1 maggio 2010 – Il Circolo Vegetariano VV.TT. e la Festa dei Precursori: “Dalle rive del Treja a Treia – Distacco e identità senza paraocchi” – Cercasi passaggio in cambio ospitalità…
Magari sarà anche questo un segno del destino… E’ dal 1984 che celebriamo la Festa dei Precursori sulle rive del Treja… ma quest’anno ci spostiamo a Treia. No, non è un gioco di parole, Treia esiste per davvero e si trova nelle Marche.
Qualcuno, giustamente, potrebbe chiedersi qual’é la ragione di questo spostamento… Beh… è un po’ come scrisse Marinella Correggia sul significato del VV.TT. “Non chiedetevi che vuol dire quel VV.TT, non lo sa nessuno e forse nemmeno Paolo. E’ probabilmente un gioco. Come la vita, gioco serissimo al quale bisogna con attento impegno lavorare o viceversa lavoro al quale bisogna con attenta disinvoltura giocare?…”
La verità é che anche le associazioni, come le persone, hanno un loro oroscopo e destino. Il Circolo vegetariano VV.TT. nasceva a Calcata verso la fine d’aprile del 1984 e la ricorrenza viene festeggiata quest’anno il 1 maggio, Festa del Lavoro. Sarà un’occasione per rinfrescare la nostra libertà di pensiero e di azione. Ed è per questo che viene indetto, in occasione dei 26 anni dalla fondazione, una trasferta all’estero… che forse potrebbe essere anche una nuova casa, chissà… Lontano da Calcata e dalle sue pompe forse potremo analizzare meglio il passato, meditare sul nostro futuro, vivendo il presente..
Debbo raccontarvi una storiella, allorché fondai nel borgo di Calcata il Circolo Vegetariano VV.TT. (quando il paese era sconosciuto) misi nello stesso tempo un punto fermo nella mia vita, un punto di arrivo in un luogo vergine dalle infinite possibilità, e di partenza per realizzare un progetto di perfezionamento personale e di società ideale. In tal senso l’esistenza del Circolo é stata da me vissuta come espressione di questo sperimentare. Una sperimentazione in chiave di spiritualità laica, di creatività e di sopravvivenza ecologica….
Ma oggi non mi sento più “calcato” in questo luogo, Calcata, pur continuando ad amarlo come una culla che mi ha consentito di crescere, che mi ha visto diventare padre e nonno, che mi ha protetto pur lasciandomi libero… Ma per fare un’analisi dello stato attuale delle cose, riconoscendo le sconfitte e le vittorie di un “modello” (come a tutti gli effetti è quello del Circolo) serve distacco e visione dall’alto… per aggiustare la rotta, cercando nuove possibilità per una esistenza autonoma, sostenibile e gioiosa.
Deve stare tutto dentro. Ogni anno dal 1984 l‘argomento affrontato è stato leggermente diverso, dovendo toccare ogni aspetto delle tematiche portate avanti dal Circolo, e per l’edizione del 2010 ho pensato di trattare l’argomento del distacco… anche se una certa etichetta continua a restarmi appiccicata. Ricordo la storia dello Swami di Akalkut (pronuncia Acalcat), il quale si portava appresso quel nome, di un luogo in cui visse alcuni anni, sia pur che trascorse la maggior parte della sua vita lontano da esso. Nel mio piccolo, mi si scusi il paragone forse esagerato, anch’io mi porto appresso la nomina di “Paolo di Calcata”… ma staremo a vedere se sarà proprio a Calcata che finirò i miei giorni!
Con il tema “Distacco e identità senza paraocchi” ci troveremo perciò a Treia.. ma… attenzione… a Treia Caterina ci ospita però per andare a Treia occorre che qualcuno mi ci accompagni… quindi il programma dell’incontro deve per forza iniziare da Calcata. La mia idea sarebbe quella di partire da Calcata il pomeriggio di venerdì 30 aprile per restare a Treia sino alla domenica 2 maggio 2010. Se tutto va bene lì ci incontreremo con alcuni amici che giungono da diversi luoghi d’Italia. Molto probabilmente avremo anche la presenza di Upahara e Venu, con il loro armonium a soffietto, che ci eleveranno spiritualmente con i canti.
Ed ancora, la manifestazione si svolge in spirito laico, infatti per noi del Circolo la laicità è una componente dalla quale non possiamo allontanarci, pena la scollatura e la mancanza di credibilità riguardo al nostro essere. Noi siamo quello che siamo e non dobbiamo adattarci a nessuno. Le porte sono aperte a chiunque abbia una visione integrativa. Infatti se ampliamo il raggio della nostra compartecipazione troviamo spunti per ulteriormente crescere in tolleranza ed equanimità. E cos’è laicità se non questo?
L’incontro “fuori sede” si svolge in forma di esperienza e coniugazione culturale in cui sono compresi aspetti intellettuali, artistici, spirituali, di politica sociale e di pratica ecologista.
Ognuno è invitato a partecipare con l’apporto di cibo vegetariano e bevande, la permanenza è in forma conviviale, tutti partecipano alla cucina, alla pulizia, al riordino. Portate lenzuola o sacco a pelo e asciugamani. La manifestazione non ha costo ma un eventuale contributo volontario sarà gradito.
Paolo D’Arpini
Per concordare l’accompagnamento di Paolo scrivere a: circolo.vegetariano@libero.it oppure telefonare allo 0761/587200