Bioregionalismo sperimentale: “Un ecosistema nelle Langhe Piemontesi in cui vivere e lavorare” – di Giovanni Papa
Un ecosistema non è un’utopia. E solo una necessità indotta dalle crisi e dalle contraddizioni culturali, sociali ed ambientali dell’attuale economia. Cresce infatti la consapevolezza che oggi è auspicabile, presto sarà anche essenziale, riqualificare ogni insediamento umano per limitare anche sensibilmente i fattori inquinanti, verso “zero emissioni”.
Tuttavia ogni riconversione culturale ed economica che impone la modificazione di processi, tecnologie e comportamenti sociali è quasi sempre stimolata da precursori che sognando l’impossibile, siano anche capaci di dimostrare che è possibile non sprecare alcuna risorsa locale, usare solo fonti rinnovabili e riciclare qualsiasi scarto, in sostanza chiudere i cicli, e scambiare con altri sistemi solo risorse utili a preservare la vita in entrambi i sistemi. Eppure è ciò che accade in continuo nelle cellule del nostro organismo.
Perché allora non ipotizzare che persone, già sensibili su questi temi, possano sfidarsi e costituire un nucleo di precursori per realizzare assieme un efficace ecosistema dove vivere e lavorare?
Ci siamo posti quell’obiettivo da tempo ed oggi ci pare percorribile. La nostra è una piccola cooperativa che da anni sogna di realizzare un ecosistema territoriale e per anni caparbiamente ha cercato di creare le pre-condizioni per realizzarlo con amici vecchi e nuovi. Abbiamo da soli recuperato un edificio di 350 mq destinato all’abbattimento, all’interno di un Parco in Val Pellice, trasformandolo in una “Casa Gaia” per prime dimostrazioni, ed ora stiamo valutando la possibilità di recuperare l’intero Parco per attività sociali e culturali sui temi energetici ed ambientali. Resta invece aperta l’opportunità nelle Langhe Piemontesi di un percorso più complesso che potrebbe interessare almeno 30 famiglie più singoli, puntando ad ecosistema a zero emissioni in cui vivere e lavorare, almeno per gran parte dei residenti.
In questo inizio anno stiamo avviando la pre-progettazione dell’insediamento residenziale, cercando adesioni da finanziatori esterni. I terreni sono già disponibili con un PPE (piano particolareggiato edilizio) approvato, che potrà permettere una variante funzionale alle famiglie interessate ad acquisire con mutuo la loro casa. La progettazione dovrebbe e potrebbe essere partecipata dagli utenti interessati a vivere in quel contesto che dista solo un’ora da: due città (Torino e Cuneo), dal mare e meno ancora dalle montagne tutte a vista dalla collina interessata. Ci siamo chiesti: perché non provare a percorrere una nuova strada, anche senza co-finanziatori, concordando il percorso con amici diversi che stiano già progettando un’esperienza analoga?.
Siamo infatti convinti che l’utopia di una volta, con i cambiamenti climatici, tra qualche anno diventerà una necessità per molti e saranno sempre più numerosi singoli o famiglie che vorranno vivere in un contesto territoriale rispettoso dell’ambiente, con relativa autonomia energetica ed alimentare e potendo partecipare direttamente alla sua realizzazione.
Noi pensiamo ad un ecosistema bioregionale in cui ogni emissione inquinante o spreco siano controllati, fino ad azzerarli; dove le risorse energetiche per i vari fabbisogni di chi vive e lavora in quella realtà siano tratte solo da fonti rinnovabili anche per produrre e trasformare alimenti e cucinare; che le famiglie o persone residenti abbiano una precisa e voluta attenzione ad ogni altra risorsa primaria, essenziale per la vita come l’acqua, la terra, il cibo, la casa, ma anche per le relazioni culturali e sociali col resto del mondo, sapendo auto-prodursi la stessa rete informatica utile.
Pensiamo ad una piccola comunità territoriale che sceglie di vivere, ed in parte di lavorare, in quell’ecosistema, quasi un laboratorio di nuove relazioni culturali ed economiche da condividere con altri, sapendo peraltro che con i loro comportamenti quotidiani, essi offriranno ai bambini, sin dalla prima infanzia, figli o nipoti od ospiti, milioni di informazioni sulle risorse primarie della vita, assai preziose per le radici della loro ed altrui conoscenza.
Lanciamo questa proposta ad alcuni amici in rete, perché possano a loro volta inoltrarla ad altri loro amici che potrebbero avere interesse a realizzare un progetto di vita. Darsi già subito un obiettivo temporale (uno o due giorni assieme) il 6-7 Febbraio 2010 per potersi incontrare e condividere tutte le informazioni culturali, tecniche ed economiche oggi a portata di mano, per poi proseguire con quanti vorranno essere i promotori dell’ecosistema.
Giovanni Papa
Chi fosse interessato all’incontro potrebbe già avere prime informazioni scrivendo a: giovanni.papa@gmail.com