Idi di Marzo: “Secondo Cesare tramonta lo Scorpione” (Plinio) – Simbologie di un giorno fatidico… cominciando da quel lontano 15 marzo del 44 a.C.
“C. Scorpius occidit Cesari P.”
Giorno dichiarato nefasto puro nell’antico calendario romano, il 15 marzo, divenne il giorno del cambiamento, della cesura e delle rivoluzioni dal quel 44 a.C. in cui Caio Giulio Cesare venne assassinato.
«Si decise di murare la Curia in cui fu ucciso, di chiamare Parricidio le Idi di marzo e che mai in quel giorno il Senato tenesse seduta» racconta Svetonio nelle «Vite dei Cesari», a riprova delle parole pronunciate da Marco Tullio Cicerone appena un mese dopo: «Le idi hanno cambiato tutto». Quel giorno, il «pontifex maximus» non diede credito alla profezia sinistra di Spurinna – una sorta di Cassandra romana: «Cesare guardati dalle idi di marzo» – e sotto la statua di Pompeo Magno venne ucciso dai congiurati guidati da Bruto e Cassio.
A 2066 anni da allora l’avvertimento resta ancora sinistro e le idi di marzo successive non sempre hanno cancellato l’aura nefasta del 15 marzo. Anche se la chiesa istituì anche l’onomastico di San Cesare in quel giorno. Giorno funesto, dunque, ma anche giorno di estremi e repentini cambiamenti, le idi di marzo, infatti, hanno assunto un senso che perdura immutato fino ai giorni nostri.
Il cambiamento e la rivoluzione che tradizionalmente accompagna questa data riguarda la gente comune, ma anche i politici. Nella storia, alla data del 15 marzo si sono associati avvenimenti felici come il rientro a Palos de la Frontera di Cristoforo Colombo neoscopritore inconsapevole dell’America, era il 1493. Ma anche eventi drammatici, come la decisione dello zar Nicola II di abdicare nel 1917 alla vigilia della rivoluzione russa, o politici, come la proclamazione della Repubblica da parte del Sudafrica nel 1961. Il 15 marzo del 1990 Mikhail Gorbachev viene eletto presidente dell’Unione Sovietica.
E ancora, avvenimenti di rilevanza scientifica come la scoperta di 90377 Sedna, l’oggetto spaziale più lontano osservato nel Sistema solare, oppure sportiva, è nel 1995 che Alberto Tomba riporta in Italia dopo 20 anni la Coppa del mondo di sci.
“Ab ipsis civibus omnes honores Caesarem congesti sunt: eius imagines in templis, suggestum in curia, nomen mensis; praeterea eum patriae patrem appellaverunt et Antonius consul pro rostris ei regia insignia praebuit. Sed cives hos honores tamquam infulas in hostiam morituram cumulabant. Nam multorum invidia ipsam principis clementiam vicit: nam Brutus et Cassius in eius mortem conspiraverunt. Eodem die Caesaris uxor, quoniam in somnio de viri morte admonita erat, eum ut domi maneret imploravit. Tamen ille in curiam venit: coniurati ac senatores eum ante Pompei simulacrum petiverunt atque ter et vicies sicas in eius corpore defixerunt. Ita ille, postquam orbem civili cruore imbuerat, suo ipse sanguine curia implevit….”
Quale altro “giorno” poteva dimostrarsi più idoneo per cominciare a “rivivere” una infinitesimale conoscenza della lingua latina!? Ho amato e amo sempre la lingua dei “padri”
Antonella Pedicelli