“La Grecia é in ginocchio, l’Italia si prepara ad inchinarsi…” Poteri economici rapaci alla conquista d’Europa.. mentre il presidente Silvio Berlusconi appetisce una nuova lussuosa villa in Toscana

Ante scriptum

Mentre con ampio risalto sui giornali e sulle televisioni e su internet si spettegolezza sull’interesse di Silvio Berlusconi per una nuova immensa tenuta in Toscana, l’Italia impoverisce sempre più… avvicinandosi al fato di sorella Grecia… che è quasi alla bancarotta! (paolo d’arpini)

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Da tempo la speculazione finanziaria aggredisce la Grecia. E da tempo gli “statisti” europei vegliano sul malato, aspettando il momento buono per seppellirlo. E non venite a dirmi: “Le tue sono parole in libertà”. Vi risponderei che io cito “fatti precisi” che dovrebbero invitarvi ad amare riflessioni.

C’è la crisi finanziaria mondiale, innescata da “finanzieri rapaci” che abitano dalle parti di Wall Street. E le principali “Banche nazionali” (si fa per dire, di fatto sono in potere dei rapaci della Terra) abbassano il costo della “carta stampata” che immettono nel mercato: la FED presta carta moneta applicando l’interesse dello 0,25%, la BCE stampa carta moneta applicando l’interesse dell’1%. Succede dunque che finanzieri rapaci prendono carta moneta allo 0,25%, fanno partire delle campagne di stampa sulla “insolvenza della Grecia”, dissuadono gli investitori privati dall’investire sui titoli del tesoro greci e vanno a sottoscrivere detti titoli ad altissimi interessi. Ieri i titoli greci sono stati comprati applicando il 7,3% d’interesse.

Il rimedio sarebbe semplice, se in Europa ci fossero statisti degni di questo nome: basterebbe che la BCE partecipasse alle aste dei titoli del tesoro greco per abbassare il peso degli interessi. Se lo facesse, aiuterebbe la Grecia a lanciare i suoi titoli ad interessi minori e ci guadagnerebbe un mucchio di soldi, sottraendoli alla cupidigia dei “soliti noti”. Ed invece……

Ed invece un balletto indecente. Gli “economisti”, si riuniscono a Cambridge e si dividono in due correnti. E, come i medici di Pinocchio, si chiedono: gli Stati devono aiutare l’economia? Taluni rispondono “SI”; altri, invece “NO”. Nel frattempo gli “statisti” europei si riuniscono, ma non riescono ad approntare una linea comune. C’è Frau Merkel che si oppone strenuamente a varare misure concrete ed urgenti per risolvere il caso della Grecia. E pare che, dietro alla Frau, ci sia la Bundesbank.

Con argomentazioni che sarebbero ridicole perfino sulla bocca di ragazzetti delle elementari. Perché nessuno propone che i Tedeschi (formiche) regalino soldi ai Greci (cicale). Si propone, invece, che la BCE partecipi alle assegnazioni dei titoli greci. Così facendo, questi verrebbero collocati ad interessi minori e la BCE lucrerebbe interessi di mercato. Ed è impensabile che Frau Merkel e i suoi consiglieri economici non recepiscano il problema. Se non recepiscono è perché non vogliono recepire. Pronti a danneggiare l’Europa a beneficio dei “rapaci della Terra”.

Potreste obiettarmi: “Che interesse abbiamo noi nel destino economico della Grecia”? Vi rispondo: quegli stessi finanzieri rapaci che stanno divorando la Grecia con interessi usurai, stanno allungando gli artigli sull’Italia. Ieri è circolata la notizia di “un disavanzo italiano dell’ordine di 5 miliardi di Euro”, notizia smentita dal Ministro Tremonti che ha chiarito che “trattasi di una manovra ipotizzata per l’anno 2011”.

Conclusione? Tutti siamo esposti all’avidità dei rapaci. E tutti dovremmo difenderci. In Italia si potrebbe cominciare a nazionalizzare le azioni della Banca d’Italia, che “politici dissennati” hanno ceduto ai privati e che “politici timidi” non osano nazionalizzare.

Antonino Amato -  antonino-amato800@alice.it (Europa Informazioni)

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