Una fessura temporale con vista sugli accadimenti dell’inaugurazione della prima Biennale d’Arte Creativa di Viterbo

A Viterbo la prima uscita ufficiale del neo assessore all’arte della Regione Lazio, on. Fabiana Santini, che ha partecipato con grand e puntualità all’inaugurazione della prima Biennale d’Arte Creativa. “Sono lieta di essere stata invitata a Viterbo, città meravigliosa che merita di essere riconosciuta come luogo della cultura, per questa encomiabile iniziativa artistica promossa dall’associazione per la Promozione delle Arti in Italia e dal Circolo Vegetariano VV.TT., questa mia visita –ne son certa- sarà l’inizio di una lunga serie…”. Ed ancora (in chiusura): “Sono emozionata… ieri l’altro ero ad una manifestazione con dodicimila persone ma dentro di me sentivo di non aver quasi nulla da conservare nel cuore… qui in mezzo a voi percepisco una forte presenza umana e questa resterà una memoria indelebile… Grazie!”

“Sono contento che la nostra Provincia abbia raccolto questo frutto ed oggi con la presenza dell’on. Santini inizierà una collaborazione stretta fra le  azioni culturali della Tuscia e quelle della Regione”. Questa la dichiarazione dell’assessore provinciale Fraticelli, seguita dai saluti del consigliere Salvatori, in rappresentanza del comune di Viterbo.

E’ stato poi il turno di Mauro  Galeotti che in duplice veste – di rappresentante del Consorzio Biblioteche e  storico di Viterbo-  egli ha parlato della mostra in corso a Palazzo Santoro, con molti reperti originali da lui raccolti, e del suo maestoso libro su Santa Rosa (cinque chili di carta stampata a colori) e su tutte le testimonianze storiche raccolte sulla protettrice di Viterbo. Egli ha fatto dono di una copia del testo all’on. Fabiana Santini.

Nella Sala Gatti gremita e risplendente di colori e profumi sembrava di stare in una grande salotto luminoso, la metamorfosi compiuta nel preparare l’allestimento della mostra è stata notevole, anche  grazie alla coreografia creata da Vincenzo Illiano e Michela Mezzomo Stucchi.  Mentre il canto della Pastorella di Faleria al suono di una fisarmonica paesana ha introdotto le presentazioni ufficiali, con la moderazione accorta e sorniona di Arnaldo Sassi.

“La peculiarità di questa biennale è che non c’è stata alcuna selezione, gli artisti hanno potuto esprimersi liberamente e non solo nel campo della pittura, scultura e grafica ma anche nella poesia, nella musica e nelle arti innovative e poi  -un’altra novità- la premiazione del concorso annesso verrà decisa da due giurie congiunte, la prima composta dai bambini dai tre ai cinque anni di una scuola materna  -perché solo i bambini hanno l’occhio pulito per giudicare la vera arte- e la seconda da una normale giuria composta da esperti.”    

“E’ bello veder realizzata questa prima edizione della Biennale di Viterbo –ha detto il sottoscritto-  dopo tanti anni che inseguivo questo sogno finalmente ne vedo la nascita e sono riconoscente a tutti coloro che hanno silenziosamente contribuito alla buona riuscita dell’evento.  Ringrazio in particolar modo quegli amici viterbesi, fra cui Osvaldo Ercoli, Romualdo Luzi, Peter Boom ed altri, per avermi incoraggiato e sostenuto moralmente. Da oggi Viterbo, con questa Biennale d’Arte Creativa, può divenire un faro di luce della spiritualità laica. L’arte infatti non è professione ma espressione dell’anima”.

Sul tema della spiritualità dell’arte si é poi espresso Aurelio Rizzacasa: “L’arte e la religione sono un binomio ed una cura per combattere il materialismo moderno”. E Simonetta Badini: “La creatività è l’unico modo per sostenere la crescita educativa ed intellettuale della nostra gioventù”.

Infine, mentre gli astanti si deliziavano con le specialità offerte da Ejelo al rinfresco  e con i vini della Tuscia viterbese, gli ospiti istituzionali si recavano a passeggio per Viterbo, fino alla piazza San Carluccio dove nell’ex chiesa di San Salvatore sono in mostra le opere del concorso e le opere scultoree della Biennale.

I programmi imminenti dei prossimi giorni sono il concertino dell’ottetto sax diretto da Tommaso Liuzzi, “i suoni del colore”, che si tiene alla Sala Gatti lunedì il 31 maggio, mentre il 2 giugno ci sarà una dimostrazione di disposizione floreale (Ikebana) curata da Paolo Biagini. 

Per la Biennale d’Arte Creativa: Paolo D’Arpini

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