Pedofilia vaticana: “Il marcio non è nella dottrina cattolica ma negli uomini che la rappresentano…”

Caro Paolo D’Arpini,

Giovanni Panunzio di telefono antiplagio ti ha così ha scritto: “..qualcuno si inventi un Telefono Antichiesa o Antipreti ecc. e si metta in gioco…. Qualora abbiate qualche idea in proposito, fatevi avanti”. Permettimi di dire a te e a Panunzio che qualche idea in proposito io ce l’ho. Vari anni fa, anche io ero su posizioni ANTICHIESA E ANTI PRETI. E ciò quando ancora non avevo approfondito la dottrina cristiana, cioè la Bibbia e successivi teologi. Anche io credevo che le “magagne” che erano state commesse dalla Chiesa, cioè dai massimi organi della stessa, e dai preti, fossero riconducibili a quelli che i cristiani definiscono peccatori. Cioè il marcio non era nella dottrina, ma negli uomini.

Dopo aver analizzato la suindicata dottrina, mi si permetta dire, io sono molto più tollerante, se così possiamo dire,  nei riguardi di questi peccatori, mentre sono diventato un acerrimo anticristiano in relazione alla relativa cultura.

In questa mia contrapposizione mi ha ancora una volta sempre più convinto anche questo Papa proprio in questi giorni quando giustamente, da buon cristiano, ha dichiarato che la comunità cristiana deve essere intransigente con il peccato ma indulgente verso i peccatori. Detto Pontefice Massimo da una parte ha ricordato che Gesù ebbe così a dichiarare: CHI E’ SENZA PECCATO SCAGLI LA PRIMA PIETRA, e, dall’altra, ha richiamato uno dei brani evangelici più carichi di significato, cioè quello in cui salva una donna adultera condannata dalla legge mosaica alla lapidazione. Quindi:

1)  è naturale che i cristiani siano peccatori, e di conseguenza possono essere pedofili, anche se questo ipotizzato peccato non appare mai nel vangelo se non in forma estremamente indiretta e secondo una lettura estremamente estensiva. Quando Cristo parlò di non scandalizzare i giovani, a mio modo di vedere si riferiva all’ipotesi di una educazione estranea alla sua dottrina. 

2)  E’ conseguenziale che i cristiani non si debbano scandalizzare del “ peccato” di pedofilia, in quanto tutti sarebbero peccatori e come tali non hanno nessun diritto/dovere di scagliare le pietre su un “fratello”, anche se esso ha violato precise norme. Mi si permetta dire che non si può pretendere la botte piena e la moglie ubriaca (mi scusino le donne, se ho richiamato detto proverbio, ma mi sembrava il più confacente).   

D’altra parte coloro che accettano di partecipare alla suindicata comunità dei cristiani, debbono accettare anche i fondamenti dottrinari e personali della medesima. E’ come se qualche nazista, dopo aver letto la dottrina del suo Hitler riportata nel Mein Kampf, si fosse scandalizzato della notte dei coltelli e di quella dei cristalli e dei lager, ecc. ecc. Infatti, questi cristiani che si scandalizzano dei peccatori pedofili, perché si dimenticano che il capostipite della casa di Cristo e’ indicato, nel vangelo, in quel Giacobbe che ricattò il fratello, truffò padre e fratello, fu arrogante con i pastori, ecc. ecc.? Cosa si vuole da una casa che ha visto come suo fondatore un soggetto che dalla stessa Bibbia viene indicato come un soppiantatore? Perché si dimenticano che il loro Cristo tra gli altri padri avrebbe David ? Ecco cosa dice Luca: IL SIGNORE IDDIO GLI DARA’ IL TRONO DI DAVID, SUO PADRE,

Ora vediamo chi fu David: I SAMUELE  3/29 DAVID UDITO L’ACCADUTO PROTESTO’ SDEGNATO E DISSE: ……………….NON MANCHI MAI NELLA CASA DI GIOAB CHI SOFFRA DI SCOLO, O DI LEBBRA, CHI TENGA IL FUSO O PERISCA DI SPADA O SIA PRIVO DEL PANE.

II SAMUELE: 4/12 DAVID DETTE ORDINE E I SUOI UOMINI LI UCCISERO; POI TRONCATE LORO MANI E PIEDI LI SOSPESERO SOPRA LA VASCA DI EBRON.

II SAMUELE 5/10 INTANTO LA POTENZA DI DAVID SI FACEVA SEMPRE PIU’ GRANDE, PERCHE’ IL SIGNORE, DEGLI ESERCITI, ERA CON LUI. ……………..DAVID PRESO POI ANCORA CONCUBINE E MOGLI IN GERUSALEMME, DOPO CHE ERA VENUTO DA EBRON, DALLE QUALI EBBE ALTRI FIGLI E FIGLIE.

II SAMUELE 12/13 DAVID RISPOSE A NATAN: HO PECCATO CONTRO IL SIGNORE ! ALLORA NATAN ASSICURO’ DAVID DICENDOGLI: IL SIGNORE DA PARTE SUA HA PERDONATO IL TUO PECCATO. TU NON MORRAI; MA IL FIGLIO CHE TI E’ NATO, POICHE’ HAI OLTRAGGIATO IL SIGNORE CON TALE COLPA, MORRA’ SENZA DUBBIO………………….DOPO SETTE GIORNI IL BAMBINO MORI’.

      Cosa fece il Dio di Cristo ai tempi di David: non punì il peccatore, ma l’innocente. Oggi il Dio di Cristo é migliorato o peggiorato, a seconda da che punto di vista  e ciò forse grazie agli uomini. Infatti  non risulta, “ sfortunatamente”  che i ragazzi che sono stati oggetto delle voglie dei pedofili siano morti. Dico sfortunatamente in quanto, qualora la mano del Signore, come ai tempi di David, fosse scesa con la sua falce su detti ragazzi, salvi sarebbero i peccatori pedofili  e la Sua Chiesa. Nessuno avrebbe potuto testimoniare sui relativi fatti, e tutti avrebbero continuato nella loro vita contenti e felici. Come gia’ detto si vede che quel Dio che continuamente viene richiamato dalle gerarchie ecclesiastiche e dai fedeli, cicero pro domu sua, violando il principio di cui al Deuteronomio 5/11 ( NON PRONUNCIARE INVANO IL NOME DEL SIGNORE TUO DIO, PERCHE’ IL SIGNORE NON RITIENE INNOCENTE CHI PRONUNCIA IL SUO NOME INVANO) e’ andato migliorando nella sua onnipotenza, mentre forse il suo Vicario in terra e’ rimasto ai tempi di David.   

Ho letto la lettera di Kiriosomega sul presente argomento ipotizzante una possibile malattia mentale di Benedetto XVI. Permettimi di dire che a me sembra molto “ stravagante” trattare un tema così delicato, in forma di barzelletta. Naturalmente, questo e’ il mio pensiero, sempre soggetto a una revisione critica attraverso un costruttivo dialogo.

 Massimo Sega – ages@valdelsa.net

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