Enzo Jannacci: “…e sempre allegri bisogna stare che il nostro piangere fa male al re.. fa male al ricco e al cardinale, diventan tristi se noi piangiam..”
Se l’Europa “maramaldeggia”, l’Italia “non alza le barricate” e i politici fanno gli “asini in barile”, Banche e Logge ridono contente…
Le ultime vicende descrivono lo stato miserevole nel quale vivono i popoli europei. Ma, poiché i popoli tutti sembrano rassegnati all’ennesima tosatura, mi tocca concludere che “la situazione è disperata, ma non seria”. Inizio dal principio.
I mercati ballano.
E tutti dicono e riconoscono che “è colpa della finanza”. Dopodiché…. Dopodiché tutti corrono a sanare i “bilanci pubblici”. Intendiamoci: io non nego che sia utile tagliare i bilanci pubblici. Ma mi tocca osservare che, mentre gli statisti dei “cattivi tempi andati” (per consenso universale costoro erano “brutti, sporchi e cattivi”), avrebbero deciso di fabbricare “meno cannoni” per produrre “più burro”; i politici dei nostri giorni non tagliano sulle “spese militari” ma sulle “spese civili”. E questo è un chiaro esempio di intelligenza e di lungimiranza.
In Italia, ad esempio, è stata varata una manovra da 24 miliardi di Euro. Tagli sulla spesa pubblica. Sulle “113 basi militari USA” chi ci costano un mare di soldi? Sulle nostre “missioni militari estere” che ci costano una montagna di soldi? Nossignore: sulla scuola, sulle Regioni e sui Comuni. E con i nostri politici ad accapigliarsi se, con le misure proposte, si tagliava “sui poveri” o “sui ricchi”. Particolare curioso: in Italia, tra i nostri politici, non c’è un “cornuto”, un solo cornuto, che osi proporre di tagliare sulle spese militari. Segno evidentissimo che tra i nostri politici non ci sono cornuti. Tutti devoti e fedeli alla “Patria” (USA) i nostri politici. E che si tagli pure sulle spese civili.
Eravamo a questo punto. E ci apprestavamo a gioire per il fatto che, tra i nostri politici, non c’erano cornuti. Neppure uno, neppure a cercarlo con il lanternino. Quand’ecco la ribellione delle donne, delle donne europee. Viviane Reding, vicepresidente della Commissione UE, scopre che “se il bilancio italiano è in sofferenza, il disavanzo è dovuto al fatto che le donne italiane, pubbliche dipendenti, andavano in pensione a 60 anni”.
Per la verità i nostri politici avevano notato la cosa ed avevano fissato un termine per equiparare l’età di pensionamento dei pubblici dipendenti (uomini e donne) a 65 anni. Solo che avevano diluito l’equiparazione, fissandone il termine al 2018. Ed è su questa differimento della “parità dei sessi” che Viviane Reding alzava perentoriamente la voce: “Si, convengo che i politici italiani non sono cornuti. Ma sono forse cornute le pubbliche dipendenti italiane? NO, ma questo va dichiarato subito, senza ulteriori indugi”. Ai nostri politici non restava che prendere atto ed ubbidire. A loro dire, “mica si potevano alzare le barricate per difendere, in Italia, la disparità tra uomini e donne”.
Resta inteso: i politici (italiani ed europei) non hanno le corna, ma neppure le politichesse (italiane ed europee) hanno le corna. Le corna sono tutte dei non politici (italiani ed europei), uomini e donne. In parole chiare e semplici: i popoli sono dei cornuti. E, in quanto cornuti, devono essere mazziati. E difatti……
E difatti i popoli avevano accumulato delle “riserve in oro”. E, su dette riserve, si stampavano le “monete”. Fin qui eravamo sul piano della logica. Ma poi hanno convinto i popoli che, se attingevano alla moneta, moneta stampata sulle loro riserve auree, dovevano pagare gli interessi alla Banca. I popoli si lasciarono convincere e nacquero i “disavanzi pubblici”. Più che giusto che i popoli stringano la cinghia per pagare gli interessi alla Banca, più che giusto che i banchieri ingrassino. Più che giusto che sul “popolo bue”, cornuto e mansueto, si elevi il salmodiare delle Logge e delle Banche.
La chiamano “democrazia”. E tutti a ballare felici, cornuti e contenti.
Antonino Amato – antonino-amato800@alice.it
(Europa Informazioni)