Consigli vegetariani di Franco Libero Manco: “Nessun animale mangia se non ha fame o beve se non ha sete”
“Oh mangiatore di carne, tu non sei un essere umano. Non accompagnatevi con un mangiatore di carne, perché anche la sua sola compagnia è dannosa per la devozione al Signore. Credimi, amico, coloro che mangiano carne e pesce e bevono bevande inebrianti, saranno tutti estirpati come le erbacce sono estirpate da un fertile campo e gettati dentro un’oscura valle di morte. Tutta la carne è una che sia di uccello, di cervo o di vacca e coloro che la mangiano andranno direttamente all’inferno con gli occhi aperti” (Kabir, poeta Sufi)
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Il consiglio abbastanza diffuso tra i nutrizionisti di fare un’abbondate colazione prima di recarsi al lavoro è, a mio avviso, come voler aggiungere carburante nel serbatoio ancora pieno di un’automobile prima di mettersi in viaggio.
Nel rispetto delle esigenze nutrizionali e metaboliche del nostro organismo, come succede per tutti gli altri animali, dovremmo invece nutrirci solo quando sentiamo l’esigenza di farlo, non a cadenze stabilite. Molto difficilmente si ha vera fame la mattina appena svegli perché l’organismo rispetta le fasi fisiologiche circadiane della nutrizione: dalle ore 12,00 alle 20,00 fase introduttiva, dalle ore 20,00 alle 4,00 fase assimilativa e dalle 4,00 alle 12,00 fase eliminativa. Quindi mangiare la mattina presto significa, nella stragrande maggioranza dei casi, mangiare senza fame e quindi forzare il nostro organismo a compiere un lavoro aggiuntivo mentre è impegnato in una fase diversa da quella introduttiva con conseguente dispendio di energie vitali.
L’usanza a consumare tre pasti al giorno è abbastanza recente. Nell’antichità nessuno usava consumare colazione, pranzo e cena. Nel periodo di massimo potere, greci e romani mangiavano una volta la giorno, la sera: avevano una salute di ferro e corpi molto atletici. Le loro armate erano le più forti. Marciavano per settimane senza fatica con enormi pesi sulle spalle. Tra l’altro, di tanto in tanto digiunavano. La loro decadenza fu dovuta in gran parte alle loro orge alimentari alle quali si abbandonarono quando ebbero sottomesso altri popoli.
Erotodo dice che i Persi, sotto il generale Serse, consumavano un solo pasto al giorno. Anche gli ebrei, da Mosè a Gesù, mangiavano una volta al giorno. Le Sacre Scritture addirittura mettevano in guardia le popolazioni che mangiavano al mattino. Pare che gli inglesi abbiano adottato l’uso dei tre pasti giornalieri soltanto sotto il regno di Elisabetta, mentre prima non facevano la colazione al mattino.
Il tempo medio di svuotamento completo dell’intestino a seconda della dieta va da 35ore (africani, indigeni) a 90 ore (inglesi, americani), e siccome il lavoro fisico o mentale intenso ostacola la digestione, la rallenta o addirittura la arresta del tutto, (affinché un cibo apporti energia deve essere digerito e assorbito), ne consegue che la prima colazione al mattino non può fornire l’energia necessaria per la giornata, anzi, l’impegno della digestione sottrae energia e capacità lavorativa all’organismo. Infatti, durante la digestione i vasi sanguigni della digestione richiedono un afflusso maggiore di sangue, ne consegue che i vasi sanguigni delle altre parti del corpo si contraggono per compensare la dilatazione. Però se contemporaneamente lavorano il cervello e i muscoli anche questi richiedono sangue, con il conseguente rallentamento della digestione. Un apporto maggiore di sangue non può affluire contemporaneamente in tutte le parti del corpo: se una parte ne ha di più un’altra ne ha di meno. In sostanza, il corpo non può compiere bene due lavori nello stesso tempo: o lavora o digerisce. Gli animali in natura non vanno a caccia dopo aver mangiato, ma si riposano o addirittura dormono.
Pertanto, se non si ha fame al mattino il consiglio è di:
- non fare colazione, falla il più tardi possibile o al limite mangia solo frutta fresca la quale non assorbe in alcun modo energia all’organismo e al contrario di quanto si crede, basta annullare la colazione la mattina per rendersi conto della carica di energia, forza e vigore di cui è capace il nostro organismo;
- consuma il pasto più importante della giornata non prima di mezzogiorno e non cenare dopo le 20,00;
- riposati dopo aver mangiato; durante il riposo infatti il sangue affluisce al cervello in modo ridotto di conseguenza una maggiore quantità viene utilizzata per la digestione così la digestione può avvenire senza intralci, anche perché durante il riposo, o il sonno, non si è turbati da preoccupazioni ansie, emozioni che rallentano la digestione. Inoltre, il pranzo deve essere leggero se la cena è stata consistente.
Chi è abituato a fare una ricca colazione la mattina a base di carboidrati e zuccheri industriali, saltare di colpo la prima colazione probabilmente gli darebbe sensazione di stanchezza fisica o mentale, perché tali sostanze causano dipendenza finché l’organismo non è disintossicato.
In sostanza, tre pasti al giorno, il mangiare in fretta, combinare male gli alimenti, il mangiare cibi industriali (cosiddetti cibi spazzatura), cibi uccisi con il fuoco, cibi incompatibili con la nostra natura… troppo spesso sono causa di sofferenze e invecchiamento precoce.
La vera scienza non viene dall’uomo ma da madre Natura che da miliardi di anni tutto governa
Franco Libero Manco – Presidente AVA