Vegetarismo, psicologia e medicina naturale – Una visione olistica della salute del dr. Ciro Aurigemma
L’uomo è un essere vivente molto complesso e vi sono vari punti di vista da cui può essere studiato: biologico, psicologico, sociale, spirituale.
La scienza è partita dalla filosofia, come ricerca intellettuale della verità ed è approdata al metodo scientifico, basato su ipotesi e verifiche sperimentali, condivisibili dalla maggioranza degli studiosi. Essendo l’uomo così complesso é difficile applicare questo metodo, che invece è risultato molto utile nello studio della natura nei suoi aspetti fisici, chimici e biologici. Si è allora verificata una tendenza alla specializzazione degli studi nel tentativo di semplificare e suddividendo l’uomo in varie parti, ogni scienza ha approfondito un aspetto diverso con sue teorie e metodi propri.
La psicologia ha incontrato ancor più difficoltà, poiché la mente e il comportamento umano sono influenzati da molti fattori interni ed esterni, i quali risultano poco controllabili scientificamente. Come è noto si è sviluppata una medicina che separava i vari organi, il sistema nervoso e la mente, che invece sono tutti strettamente collegati. In seguito lo sviluppo della psicosomatica, che studia proprio l’influsso reciproco tra la psiche e il corpo, ha dimostrato questa unità ormai in modo chiaro per tutti. La stessa psicologia nel suo tentativo di diventare scientifica aveva adoperato modelli, quali l’animale e il computer, che non corrispondono alla specifica realtà umana e aveva concentrato l’attenzione su aspetti interni, inconsci, trascurandone altri.
Oggi assistiamo a un grande interesse verso il vegetarismo, la medicina naturale e la psicosomatica, tanto che in Italia si parla di oltre 10 milioni di persone, in costante aumento, che già si rivolgono a queste terapie ed è stato presentato un disegno di legge per regolamentare il settore, come avviene in altri paesi europei, essendo già attivi in molti ospedali italiani dei reparti di medicina naturale.
Una tendenza nuova e positiva è quella verso una integrazione delle scienze che recuperano così la visione globale dell’uomo che già gli antichi avevano. Anche all’interno della psicologia e della medicina si tende a rimettere insieme quelle parti che si erano separate per motivi di studio, ma che sono in continua interazione.
Inoltre la psicologia, la medicina, e la medicina naturale in particolare, possono integrarsi tra loro, rispondendo meglio alle necessità diagnostiche e terapeutiche della gente, ormai delusa dalla medicina tradizionale e da alcune forme di psicoterapia e psichiatria che consideravano poco l’unità corpo/mente.
dr. Ciro Aurigemma