Respirare aria pura al Bullicame – Azioni sociali e politiche per la salvaguardia delle pozze sulfuree di Viterbo
Ante Scriptum
Ricordo ai lettori che il 30 maggio 2010, alle h. 11.00, abbiamo appuntamento con Giovanni Faperdue, presidente dell’Ass. Bullicame, per ascoltare poesie su Dante al Bullicame e fare un picnic sotto l’albero vicino alle pozze, ognuno porta qualcosa di vegetariano. Si spera che per quel giorno vi sia acqua calda a sufficienza anche per un bagno terapeutico, visto che ultimamente la caldara butta sempre meno per cause “sconosciute” (probabilmente in seguito a prelievi abusivi).
Paolo D’Arpini
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Ed ora la lettera di Respirare:
Merita condivisione e sostegno l’iniziativa promossa dai partecipanti al seminario sulla nonviolenza in corso da diversi mesi presso il centro sociale “Valle Faul” di Viterbo di chiedere dapprima al Comune, poi anche alla Prefettura, e successivamente anche alla Provincia, di intervenire sulla questione della chiusura (sembrerebbe da parte di un privato) di una via di accesso ad una delle pozze di acqua sulfurea dell’area del Bullicame.
Nell’ultimo dei tre esposti presentati si legge che “nelle scorse settimane abbiamo segnalato al Comune e alla Prefettura di Viterbo che ai primi di maggio 2010 all’inizio di una delle vie di accesso che dalla strada asfaltata denominata strada Ponte del diavolo reca ad una delle pozze dell’area del Bulicame é stata eretta una palizzata con un reticolato che impedisce il passaggio. E’ stato inoltre scavato un fossato dinanzi all’improvvisata recinzione. Ignorando se tali opere siano state autorizzate (non compaiono né cartelli di cantiere né altre pubbliche segnalazioni) e se siano o meno legittime, segnalavamo al Comune l’accaduto chiedendo un tempestivo intervento di verifica da parte delle competenti istituzioni e, ove ne ricorressero le condizioni, ogni conseguente azione ai fini della tutela dei diritti di tutti. Non essendoci fin qui pervenuta comunicazione alcuna, né essendo stata rimossa la recinzione, con la presente chiediamo anche alla Provincia di valutare l’opportunità di intervenire presso il Comune affinché si proceda alle verifiche richieste ed agli eventuali interventi conseguenti”.
L’iniziativa deve avere tempestiva attenzione e adeguata risposta da parte delle pubbliche amministrazioni interpellate. L’area del Bullicame va rigorosamente difesa sia dalla criminale follia del mega-aeroporto nocivo, distruttivo e fuorilegge, sia da ogni altra eventuale manovra speculativa, da ogni tentativo di sottrarre alla popolazione tutta un importante bene comune, da ogni rischio di depauperare o devastare una risorsa naturale, storica e terapeutica fondamentale.
Occorre anzi procedere con decisione alla realizzazione del parco naturalistico, archeologico e termale del Bullicame. Ed occorre così tutelare in modo efficace ed intransigente l’ambiente, i beni storico-culturali, le vocazioni produttive del territorio, la salute e i diritti della popolazione, il rispetto della legalità, della democrazia, della civile convivenza.
L’associazione “Respirare”