Crisi in Grecia, valore reale del denaro, banche commerciali e finanziarie e PIIGS…. di Antonino Amato
Da molti giorni leggo della “crisi finanziaria” della Grecia e dei tentennamenti a soccorrerla della “pallida Europa” e mi taccio. E che dovrei scrivere? Che tutti (politici, economisti e giornalisti) discettano sul “nulla”? Avrei rischiato di farci la figura dello “stralunato”. Oggi mi faccio coraggio. E cercherò di illustrarvi la mia opinione.
Innanzitutto un’osservazione: stiamo discettando di “carta stampata” su cui sta impresso un “valore facciale”. Non stiamo discutendo di “beni o di valori reali”. E difatti….. E difatti sia “Dollaro” che “Euro” sono della “carta stampata” alla quale, convenzionalmente, viene attribuito un “valore”. Fin qui nessun inconveniente. L’inconveniente nasce quando la FED stampa Dollari e li cede allo 0,25% e la BCE stampa Euro e li cede all’1%. A questo primo inconveniente, se ne aggiunge un secondo: la FED e la BCE non prestano la “carta stampata” ai singoli o agli Stati ma li prestano alle Banche. Banche che, a loro volta, li prestano a “valori di mercato”, facendo scattare interessi più o meno onerosi.
E non venite a dirmi che, in queste faccende, interviene il “libero mercato”. Perché in giro ci stanno i “giornali economici” e le “agenzie di rating” che assegnano il “punteggio di affidabilità”. E qui sta l’imbroglio: sia i giornali economici sia le agenzie di rating risiedono in “Anglia” (Inghilterra ed USA). E non strabuzzate gli occhi dicendomi “sento puzza di razzismo”. Perché sareste lontani mille miglia dalla realtà. Costoro stanno portando il mondo verso la promiscuità totale. Per dominarlo meglio.
Succede, dunque, che i giornali economici e le agenzie di rating, nell’assegnare il punteggio di affidabilità, sbagliano spesso e volentieri. Ad un punto tale che ci sarebbe da domandarsi: “Costoro sono dei cretini oppure fanno i cretini?”. Mah! Giudicate voi: gli Stati che stanno peggio sono il Giappone, l’Inghilterra e gli USA. Eppure….. Eppure vengono apprezzati e lodati. Nell’occhio del ciclone ci stanno invece i “PIIGS” (Portogallo, Irlanda, Italia, Grecia e Spagna). Misteri della fede
Insomma: si fa della volgarissima politica. Per non dire della “pirateria finanziaria”. La cosa funziona così: le Banche s’indebitano a dismisura e gli Stati, per non farle fallire, danno loro un mare di soldi. Soldi che si fanno prestare dalle Banche alle quali pagano lauti interessi. E questo costituisce la prima anomalia. La seconda anomalia la fanno i giornali economici e le agenzie di rating che gufano sui “PIIGS” dichiarandoli vicini al fallimento.
Succede, dunque, che i privati non investono e si fanno presenti i “rapaci” che prestano, ma ad altissimi interessi. Interessi da usura.
E, mentre gli “usurai della terra” strangolano i popoli, quelli che passano per “statisti europei” si danno da fare in defatiganti conciliaboli: una masturbazione collettiva. Succede, dunque, che la “crisi di fiducia” inizia dalla Grecia e si estenda al Portogallo e alla Spagna. L’Italia, al momento, no. L’Italia sarà mangiata in un secondo tempo.
Nel frattempo gli “Europei” (?!?) discutono “se” e “come” salvare la Grecia. Pare che dovranno contravvenire a dei “sacri principi”: avevano scritto che era proibito aiutare i popoli. E si comportano di conseguenza: sono corsi ad aiutare le banche, hanno nicchiato dei mesi per aiutare i Greci.
L’Europa? E proprietà delle Banche e dei banchieri. Non mi credete? Chiedete in quali mani stanno le azioni della Banca d’Italia
Antonino Amato – antonino-amato800@alice.it
(Europa)