Vegetariani al governo – Lancio politico della dieta vegetariana in occasione delle prossime amministrative – “Prova il vegetarismo per 2 settimane con i consigli dello psicologo”
Fra tutti i programmi politici per le amministrative del Lazio e della Provincia di Viterbo, ma pure negli altri ambiti coinvolti nelle prossime elezioni di primavera, si fa un gran parlare di progetti economici, energetici, sociali, strutturali, edilizi, ecclesiastici, etc. etc. Nessuno però accenna alla salute pubblica ovvero alla necessità di prevenire le malattie.
Ora che Ferruccio Fazio è stato de-nominato “ministro per la Salute” e quindi si torna ad usare un titolo che presuppone l’importanza della salute, non con l’uso medicinale della sanità bensì con l’accortezza nel suo mantenimento attraverso la prevenzione, è vieppiù importante che si cominci, anche in termini politici, a prospettare alternative olistiche, salutistiche e vegetariane.
Ormai la scienza ha appurato che i vegetariani godono di ottima salute e che difficilmente contraggono malattie tumorali o di genere simile. Ex ministri vegetariani, uomini di cultura, di scienza e di religione affermano che il vegetarismo o la riduzione massiccia del consumo carneo sono alla base dell’ecologia umana, del contenimento dell’impatto ambientale inquinante e del mantenimento delle risorse del pianeta.
I vegetariani e consumatori di prodotti bioregionali e biologici in Italia sono almeno 6 milioni… potrebbero rappresentare una forza politica notevole… eppure non si tiene conto delle loro esigenze, le loro opzioni alimentari non sono rappresentate dai candidati, come ad esempio le diete salutiste nelle pubbliche mense, né vengono riconosciuti i loro diritti insomma i vegetariani non sono considerati cittadini uguali agli altri… Anzi, al contrario, vengono ancora interpretati come “esseri strani” fuori dalla norma… Peccato!
Sento perciò il bisogno di rilanciare la nostra proposta in cui si chiede ai candidati consiglieri regionali, provinciali e comunali di tutti gli ambiti coinvolti nella tornata elettorale, di esprimersi in merito ai diritti ed alla diffusione del vegetarismo. Chiedo loro di dare un segnale sulla volontà di “affancarsi” dal sistema carnivoro, consumista ed anomalo, che produce malattie e spese sanitarie abnormi.
Tanti anni fa scrissi una lettera all’allora assessore regionale del Lazio, Giorgio Pasetto, chiedendogli di partecipare ad un esperimento chiamato “La tre giorni vegetariana” in cui tentare di rinunciare alla carne e di ristabilire un rapporto corretto con la natura, egli mi rispose “Caro Presidente, La ringrazio per l’invito a partecipare ai vostri incontri… I miei numerosi impegni istituzionali non mi consentono, come avrei voluto, di aderire all’invito. Plaudo, comunque, alla vostra iniziativa e vi invio i migliori auguri di buon lavoro. Cordiali Saluti. 21.6.90 – Giorgio Pasetto, assessore al Bilancio della Regione Lazio”
Stavolta ho avuto miglior successo con il presidente della commissione ambiente del Lazio, Claudio Bucci, il quale ha aderito alla mia proposta di fare un esperimento alimentare e salutistico, rinunciando alla carne per ben 15 giorni consecutivi. La prova verrà effettuata con i consigli e la collaborazione dello psicologo Ciro Aurigemma, nostro socio nonché responsabile Ecologia dell’AVI.
Alla proposta di mantenere la buona salute con la dieta vegetariana fornendo così un buon esempio per il risparmio della Pubbica Amministrazione ha aderito anche il presidente dell’European Consumers, Vittorio Marinelli, che invita tutti i politici nazionali a tentare anch’essi di stare 2 settimane senza carne né pesce per provare su di sé l’effetto che fa…
Per la nostra economia nazionale, e per la nostra salute fisica, già rinunciare alla carne per quindici giorni significa vedere subito la differenza… ed è un fulgido inizio. La proposta comprende pure uno stage gratuito da tenersi qui al Circolo Vegetariano VV.TT. per apprendere ricette e quant’altro…
I candidati amministratori che vorranno aderire a questa iniziativa sono pregati perciò di contattarmi per stabilire la data dell’inizio esperimento, che avverrà a Calcata davanti ad un salutare piatto di erbe selvatiche depurative che andremo a raccogliere assieme nella valle del Treja.
Paolo D’Arpini – circolo.vegetariano@libero.it – Tel. 0761/587200
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Alcune motivazioni del vegetarismo:
“Il movimento vegetariano è alla base di tutto ciò che tende alla purezza, alla libertà, alla giustizia ed alla felicità”. Questo era il parere della dottoressa Anna Kingdorf, portabandiera del vegetarismo.
“Se è vero il motto ‘mens sana in corpore sano -insiste Paolo D’Arpini- non saremmo certo noi, che alla salute ci teniamo, ad avere la mente labile..”. Ricordando tra l’altro che il turbamento apportato dallo squilibrio alimentare dovuto all’eccesso di carne può portare con il passare del tempo disturbi fisiologici che si riversano immancabilmente nella sfera psicologica.
“Senza dimenticare -aggiunge il presidente dei vegetariani di Calcata- che quasi tutto quel che ingeriamo e principalmente la carne subisce trasformazioni chimiche che ubbidiscono all’esigenza di conservare le scorte a lungo a scapito della qualità”.
Un altro elemento deleterio per la salute di chi consuma carne sarebbe il modo in cui gli animali vengono allevati. L’angustia dei luoghi dove vengono allevate le scrofe sin dalla nascita, per esempio, provocherebbe, stando a studi scientifici, squilibri mentali all’animale con conseguenza anche su chi ne consuma la carne. Paolo D’Arpini, inoltre, menziona il sorprendente numero di studiosi che nell’antichità hanno suggerito l’uso della dieta vegetariana consigliando il nutrimento a base di carne solo in casi specifici o per determinati scopi. Platone ad esempio la raccomandava solo ai guerrieri mentre Seneca faceva notare che fra i consumatori di carne sono i tiranni, gli assassini ed i cortigiani.
“Una alimentazione più sana del resto potrebbe fare solo del bene alla società del nostro pianeta inquinato e violento”. Nella storia dell’evoluzione dell’uomo, secondo i vegetariani, c’è la prova dell’alternarsi dell’aggressività e mitezza nella natura umana, riscontrata nella compresenza di canini, tipici dei carnivori, e di incisivi e molari tipici dei frugivori. Che sia questa la prova che l’uomo si sia ‘pentito’ di essere un carnivoro? Bernard Shaw, a questo proposito, soleva affermare: “il mio stomaco non è un cimitero per animali”.
(Da un’intervista di Gloria Zarletti a Paolo D’Arpini su Paese Sera, 13 luglio 1993)
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http://www.circolovegetarianocalcata.it/category/alimentazione-vegetariana/