedremo?”.

Gesù rispose: ” Quando vi spoglierete senza vergogna, quando deporrete i vostri abiti e li metterete sotto i

vostri piedi, come fanno i bambini, e li calpesterete, allora vedrete il Figlio del Vivente senza alcun timore”.

 

[38] Gesù disse: Molte volte avete desiderato ascoltare queste parole che vi dico, e non avete alcun altro dal quale ascoltarle. Giorni verranno nei quali mi cercherete e non mi troverete “.

 

[39] Gesù disse: l farisei e gli scribi hanno preso le chiavi della conoscenza e le hanno nascoste. Essi non sono entrati e non hanno lasciato entrare quelli che lo volevano. Voi, però, siate prudenti come serpenti e semplici come colombe

 

[40] Gesù disse: Una vite fu piantata da altri che non era mio Padre: giacché non si irrobustì, sarà sradicata e perirà “.

 

[41] Gesù disse: ” Sarà dato a colui che già ha nella sua mano; e a colui che non ha sarà tolto anche quel poco che ha “.

 

[42] Gesù disse: ” Siate transeunti!

 

[43] I suoi discepoli gli domandarono: (Chi sei tu, che ci dici queste cose? “. (Gesù rispose:) “Da ciò che vi dico non capite chi io sia. Ma siete diventati come gli ebrei. Essi amano l’albero, ma ne odiano il frutto, oppure amano il frutto e odiano l’albero.

 

[44] Gesù disse: (A colui che bestemmia mio Padre sarà perdonato, e a colui che bestemmia il Figlio sarà perdonato. Ma a colui che bestemmierà lo Spirito Santo non sarà perdonato né in terra né in cielo ”

 

[45] Gesù disse: ” Non colgono l’uva dalle spine, ne raccolgono fichi dai rovi; giacché essi non danno frutto. Una persona buona trae il bene dal proprio tesoro; 41 una persona cattiva, dal proprio tesoro cattivo, che è in cuor suo, trae il male e dice (parole) cattive: giacché è dall’abbondanza del suo cuore che produce cose cattive”.

 

[46] Gesù disse: ” Da Adamo a Giovanni Battista nessun nato da donna fu più grande di Giovanni Battista, si che (davanti a lui) egli debba abbassare gli occhi. Tuttavia vi dissi: Tra di voi chiunque sarà piccolo conoscerà il Regno e sarà più grande di Giovanni”.

 

[47] Gesù disse: ” Non è possibile che un uomo cavalchi due cavalli e tiri due archi; e non è possibile che un servo serva a due padroni: onorerà uno e disprezzerà l’altro. Nessuno beve vino vecchio e desidera poi subito del vino nuovo; né mettono vino nuovo in otri vecchi, per tema che si rompano; né mettono vino vecchio in un otre nuovo, per tema che lo guasti; non cuciono una pezza vecchia su di un vestito nuovo, per tema che ne risulti uno strappo”.

 

[48] Gesù disse: ” Se, in questa stessa casa, due fanno pace l’uno con l’altro, diranno a un monte: “Allontanati”. E si allontanerà”.

 

[49] Gesù disse: ” Beati i solitari e gli eletti, poiché troverete il Regno; voi, infatti, da esso venite e a esso nuovamente ritornerete”.

 

{50] Gesù disse: ” Se vi domandano: “Donde venite?”. Rispondete loro: “Siamo venuti alla luce, dal luogo ove la luce nacque da se stessa; si eresse e si manifestò nella loro immagine”. Se vi domandano: “Chi siete voi?”. Rispondete: “Noi siamo suoi figli, noi siamo gli eletti del Padre vivo”. Se vi domandano: “Qua! è il segno di vostro Padre in voi?”. Rispondete: “E il movimento e il riposo” .

 

[51] I suoi discepoli gli domandarono: ” In che giorno verrà il riposo dei morti, e in che giorno verrà il mondo nuovo? “. Egli rispose: ” Quel (riposo) che aspettate è venuto, ma voi non lo avete riconosciuto “.

 

[52] I suoi discepoli gli dissero: In Israele parlarono ventiquattro profeti, e tutti parlarono in te “. Egli rispose loro: ” Avete omesso il Vivente che è davanti a voi, e avete parlato (soltanto) dei morti”.

 

[53] I suoi discepoli gli domandarono: ” La circoncisione giova oppure no? “. Egli rispose loro: Se giovasse, il loro padre li genererebbe circoncisi dalla madre loro. Ma la vera circoncisione nello Spirito ha trovato piena utilità”.

 

[54] Gesù disse: Beati i poveri, poiché vostro è il Regno dei cieli.

 

[55] Gesù disse: Colui che non odierà suo padre e sua madre, non potrà divenire mio discepolo. (Colui che non) odierà i suoi fratelli e le sue sorelle, e (non) porterà la sua croce come me, non sarà degno di me”.

 

[56] Gesù disse: (Colui che ha conosciuto il mondo, ha trovato (soltanto) un cadavere; e colui che ha trovato un cadavere è superiore al mondo “.

 

[57] Gesù disse: 11 Regno del Padre è simile a un uomo che aveva una buona semente. Di notte venne il suo nemico e seminò zizzania sopra alla buona semente. L’uomo non permise loro di sradicare la zizzania. Disse loro: “Affinché non andiate a estirpare la zizzania (e) sradichiate con essa anche il grano. Nel giorno della mietitura, le zizzanie appariranno, saranno estirpate e bruciate”.

 

[58] Gesù disse: Beato l’uomo che ha sofferto. Egli ha trovato la vita

 

[59] Gesù disse: Mentre vivete contemplate il Vivente; affinché non moriate e cerchiate di contemplarlo, e non possiate (più) vederlo”.

 

[60] (Videro) un samaritano entrare nella Giudea portando un agnello. Disse ai suoi discepoli: (Che cosa farà dell’agnello? “. Gli risposero: “Intende ucciderlo e mangiarne “. Egli disse loro: (Fino a quando è vivo non ne mangerà, bensì dopo averlo ucciso e fattolo cadavere . Gli risposero: (Non potrebbe fare altrimenti “. Ed egli: (Voi pure cercate un luogo per il riposo affinché non siate ridotti a un cadavere e mangiati “.

 

[61] Gesù disse: Due riposeranno su un letto: uno morirà e l’altro vivrà “. Salomé gli domandò: “chi sei tu, uomo, che come colui che è dall’Uno sei salito sii! mio lettuccio e hai mangiato alla mia mensa? “. Gesù rispose: “Io sono colui che proviene dall’Indiviso: a  30 me furono date cose (che sono) del Padre mio “. Salomé disse: “Io sono tua discepola! “. E Gesù a lei: “Perciò io dico: Quando uno sarà indiviso sarà ricolmo di luce; ma quando è diviso sarà ricolmo di tenebre”.

 

[62] Gesù disse: “Io comunico i miei misteri a coloro che sono degni dei miei misteri. Ciò che fa la tua destra, la tua sinistra lo deve ignorare “.

 

[63] Gesù disse: C’era un uomo ricco che aveva molte ricchezze. Disse: Mi servirò delle mie ricchezze per seminare, mietere, piantare e riempirò i miei granai di frutta, e non mancherò di nulla. Così pensava in cuor suo, ma in quella notte morì. Chi ha orecchie, intenda “.

 

[64] Gesù disse: “Un uomo aveva degli ospiti. Dopo che ebbe preparato il banchetto, mandò un suo servo a invitare gli ospiti. ” Andò dal primo, e gli disse: “Il mio signore ti invita”. Quello gli rispose: “Dei commercianti mi devono denaro. Vengono da me questa sera. Andrò e darò ordini. Mi scuso per il banchetto”. Andò dal secondo, e gli disse: “Il mio signore ti invita”. (Quello) gli rispose: “Ho comprato una casa, e sono richiesto per un giorno. Non avrò tempo”.  “Andò dal terzo, e gli disse: “Il mio signore ti invita”. (Quello) gli rispose: “Un mio amico si sposa, e io darò il banchetto: non potrò venire. Mi scuso per il banchetto”.

.Andò da un altro e gli disse: “Il mio signore ti invita”. Quello rispose: “Ho comprato una cascina, vado a riceverne i redditi; non potrò venire. Mi scuso”.

“Il servo tornò dal suo signore e gli disse: “Quelli che hai invitato al banchetto si scusano”. Il signore disse al servo: “Va’ per le strade, e conduci al banchetto quanti trovi. Compratori e commercianti non entreranno nei luoghi dei Padre mio” “.

 

[65] Egli disse: ” Un uomo onesto aveva una vigna. La diede a contadini affinché la lavorassero, per ricavarne (così) il frutto tramite loro. Mandò il suo servo ai contadini affinché gli dessero il frutto della vigna. Lo presero, io colpirono, e poco mancò the l’uccidessero. Il servo se ne andò a dirlo al suo signore. Il signore pensò: Forse non l’hanno riconosciuto. Mandò un altro servo. I contadini colpirono anche il secondo. Allora il signore mandò il proprio figlio, pensando: Forse avranno rispetto di mio figlio. I contadini, visto che era l’erede della vigna, lo presero e l’uccisero. Chi ha orecchie, intenda “.

 

[66] Gesù disse: “Indicami la pietra respinta dagli edificatori! Essa è la pietra d’angolo”.

 

[67] Gesù disse: “Colui che conosce il tutto, ma è privo (della conoscenza) di se stesso, è privo del tutto”.

 

[68] Gesù disse: “Beati allorché vi odieranno e vi perseguiteranno. Non vi sarà luogo nel quale voi (non) sarete perseguitati”.

 

[69] Gesù disse: “Beati quelli che sono stati perseguitati nel loro cuore. Essi sono coloro che, in verità, hanno conosciuto il Padre.  Beati quelli che sono affamati, giacché il ventre di colui che lo vuole sarà riempito”.

 

[70] Gesù disse: “Se lo esprimete da voi stessi, ciò che avete vi salverà. Se in voi stessi non l’avete, ciò che in voi stessi non avete vi ucciderà”.

 

[71] Gesù disse: “Distruggerò questa casa, e nessuno potrà riedificarla”.

 

[72] Un uomo gli disse: “Di’ ai miei fratelli che dividano i beni di mio padre con me “. Egli rispose: “Uomo, chi ha fatto di me un divisore? “. E rivolto ai suoi discepoli disse loro: ” Sono io, forse, un divisore? “.

 

[73] Gesù disse: ” La messe è molta, ma gli operai sono pochi. Pregate il Signore affinché mandi operai per la messe..

 

[74] Egli disse: ” Signore, molti sono presso il pozzo, ma nessuno è nel pozzo ”

 

[75] Gesù disse: ” Molti sono coloro che stanno alla porta, ma (soltanto) i solitari entreranno nella camera nuziale “.

 

[76] Gesù disse: ” Il Regno del Padre mio è simile a un commerciante che aveva della merce, e trovò una perla. Questo commerciante era saggio: vendette la merce e si comprò la perla. Anche voi cercate il tesoro che non perisce, che è durevole, là ove non può avvicinarsi il tarlo per rodere, né il verme per distruggere “.

 

[77] Gesù disse: ” Io sono la luce che sovrasta tutti loro. Io sono il tutto. Il tutto promanò da me e il tutto giunge fino a me. Spaccate del legno, io sono lì dentro. Alzate la pietra, e lì mi troverete “.

 

[78] Gesù disse: ” Perché siete usciti fuori in campagna? Per vedere una canna agitata dal vento? Per vedere un uomo vestito mollemente? Guardate i vostri 17 re e i vostri grandi! Costoro sono vestiti mollemente, e non potranno conoscere la verità

 

[79] Una donna gli disse di tra la folla: ” Beato il ventre che ti ha portato e i seni che ti hanno nutrito! “. Egli rispose: ” Beati coloro che udirono il Logos del Padre e lo custodirono veramente! Giorni verranno nei quali direte: “Beato il ventre che non ha concepito e i seni che non hanno allattato!” “.

 

[80] Gesù disse:Chi ha conosciuto il mondo, ha trovato il corpo; ma colui che ha trovato il corpo è superiore al mondo.

 

[81]. Gesù disse: ” Colui che si è fatto ricco, diventi re; e colui che ha il potere, vi rinunci “.

 

[82] Gesù disse: ” Colui che è vicino a me, è vicino al fuoco. Colui che è lontano da me, è lontano dal Regno”.

 

[83] Gesù disse ” Le immagini sono manifestate all’uomo, ma la luce che è in esse è nascosta nell’immagine della luce del Padre. Egli si manifesterà, ma la sua immagine resterà nascosta dalla sua luce.

 

[84] Gesù disse: Oggi, allorché vedete un vostro simile, vi rallegrate. Ma quando vedrete le vostre immagini che sono state fatte prima di voi, che né muoiono né sono palesi, per quanto sopporterete?

[85] Gesù disse ” Adamo scaturì da una grande potenza e da una grande opulenza, e (tuttavia) egli non fu degno di voi. Se, infatti, fosse stato degno non avrebbe gustato la morte “.

 

[86] Gesù disse: ” Le volpi hanno le loro tane, e gli 48 uccelli hanno i loro nidi, ma il Figlio dell’uomo non ha alcun luogo ove poggiare il capo e riposare.

 

[87] Gesù disse: ” Misero è il corpo che dipende da un corpo, e misera è l’anima che dipende da ambedue”.

 

[88] Gesù disse: ” Verranno a voi gli angeli e i profeti e vi daranno quanto vi appartiene. Voi date loro ciò che avete nelle mani. Domandate a voi stessi: In che giorno verranno a ricevere ciò che è loro?

 

[89] Gesù disse: ” Perché lavate la parte esterna del bicchiere? Non comprendete che colui che ha fatto la parte interna è lo stesso che ha fatto l’esterna? “.

 

[90] Gesù disse: ” Venite a me, poiché il mio giogo è dolce e mite la mia dominazione, e troverete per voi un riposo.

 

[91] Gli dissero: ” Manifestaci chi sei, affinché possiamo credere in te!”. Egli disse loro: ” Mettete alla prova la superficie del cielo e della terra, e non avete riconosciuto colui che è davanti a voi. Voi non sapete (come) mettere alla prova questo tempo.

 

[92] Gesù disse: ” Cercate e troverete. Ma le cose sulle quali in quei giorni mi avete interrogato, io non le ho dette, allora. E adesso che io desidero dirvele, voi non me le domandate “.

 

[93] (Gesù disse): ” Non date ciò che è santo ai cani, affinché non lo gettino nel letamaio. Non gettate le perle ai porci, affinché non le calpestino.

 

[94] Gesù disse: ” Colui che cerca, troverà; e a colui che bussa sarà aperto”.

 

[95] Gesù disse: ” Se avete del denaro, non imprestatelo a interesse, ma datelo a uno dal quale non lo riavrete “.

 

[96] Gesù disse: ” Il Regno dei Padre è simile a una donna; prese un po’ di lievito, Io nascose nella pasta, e ne fece pani grandi. Chi ha orecchie, intenda! “.

 

[97] Gesù disse: ” Il Regno del Padre è simile a una donna che recava una brocca piena di farina. Mentre camminava per una strada lungi da casa, si ruppe l’an-sa della brocca e la farina fuoriuscì sulla via; lei non se ne accorse e non badò all’incidente. Giunta a casa sua posò la brocca e la trovò vuota.

 

[98] Gesù disse: ” Il Regno del Padre è simile a un uomo che vuole uccidere una persona potente: in casa propria estrae la spada e trapassa una parete, per provare se la sua mano è abbastanza forte. Poi uccise quella persona potente “.

 

[99] I discepoli gli dissero: ” Fuori ci sono tua madre e i tuoi fratelli “. Egli rispose: ” Quelli che sono qui, quelli che fanno la volontà dei Padre mio, costoro sono miei fratelli e mia madre. Questi entreranno nel Regno di mio Padre “.

 

[100] Mostrarono a Gesù una moneta d oro e gli dissero: ” Gli agenti di Cesare esigono da noi le tasse. Egli rispose ” Date a Cesare ciò che e di Cesare date a Dio ciò che è di Dio; e date a me ciò che è mio “.

 

[101] Gesù disse ” Colui che non odia suo padre e sua madre come me, non è adatto a essere mio discepolo. E colui che non ama suo padre e sua madre come me, non può divenire mio discepolo. Poiché mia madre mi diede menzogna, ma la mia vera madre mi diede la vita “.

 

[102] Gesù disse: ” Guai ai farisei! Sono infatti come un cane accovacciato su una mangiatoia di buoi: né mangia, né lascia che mangino i buoi “.

 

[103] Gesù disse: ” Beato l’uomo che sa da quale parte entreranno i ladri, perché s’alzerà, concentrerà la sua forza, e si cingerà i fianchi prima che essi arrivino “.

 

[104] Gli dissero: ” Vieni, oggi preghiamo, e digiuniamo! “. Gesù disse: ” Che peccato ho dunque commesso, o in che cosa sono stato vinto? Ma quando lo sposo uscirà dalla stanza nuziale, allora digiuneranno e pregheranno “.

 

[105] Gesù disse: ” Colui che conosce il padre e la madre sarà detto “figlio di una prostituta” “.

 

[106] Gesù disse: ” Quando di due farete uno, sarete figli dell’uomo; e quando direte a un monte: “Allontanati!”, si allontanerà “.

 

[107] Gesù disse: ” Il Regno è simile a un pastore che ha cento pecore. Una, la più grande, si smarrì. Egli lasciò le novantanove e cercò quell’una fino a quando la trovò. Dopo che si era affaticato disse alla pecora: “Ti amo più delle novantanove” “.

 

[108] Gesù disse: ” Colui che beve dalla mia bocca, diventerà come me; io stesso diverrò come lui e gli saranno rivelate le cose nascoste “.

 

[109] Gesù disse: ” Il Regno è simile a un uomo che, senza saperlo, ha un tesoro nascosto nel suo campo. Dopo la sua morte, lo lasciò al figlio. Il figlio non ne sapeva nulla: ereditò il campo e lo vendette. Il compratore venne e, mentre arava, trovò il tesoro; e cominciò a imprestare denaro a interesse a quelli che voleva “.

 

[110] Gesù disse: ” Colui che ha trovato il mondo ed è diventato ricco, deve rinunciare al mondo “.

 

[111] Gesù disse: ” I cieli e la terra scompariranno davanti a voi, e colui che vive dal Vivente non vedrà né la morte né la paura. Poiché Gesù dice: Il mondo non è degno di colui che troverà se stesso.

 

[112] Gesù disse: ” Guai alla carne che dipende dall’animali. Guai all’anima che dipende dalla carne”.

 

[113] I discepoli gli domandarono: ” In quale giorno verrà il Regno? “. (Gesù rispose:) ” Non verrà mentre lo si aspetta. Non diranno: “Ecco, è qui!”. oppure: “Ecco, è là!”. Bensì il Regno dei Padre è diffuso su tutta la terra, e gli uomini non lo vedono “.

 

[114] Simon Pietro disse loro: ” Maria deve andare via da noi! Perché le femmine non sono degne della Vita “. Gesù disse: ” Ecco, io la guiderò in modo da farne un maschio, affinché ella diventi uno spirito vivo uguale a voi maschi. Poiché ogni femmina che si fa maschio entrerà neI Regno dei cieli “.

 

COMMENTO DI: F A B I O  G U I D I

Il Vangelo di Tommaso e  la questione degli «apocrifi»

 

FONTE: http://www.psicosintesi.org/La%20Psicosintesi/Il%20Vangelo%20di%20Tommaso%20e%20la%20questione%20degli%20apocrifi.pdf 

 

“Molti hanno già cercato di mettere insieme un racconto degli avvenimenti  verificatisi tra noi, seguendo quello che ci hanno trasmesso coloro che fin dagli inizi  furono testimoni oculari e ministri della parola”.

 

Così inizia il Vangelo di Luca, a testimonianza del fatto che, al momento  in cui compone l’opera, e cioè intorno al 70, circolavano varie raccolte intorno  alla figura di Gesù il nazareno. Ciò appare del tutto naturale vista l’esigenza di  nutrire le richieste catechetiche, liturgiche e apologetiche delle numerose  comunità sparse sul territorio, ognuna delle quali rivendicava una precisa  identità. Ognuno di questi scritti costituiva una «tradizione» a se stante, aveva  alla base la predicazione di un particolare apostolo e si rivolgeva ad ambienti  con particolari caratteristiche e a comunità con particolari esigenze.

 

Inevitabilmente, gli autori di questi scritti dovevano scegliere alcune  cose ed ometterne altre, nonché utilizzare un linguaggio adatto alla sensibilità  del destinatario. Ma questo non è anche il compito di ogni evangelizzazione?  non è anche la responsabilità che dobbiamo assumerci noi contemporanei?

Comprendere Gesù, oggi, significa percorrere l’intero «circolo ermeneutico» che prenda avvio dalle domande esistenziali dell’attuale individuo  globalizzato della nostra civiltà occidentale e le metta in relazione con le diverse tradizioni originarie riguardo alla vicenda di Gesù.

 

Ebbene, oltre al materiale abbondante fornitoci dai sinottici e dal  vangelo di Giovanni, disponiamo, dal 1945, di una preziosissima raccolta delle parole di Gesù nota come Vangelo di Tommaso. Tale vangelo, scritto in copto, antica lingua egizia, è la più cospicua raccolta di «detti» di Gesù, 114 per l’esattezza, e non rientra nell’elenco ufficiale delle opere neotestamentarie, cioè nel canone sancito dal sinodo di Cartagine del 397. Esso fa parte, dunque, dei cosiddetti scritti «apocrifi».

 

Tuttavia, il termine /apocrifo/ assume oggi in genere una connotazione  negativa che non era necessariamente presente nel termine greco originario. La parola greca /apokryphos/ è composta dalla radice /kryp/ che significa  ‘nascosto’: e si nasconde non solo qualcosa di inopportuno o malvagio, ma  anche qualcosa di prezioso e quindi da conservare gelosamente.

Lo stesso vangelo di Matteo (13, 34s) ci confida che Gesù parlava alle  folle “solo in parabole”, nel senso che utilizzava un linguaggio enigmatico,  teso ad accennare cose nascoste. Nel parallelo Mc 4,33s si dice che Gesù  utilizzava le parabole per adattarsi alle capacità di comprensione dell’uditorio,  ma che poi “ai discepoli in privato spiegava ogni cosa”, cioè svelava il senso  profondo delle sue parole.

 

In fondo, nella tradizione della Chiesa, il termine «apocrifo» è

“abbastanza recente; inizialmente i libri che oggi chiamiamo apocrifi erano  detti «non canonici», «dubbi», «contestati». «libri che non si possono leggere  in chiesa», «libri permessi ai catecumeni», ecc.”1 E difatti diverse antiche  testimonianze includono tra gli apocrifi scritti come la prima e la seconda  lettera di Clemente, la lettera di Barnaba, la Didachè, le lettere di Ignazio, il  Pastore di Erma, opere la cui lettura era tutt’altro che proibita.  Tra gli apocrifi, il Vangelo di Tommaso occupa un posto di primo piano.

 

Non sappiamo per quale motivo il «quinto vangelo» – come è stato chiamato -  non sia stato accolto nel canone neotestamentario, ma rimane il fatto che “gli  studiosi sono generalmente concordi nel ritenere che il vangelo di Tommaso  sia, tra tutti gli scritti cristiani non canonici in nostro possesso, quello che contiene la testimonianza più autentica dell’insegnamento di Gesù.

 

Ad ogni modo, il Vangelo di Tommaso rimane il documento più

importante tra quelli ritrovati nel 1945 vicino a Nag Hammadi, nella valle del Nilo. Il documento è in lingua copta ed è datato al IV secolo, tuttavia “questo testo copto attesta che in realtà il Vangelo di Tomaso non ci era del tutto ignoto, ma che – senza saperlo – se ne possedevano frammenti greci nei papiri di Ossirinco I, 654 e 655”.3 Ciò fa pensare che il manoscritto originale, redatto  in una lingua diversa dal copto, possa essere collocato in un periodo assai  precedente.

 

Il vangelo potrebbe risalire ad una tradizione ebraico-cristiana parallela  ai sinottici, le cui corrispondenze maggiori si ritrovano nel vangelo di Matteo e  in quello di Luca. Forse l’autore di Tommaso ha utilizzato la stessa raccolta di  detti da cui hanno attinto Matteo e Luca, oppure lo stesso Tommaso  costituisce la fonte originaria da cui hanno attinto gli altri evangelisti. Del  resto, Tommaso non costituisce un ‘vangelo’ nel senso più comune del  termine, perché la parte narrativa (i «fatti») è quasi assente e le rare concise  descrizioni che appaiono sono mirate semplicemente ad introdurre uno dei  114 «detti» di Gesù, che appaiono anche poco collegati tra loro.

 

C’è chi  sostiene che il vangelo di Tommaso costituisca il ramo orientale della  tradizione siriaca che sta all’origine di un’ipotetica fonte originaria in  aramaico («Q»), mentre quello occidentale sarebbe stato utilizzato dai  redattori di Matteo e Luca.  Rimane il fatto che il vangelo di Tommaso rappresenta una tradizione  indipendente dai sinottici e molto antica, una tradizione che risale  probabilmente alla città di Edessa, oltre l’Eufrate, la culla del cristianesimo siriaco. La lingua originale del vangelo di Tommaso potrebbe dunque essere il siriaco, un dialetto dell’aramaico. Tra coloro che sostengono questa opinione:

 

1 MORALDI LUIGI, Introduzione agli Apcrifi del Nuovo Testamento, UTET, vol. I, p.11.  2S.L.DAVIES, The gospel of Thomas and christian wisdom, Seabury Press 1983, pp.2ss. 3 MORALDI LUIGI, Vangelo copto di Tomaso, in Apcrifi del Nuovo Testamento, UTET, vol. I, p. 476.  Cioè almeno nel II secolo, dal momento che i papiri di Ossirinco son stati redatti intorno al 200. É da ricordare che i  codici – ossia le copie – più antichi dei Vangeli canonici sono: a) Il frammento 7q5 di Marco, datato da J.O’Callaghan al  50-55 d.C., e ritrovato a Qumran, nella biblioteca degli Esseni, distrutta negli anni 70 da Tito (esso dunque risale a 20-  25 anni dopo la vita di Gesù); b) Il frammento del Papiro 64 del Magdalen College – datato da C.Thiede al 60, ma è  controverso – e rinvenuto in Egitto (contiene passi di Matteo); c) Il P 52 Rylands, trovato in Egitto, del Vangelo di Giovanni, del 125 d.C. vi è lo studioso Luigi Moraldi, il quale afferma che “l’ipotesi che meglio delle altre spiega sia le sue molteplici relazioni con altri scritti antichissimi sia alcune singolarità linguistiche del testo è quella che propone un’origine siriaca”.

 

Secondo una tradizione, Edessa fu evangelizzata da Giuda detto

Tommaso, traslitterazione dell’aramaico ‘toma’ (‘gemello’), il discepolo di Gesù che in Giovanni (11,16; 20,24; 21,2) viene chiamato ‘Didimo’, cioè

‘gemello’ in lingua greca. Dunque, il vangelo viene attribuito a Giuda il

Gemello, il discepolo che nell’apocrifo Atti di Tommaso, composto in siriaco a  Edessa nella prima metà del terzo secolo, viene detto “fratello gemello di Cristo”.

 

In effetti, è da notare il fatto che, nel vangelo di Giovanni, Tommaso  assume una posizione di notevole rilievo.  Nel quinto vangelo sono evidenti le caratteristiche del cristianesimo  siriaco delle origini. La comunità di Edessa era improntata ad un rigoroso  ascetismo, dove solo i celibi e i ‘solitari’ erano considerati membri della chiesa a pieno titolo e potevano aspirare al regno. Tale ascetismo è noto con il nome di «encratismo» (un termine greco che significa ‘autocontrollo’), da distinguere chiaramente dalle posizioni dello «gnosticismo», a cui spesso il  vangelo di Tommaso viene fatto erroneamente risalire.

 

Chi erano i ‘solitari’? Il vangelo usa, nei tre detti 16, 49 e 75, il termine  greco ‘monachos’, originariamente un aggettivo che significa ‘singolo’ e che viene adoperato qui per la prima volta per indicare una persona solitaria.

Successivamente, il termine venne a significare un monaco, così come appare nella nostra lingua. Il ‘solitario’ ha rinunciato ad ogni legame terreno, anche  alla famiglia, per distaccarsi completamente dal mondo e seguire idealmente  Gesù.

 

Il Vangelo di Tommaso ben si presta ad una riflessione sul valore dei  vangeli apocrifi. Bruno Maggioni riconosce l’utilità della lettura di tali vangeli.  “Anzitutto perchè ci permettono di conoscere meglio l’ambiente e le tendenze  del cristianesimo primitivo nel quale sono nati (una conoscenza, questa, che  può essere molto importante anche per conoscere i vangeli canonici).”6  Inoltre, qua e là, nella letteratura apocrifa, possono essere trovate alcune  perle. Ad esempio, nel vangelo di Tommaso circa una decina di «detti» di Gesù  non presenti nei vangeli canonici può essere ritenuta identica. E “anche una  sola parola in più di Gesù è qualcosa d’importante”.

 

Appendice:  Riguardo al problema della datazione del Vangelo di Tommaso, voglio riportare per  esteso le analisi di uno studioso, LAWRENCE M.F. SUDBURY, che evidenziano la questione  in tutta la sua complessità:  «Tra gli studiosi esistono due scuole di pensiero ben distinte, la prima che individua una data di  composizione situabile intorno al 50 d.C., quindi più o meno contemporanea alla redazione dei  5 Ivi, p. 478.  6 Maggioni Bruno, Introduzione a WILLIAM MORICE, Detti apocrifi di Gesù, Massimo, p. 5.   7 Ivi, p. 6 Vangeli canonici, la seconda che pensa ad una redazione ben posteriore, situabile intorno al II  secolo. Su cosa si basano le supposizioni delle due correnti?

 

La “scuola del I secolo” afferma che il Vangelo di Tommaso è formato con materiale per lo più  originale e non sembra essere basato sui Vangeli canonici, ma, piuttosto, sulla trascrizione di  materiale orale precedente. Dal momento che l’idea di considerare autorevole la tradizione orale  cessò quasi completamente di esistere prima della fine del I secolo, sarebbe, di conseguenza, molto  probabile una sua redazione antecedente al 100 d.C. e, forse, addirittura vicina al 40 d.C.. In  quest’ultimo caso, dal momento che la data precederebbe quella di redazione dei sinottici,  sussisterebbe la possibilità che il Vangelo di Tommaso sia da correlare alla ipotetica “Fonte Q”, il  testo (o la versione orale) da cui avrebbero attinto sia Matteo che Luca. Dal momento, poi, che circa  metà del materiale di Tommaso non ha paralleli nei Vangeli canonici, è quasi certo che almeno una  parte dei loghia derivi direttamente da discorsi del Gesù storico. Va notato, comunque, che quando  si parla di “Fonte Q” si utilizza un termine generico: in realtà, tale fonte è formata da almeno tre  tronconi, definiti “Q1”, “Q2” e “Q3”.

 

Ebbene, tutte le 37 concordanze tra Vangelo di Tommaso e  Canonici sono relative a materiale certamente attribuibile alle fonti “Q1” e “Q2” e non a “Q3”, da  cui deriva il materiale più direttamente apocalittico del Nuovo Testamento. Dal momento che sia  “Q1” che “Q2” sono, per nozione comune, antecedenti alla redazione dei Canonici, ne consegue  logicamente che, non conoscendo Tommaso “Q3”, la redazione del suo Vangelo sia precedente o  almeno contemporanea a quella dei sinottici. Elaine Pagels, inoltre, ritiene che esista un evidente  conflitto tra Vangelo di Tommaso e Vangelo di Giovanni e che alcuni passaggi di quest’ultimo  possano essere compresi solo alla luce dell’esistenza di una “comunità tommasina” già esistente al  momento della redazione del quarto Vangelo, il che porta ovviamente a ritenere il Vangelo di  Tommaso già esistente al momento della redazione del Vangelo giovannita (databile, secondo la  maggior parte degli studiosi, tra il 95 e il 100 d.C.).

 

Ancora, alcuni esponenti della “scuola del I  secolo” ravvisano comunanze tra alcuni loghia di Tommaso e tratti delle lettere di Paolo,  normalmente ritenute precedenti rispetto ai Vangeli canonici: dal momento che Paolo sembra  conoscere Tommaso, risulta chiara una precedenza del Vangelo tommasino rispetto ai canonici.  Infine, se l’autore del Vangelo di Tommaso avesse conosciuto Il Nuovo Testamento, dal momento  che è largamente diffusa l’idea che tale autore avesse tendenze gnostiche, ci si chiede perché non  utilizzi mai parti evangeliche che avrebbero potuto supportare le teorie della gnosi. In realtà, tutto il  testo di Tommaso non presenta alcun termine riferibile alla gnosi del II secolo (elementi come Eoni,  Pleroma, Demiugo, etc.) e questa potrebbe essere una ulteriore riprova dell’antichità del testo.

 

Per  altro, nei loghia vi è riflesso ben poco dello gnosticismo valentiniano e, essendo lo gnosticismo una  corrente molto fluida, pervasa da elementi “tradizionali” che si mescolano con elementi di novità, si  potrebbe tranquillamente pensare che, prevalendo i primi sui secondi nel testo in esame, esso possa  essere databile senza dubbio prima del 50 d.C. Di fatto, comunque, come ampiamente dimostrato da  Doherty, laddove sia Tommaso che i canonici prendono da Q, la forma del primo è sempre molto  più primitiva e, conseguentemente, potrebbe essere reputata come precedente.

 

Fin qui le motivazione del primo filone di pensiero. Ad esso, come detto, si contrappone la scuola  che situa il Vangelo di Tommaso in un momento del II secolo. A parte Nicholas Perrin, che  ritiene il testo tommasino evidentemente dipendente dal Diatessaron, le ragioni più comunemente  portate dai sostenitori di questa teoria sono relative a questioni prettamente filologiche: è  comunemente accettato che Matteo e Luca dipendano da Marco oltre che da “Q” e, dal momento  che alcuni degli elementi presenti in Tommaso appaiono essere derivazioni marciane presenti  proprio in Matteo e Luca, si può desumere che la redazione di Tommaso sia posteriore a quella dei  Vangeli canonici.

 

Visto che sia Matteo che Luca sono stati composti tra l’80 d.C. e circa il 96 d.C.,  Tommaso dovrebbe aver scritto il suo testo, tenendo in considerazione un certo lasso temporale per la trasmissione dei codici, almeno dopo il 100 d.C.. A riprova della conoscenza da parte di Tommaso di Matteo e Luca, vi sarebbe anche l’incorporamento da parte del primo del “Sondergut”  [cioè dell'insieme delle tradizioni locali che entrambi gli evangelisti inseriscono nei loro racconti a  completamento del materiale di Marco e di “Q”] dei secondi, ciò implicando una loro già diffusa circolazione al momento della stesura delle “Parole segrete”. Un secondo ordine di considerazioni dei sostenitori dell’“ipotesi del II secolo” riguarda la strutturazione “a detti” del Vangelo di  Tommaso. Se per i partigiani della teoria contrapposta questa struttura più semplice e  decontestualizzata è indice di maggiore antichità, per alcuni autori di questo campo, essa sarebbe semplicemente una sorta di “escamotage”.

 

I primi cristiani vivevano ardentemente il clima  apocalittico che già esisteva nel loro ambiente culturale ebraico ed erano certi di un ritorno  imminente del Cristo entro breve tempo, così come appare piuttosto evidente anche nei primi testi  canonici, quali Marco ed il nucleo originale delle Epistole paoline . Con il passare del tempo, però,  le attese millenariste si andarono via via smorzando e già nei testi più tardi, da Luca a Giovanni, alla  Lettera a Timoteo, gli accenni alla “seconda venuta” si fanno sempre più sfumati, rari e tendenti a  de-enfatizzare un evento che chiaramente non sembra più così imminente.

 

In questo quadro, la  decontestualizzazione attuata da Tommaso altro non sarebbe che un metodo per evitare argomenti  escatologici che in un contesto narrativo sarebbero apparsi assai più doverosi. A tal proposito, anche  Elaine Pagels nota che alcuni loghia tendono addirittura ad indicare le ipotesi apocalittiche come  profondamente erronee. Tra l’altro, poi, in tutto il Vangelo di Tommaso non si fa mai menzione di  elementi quali “inferno”, “Satana” e “dannazione eterna”, il che potrebbe stare ad indicare che  l’autore non credesse a questo genere di soluzioni teleologiche, così come proprio della gnosi del II  secolo e come, al contrario, impossibile da pensare per un cristiano della prima metà del I secolo,  per il quale questi concetti dovevano essere assolutamente imprescindibili.

 

Infine, l’ultimo  argomento portato dai fautori di una datazione posteriore riguarda la filosofia religiosa che pervade  i “detti” riportati da Tommaso. Se, infatti, la corrente gnostica si diffonde nel II secolo, nel I secolo  il pensiero cristiano è, come evidente nelle Lettere di Paolo, ancora molto più vicino alla cultura  ebraica che alla cultura “gentile” e molto più concentrata sulla morte e Resurrezione di Gesù che sui  suoi discorsi. Ebbene, il Cristo di Tommaso appare invero ben poco “ebreo” e, invece, molto vicino, per certi tratti, al pensiero della gnosi, ad esempio con il suo rigettare il mondo fisico ed il suo  disprezzo per le distinzioni sessuali, tanto da far parlare, da parte di alcuni, di un vero e proprio  manifesto gnostico.

 

Due scuole fortemente divergenti, dunque. Chi ha ragione? Ovviamente, di fronte ad  argomenti così pregnanti da entrambe le parti, è difficile azzardare giudizi nell’uno o nell’altro  senso. Forse, però, esiste una terza possibilità che, come spesso accade, facendo sintesi sincretica  di entrambe le opposte posizioni, trova un giusto equilibrio risolutore tra esse. [...]

 

Perché, allora,  non pensare che, come ogni testo proto-cristiano in nostro possesso, Vangeli canonici compresi, il  Vangelo di Tommaso sia una struttura stratificata in cui ad un nucleo originario antichissimo sono  state aggiunte notazioni e manipolazioni posteriori che gli hanno conferito proprio quel “gusto”  gnostico con cui oggi lo leggiamo? Solo in questo senso, allora, possiamo parlare di “un Vangelo  apocrifo” quando, riferendoci al nucleo originario e sempre a patto di poter parlare di un insieme di  loghia come di un Vangelo, dovremmo pensare al Vangelo di Tommaso come al primo Vangelo  scritto della cristianità.

 

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