Simone Sutra: “Libri che trasformano” – Testi di Mikhail Bulgakov, Gary Zukav, Francesco Oliviero

BENATTIA – Significato della vita, senso della malattia e processo di autoguarigione

di Francesco Oliviero

Nuova Ipsa editore, 2003

 

     Immenso ma affascinante- nonché sintetico – trattato che affronta, a partire dall’analisi della dinamica della malattia dal punto di vista energetico (l’autore è medico e co-creatore della medicina “omeosinergetica”) una quantità di temi  che, nonostante la loro portata, vengono  discussi in maniera esauriente quanto concisa, perché se ne va dritti al cuore, presentandone l’essenzialità; e il loro significato, espresso con chiarezza e semplicità, campeggia con indiscutibile potenza nelle appena 222 pagine del testo.

     Innovativa è soprattutto la presentazione del concetto di “Matrice Energetica”, indicata come la mente cosmica che trae profitto e accrescimento dalle sue interazioni con le sue “appendici” terrene, le varie configurazioni energetiche dette “anime”, mentre esse stesse accrescono la loro esperienza, il tutto in un contesto altamente evolutivo in cui nessuno perde mai. Merito di Oliviero è aver introdotto in termini del tutto lineari e di una ficcante semplicità una nozione così nuova per la mente, e averla saputa coniugare con le rilevanti conclusioni della fisica quantistica che le fanno da indiscusso e lampante supporto.

     Ma in questo libro c’è anche spazio per la medicina olistica, il senso della vita e del Tao, destino e scelta, leggi universali, pensiero-energia, entropia costruttiva e distruttiva, armonia di coppia, rapporto col lavoro; tutti questi temi e molti altri trovano il loro spazio perfetto in quest’opera unica per l’enorme quantità di terreno che copre, nonché per la sua scorrevolezza  e immediatezza  di linguaggio, che invoglia a sfogliarlo pagina dopo pagina senza mai essere tentati di dire “che complicazione, che barba!” nonostante l’ampiezza e perfino l’apparente complessità degli argomenti trattati.

     Ma Oliviero, sapiente pastore, riconduce nel gregge tutte le pecorelle che vorrebbero starsene per conto proprio o smarrirsi nella loro orgogliosa settorialità, dirigendosi alla spicciolata verso la loro propria nomea, verso la loro unica e distinta trattazione; dando così un esempio efficace di ciò che predica, cioè la fondamentale unità del tutto. Nel farlo sbalordisce il lettore facendolo apparire un semplice gioco da bambino: dimostrandosi, piuttosto, abile e consumato prestigiatore che riesce a ficcare in una valigetta, con fare elegante e proficuo, tonnellate di roba. E nel processo soddisfa la nostra sete non solo di sapere, ma di essere: quell’essere che è il vero protagonista del libro, quell’essere che, dopo questa lettura, sarà un po’ più attrezzato per fare. Ma soprattutto per vivere.

     “Il significato della vita è il seguente: la vita ha lo scopo di permettere a un’anima di produrre informazioni costruttive attraverso le esperienze che può vivere solo attraverso un corpo. L’aspetto che determina l’evoluzione in senso costruttivo dell’Universo è che le informazioni costruttive elaborate dall’anima possono essere trasmesse alla Matrice Energetica e rese quindi disponibili a tutte le strutture presenti nell’Universo che siano dotate della stessa chiave simbolica” 

 

 

UNA SEDIA PER L’ANIMA – Una guida per diventare spiritualmente adulti

di Gary Zukav

Corbaccio, 2007 

 

     “In questo momento e in questa ora dell’evoluzione umana il desiderio di far nascere un vocabolario e un atteggiamento adatti a rivolgersi a ciò che trascende la religiosità e la spiritualità e assume la posizione di autentico potere è molto intenso”

     Così  esordisce, con una certa modestia, un autore che poco ha scritto, ma che con quel poco ha lasciato una traccia indelebile sullo schermo della coscienza, prendendo per mano il lettore e conducendolo per un lungo corridoio in cui si incontrano porte che si spalancano generose, irrorandoci di comprensione, una dopo l’altra, al momento giusto; dopo cioè che è stata gettata sufficiente luce (e quanta, in verità!) sull’informazione presa in esame al momento. Direi però che definirle informazioni è alquanto riduttivo, e pur senza utilizzare il frusto e scontato termine di “illuminazioni”, con  il suo codazzo di  aspettative e bocche inutilmente spalancate in attesa del botto finale che non arriva poi mai, si può nobilitarle forse definendole nozioni di primaria incidenza per una comprensione delle dinamiche che attirano nel coinvolgimento ciclico in questo mondo quella nostra componente energetica generalmente indicata come “anima”. 

     Un libro che ci insegna a prendere possesso di noi stessi  svincolandoci da tutte quelle stampelle e sovrastrutture a cui aderiamo quando abdichiamo alla nostra sovranità interiore delegandone il potere a fonti esterne, siano esse accadimenti di vario genere, filosofie, religioni, credenze o quant’altro.

     Soprattutto esauriente, nel panorama disvelante tratteggiato con finezza da Zukav, è la trattazione riguardante il karma e la reincarnazione, sicuramente ineguagliata quanto a completezza e “razionalità”, per quanto assurdo possa essere sembrare l’impiego di un termine siffatto per indicare un processo che, pur esulando dalla razionalità, non si sottrae al suo impietoso scrutinio, uscendone vincente.  

 

IL MAESTRO E MARGHERITA

di Mikhail Bulgakov

Oscar Mondadori 2009

 

     Geniale e folle parto della mente del più caustico autore russo del periodo postrivoluzione d’Ottobre, il romanzo dipinge scenari inquietanti  -  con tono burlesco ma genuinamente graffiante – sullo sfondo di una Mosca già corrotta e lottizzata dal potere politico nella gestione sovietica degli anni ‘30.

     E’ il Diavolo – nientemeno – uno dei  protagonisti principali di questa vicenda improbabile che però risuona in ogni sua parte di un senso ineccepibile e stringato, affidato all’imprevedibilità della narrazione che fila via sulla lama di un rasoio e dà refrigerio alla mente come una birra ghiacciata d’estate rinfresca la gola. Un Diavolo che porta lo scompiglio nella città, apparentemente a fin di male (ed è certamente così per i burocrati sovietici vittime dei suoi castighi) ma che in realtà opera per il bene del giusto, ma soprattutto di una coppia di innamorati.

     Priva di pause ed esule da languori o sbadigli, intelligente e sfrontata, la frenetica alchimia di questo romanzo  rende difficile sottrarsi al fascino delle sue pagine esondanti azione e dialoghi brillanti, situazioni da pochade e riflessioni di grande profondità, che terranno il lettore inchiodato alla poltrona o a qualunque altro attrezzo su cui faccia appoggio. Il libro è semplicemente un lungo brivido di divertito stupore, un’irresistibile, briosa cavalcata tra ironie delicate e buffonate e sbracature nello stile delle comiche del cinema muto; ma non è assente (oltre all’inevitabile ma originalissima love story) un tocco di magia e di sano soprannaturale, poiché l’altra importante protagonista è un’affascinante borghese trasformata in seducente streghetta alla ricerca del perduto amore.

     Il tutto orchestrato, dall’inizio alla fine, con un equilibrio raramente ottenuto da un qualsiasi autore nel passare dai toni dipinti a tinte forti a quelli della più assoluta frivolezza;  nello scivolare da una nota all’altra, da uno strumento all’altro la sinfonia non fa che acquistare di gradevolezza, ed è diretta con un tale garbo ed un humour così raffinato e penetrante che si depone il libro con la tentazione di riprenderlo in mano e ricominciare a leggerlo da capo.

     E alla fine della lettura ci sentiamo costretti a  chiederci se tutto sia veramente come sembra e se il cosiddetto male e il cosiddetto bene abbiano davvero la valenza normalmente attribuita ad essi : dilemma in cui ci trascina, fin dall’inizio, l’incipit preso dal Faust di Goethe:

     “Chi sei tu, dunque?

     “Io sono parte di quella forza che eternamente vuole il Male ed eternamente opera per il Bene”

 

Simone Sutra – itdavol@tin.it

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