Privatizzazioni e smobilitazione degli apparati nello stato… mentre la democrazia cambia con il cambiare della società… L’unico futuro possibile per l’umanità è nella democrazia diretta e nel bioregionalismo
Leggo sulle pagine dell’Espresso che nella Finanziaria 2010, in via di approvazione a tappe forzate ed a colpi di fiducia, è inserita anche la trasformazione dell’Esercito in S.P.A agli ordini del corrente ministro della difesa. Questo ulteriore passo disgregativo dello Stato segue l’abolizione del servizio di leva e l’istituzione del “mercenariato” militare (già in corso).
La cosa quindi non mi meraviglia più di tanto, forse sono rimasto più scosso alla notizia della privatizzazione dell’acqua… Infatti che l’esercito (ed i suoi beni immobili) dovesse subire la sorte dell’Enel, della Sip etc. etc. è nell’ordine delle cose in una società in cui si sta radicalmente modificando il concetto di gestione della cosa pubblica e di “democrazia”. Oggi con questo termine si indica la formazione di una minoranza autorizzata ad “amministrare” la collettività. Il primo passo verso il passaggio dei poteri, tutti i poteri dello Stato, alla rappresentanza “democratica” (stabilita dai partiti) è iniziata molto tempo fa con la concessione alle banche (private) di emettere carta moneta. La Banca d’Italia (una holding privata) mette in circolazione la carta moneta per conto dello Stato…. ed è in verità il conducente del vapore Italia, avendo lo Stato abdicato al più elementare dei suoi diritti. La Banca d’Italia, come sappiamo, è composta da privati finanzieri e magnati, gli stessi della Banca d’Europa e della Banca d’America, che in verità possono e sanno indirizzare la politica economica, sia in veste di “consiglieri” occulti, sia in veste di “finanziatori” delle forze politiche e dei loro rappresentanti che salgono al governo formale dello Stato.
Ad esempio negli USA l’esercito è comandato non dal presidente o dai generali ma dalle holding, e viene infatti inviato nei vari scacchieri internazionali per soddisfare le esigenze dei potentati economici. Ma se l’America può perseguire una politica “divide et impera”, sullo scacchiere internazionale, mi chiedo a cosa ed a chi servirebbe un “esercito privatizzato” qui in Italia…. L’Italia può solo indirizzare le sue forze all’interno di se stessa, ovvero per il controllo del suo stesso territorio. Speriamo almeno che vengano lasciati fuori da questi sporchi giochi di “potere privato” almeno i Carabinieri che sono gli ultimi garanti della credibilità dello Stato.
Persino la Giustizia, nella sua totale inefficienza (sempre voluta dal potere politico ovviamente) si prepara a diventare una fonte di entrata aggiunta per gli “amministratori” che ci governano.. e lo vediamo già nel fatto che il cittadino per ottenere giustizia deve sobbarcarsi le spese di querele di parte… mentre –ad esempio- le multe, le pene tributarie e le ammende (a favore degli “amministratori”) sono l’unica cosa che funzioni nella gestione della Giustizia. Questo sistema legislativo, farraginoso, petulante, burocratico e iniquo è solo un modo per spremere i cittadini e consentire a chi è ricco di continuare ad esserlo.
Ma torniamo alla “democrazia”, forse in Italia gli ultimi veri politici “democratici” sono stati Aldo Moro e Bettino Craxi… Sembra strano l’abbinamento… eppure Aldo Moro tentò di unire le forze democratiche, con il compromesso storico, e Bettino Craxi ebbe il torto di opporsi a Sigonella… E questo spiega anche perché Aldo Moro finì cadavere in una Renault e Bettino Craxi esule ad Hammamet… Ma il fatto ultimo che ha sancito uno scollamento finale fra il popolo, che elegge la sua rappresentanza parlamentare, e l’esercizio democratico, è stata la Legge Porcata Calderoli che ha stabilito chi nomina i deputati od i senatori, questo con l‘accordo di destra e sinistra (infatti quando Prodi per pochi mesi ritornò al governo si guardò bene dal cambiarla).
Il potere di “indicazione” di chi ci governa non è più, nemmeno nell’apparenza formale, un fatto politico (o ideologico) ma è il risultato di uno strapotere “altro” che copre tutto l’ambito sociale e culturale, essendo basato sulla capacità di “convincimento” delle masse, sulla creazione di umori e sulla pubblicità elettorale, saldamente in mano ai poteri economici (vedi Tv, giornali, radio, cinema, editoria, mode, etc. e prossimamente anche il web).
Insomma la “democrazia della minoranza” è un dato di fatto, e questa minoranza è semplicemente quella che è “in grado” di gestire il potere, si tratta una minoranza astuta e speculativa, una minoranza che sa come spiegare al popolo ciò che deve essere fatto per il suo bene. E non è vero che questa stretta minoranza sia in disaccordo al suo interno (ovvero che esistano fazioni avverse che spingono per una soluzione o per l’altra) e la prova è stata dimostrata negli ultimi anni di Governo, e nell’avvicendarsi delle due compagini apparentemente opposte, con il fatto che le leggi promulgate dal Centrodestra vengono poi fatte proprie e “migliorate” (in senso dispregiativo) dal Centrosinistra, e viceversa.
Oggi assistiamo però al degrado sempre più forte della qualità di vita sul pianeta Terra, anzi c’è il rischio sempre più evidente che la vita umana possa scomparire, in seguito all’inquinamento, alla sovrappopolazione, alla sfruttamento cieco delle ultime risorse vitali, etc. etc. La vita è a rischio di sopravvivenza… e sapete chi può modificare questo stato di cose? Paradossalmente sono gli stessi poteri che hanno condotto sin’ora l’umanità alla rovina… solo i potenti che stanno dietro alle quinte e che vivono anch’essi sul pianeta (e quindi hanno iniziato ad aver paura per la loro incolumità e discendenza) che potrebbero arrestare questo processo distruttivo diabolico… ma per farlo devono essi stessi rinunciare a voler ulteriormente determinare il futuro del mondo, poiché il loro metodo è viziato, dall’egoismo e dalla cecità dell’interesse privato….
Il dramma è che a forza di indirizzare le masse questi potenti sono riusciti a creare un inebetimento generale, un abbassamento dell’intelligenza umana ed ora i controllati tendono a diventare essi stessi “controllori” e l’esempio di quanto avvenuto a Milano, con il lancio del modellino del duomo in testa al premier, ne è “fulgido” esempio…
Strano nevvero? Ed ora che fare? Semplice: “occorre circoscrivere l’incendio” e rimboccarsi le maniche ripartendo da zero, dalla “democrazia diretta”… quella delle piccole comunità e delle bioregioni. La “civiltà dei consumi” è finita…. Andiamo verso la “civiltà dell’ecologia”.
Paolo D’Arpini