Google: “Salviamo il tacchino 2″ – Appello per un Natale senza stragi di sangue… con detti biblici ed evangelici aggiunti

Ante Scriptum:

Ricordo che parecchi anni fa, per contrastare la pessima abitudine di festeggiare il Giorno del Ringraziamento con l’uccisione di milioni di tacchini lanciai la campagna “Salviamo il Tacchino”. Parecchi americani che popolano Calcata mi guardarono storto e malgrado i miei appelli organizzarono grandi feste a base di tacchino farcito… Gli americani -si sa- sono insensibili alla vita, pensano solo al profitto ed al godimento immediato, per cui c’è poco da sperare con loro…

Chissà che i nostri connazionali non siano più sensibili? Anche qui da noi, in Italya (come direbbe “Bocca di Fuoco”) c’è la pessima abitudine di  “onorare”  le feste natalizie con il tacchino arrosto, l’onore non si sa di chi sia… se del macellaio, dell’allevatore, del supermercato, della cuoca, di Gesù Bambino .. o del povero ed innocente  tacchino!

Comunque visto che le feste si avvicinano (ed i tacchini tremano all’idea di essere sacrificati in veste di simbolo d’amore..) lancio nuovamente l’appello, o se volete l’invito, a non invitare il tacchino morto sulla tavola imbandita ma di lasciarlo per conto suo a razzolare nell’aia…

Google, gooogle goooogle… fa il tacchino libero!

E con esso pure gli agnelli, i buoi, gli asinelli, le galline, le papere, le oche, i conigli… insomma tutti gli animaletti giulivi che osserviamo “viventi” nel presepe di San Francesco a Greccio!

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Corpo Testo:

Il Natale è per gli umani un momento di gioia…  per milioni di animali un appuntamento con la morte. Milioni di animali di ogni specie pagano con la sofferenza  il prezzo di assurde tradizioni.

Tacchini, vitellini, coniglietti, maialini… saranno strappati alle loro madri (cosa che non accadde a Gesù bambino malgrado la forsennata caccia di Erode) per subire una sorte crudele! Pensaci.

La vita di ogni essere vivente è sacra, come la tua: rispettala. Astieniti dal mangiare  carne.

Vi sono tante cose buone da mangiare senza uccidere animali innocenti  che come noi amano la vita. 

Perché uccidi se non vuoi essere ucciso? Perché procuri ad altri ciò che non vorresti per te stesso?  Come possiamo sperare nella misericordia di Dio se siamo impietosi verso le sue creature? 

Come si può uccidere e  divorare l’agnello nel cui simbolo Gesù si identificato?

Gesù si è sostituito all’agnello per far cessare questa usanza ingiusta e crudele.

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Detti biblici di supporto:

“Così parla il Signore mio Dio: Vai a curare quelle pecore da macello che i compratori sgozzano impunemente e i venditori dicono: Sia benedetto il Signore, mi sono arricchito e i pastori non se ne curano affatto. Io non perdonerò agli abitanti del paese”. (Zacc. 11,4-6)

“Io in verità ve lo dico: colui che uccide..  uccide se stesso e colui che mangia la carne degli animali abbattuti mangia un corpo di morte. Io vi chiederò conto del loro sangue spumeggiante, il loro sangue nel quale dimora l’anima. Io vi chiederò conto di ogni animale ucciso”. (dall’Evangelo della pace di Gesù Cristo secondo l’apostolo Giovanni delle chiese cristiane d’Oriente, originale in aramaico del 3° sec. d.C. Bibl. Vat. 156-P).

“La sorte degli uomini e quella degli animali è la stessa… Non esiste superiorità dell’uomo rispetto agli animali perché tutto è vanità”. (Eccl. 3,18-21)

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Primi firmatari dell’appello:

Paolo D’Arpini del Circolo Vegetariano VV.TT.  di Calcata

Franco Libero Manco del Movimento per l’Amore Universale

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