Dopo la Velina D’Arpina ecco a voi la “Veletta Angelina”, magistrale pezzo di teatro testimoniale tra l’illuso ed il dis-illuso….

Carissimi,

siamo qui riuniti per celebrare il “rito di passaggio” dall’illusione alla dis-illusione!

Mi sta divertendo molto la commedia che avete inscenato! Io non ho chiesto di essere scritturata ma a quanto pare sono necessaria perché venga officiato il rito, e come potrei dunque mai sottrarmi?

Paolo il Bagatto; Paolo la Scimmia; Paolo il “sant’uomo”; Paolo egopatico e despota; Paolo/Saul sale sul palco e recita il suo ruolo. Riuscirà questa volta a tirare fuori il coniglio dal cilindro e salvarlo dal finire nel forno di qualche “casalinga disperata”?

Laura e l’Aura; Laura Cavalla; Laura a cavallo; Laura e il bello delle Luci; Laura apre e chiude il sipario, spegne le luci, chiude la sala. Riuscirà a riempire tutti i posti a disposizione?

Angela la Tigre; Angelina la ragazzina; strega streghina e donna-bambina; Angelina la squinternata-schizofrenica apre il monologo sull’Essere e chiude in bellezza, fa scomparire il cilindro e anche il forno: meglio dolci alla zucca che conigli arrosto!

Perché possiate continuare a recitare io sono qui; solo la vostra consapevolezza vi ci ha condotti, e forse, la vostra bravura. Di sicuro la mia dedizione e pazienza.

 Laura, non sai cosa io ho fatto perché Paolo fosse così tagliente con me? IO SONO quello che TU SEI e faccio quello che TU FAI. Lui è stato tagliente con TE.

Paolo, IO SONO quello che TU NON SEI e per questo SIAMO. Ma tu chi sei? Angela. E Angelina. Squinternata e schizofrenica. E Angela è una santa e una Maddalena, è TUTTO e NIENTE. Il proiettore gira ma quando si inceppano gli ingranaggi le immagini si sovrappongono, le scene si accavallano e gli attori si scambiano ruoli e azioni, sotto trucchi e paillettes, luci e ombre, maschere e parrucche e le battute si improvvisano! Il coniglio salta in braccio a L’Aura, ma lui ha un appuntamento, “Ohimè, ohimè! Ho fatto tardi!” dice Bianconiglio, e Alice-Laura-Angela-Paolo-Alice scivola nella conigliera per andargli dietro e ” si sentì cader giù rotoloni in una specie di precipizio che rassomigliava a un pozzo profondissimo” e Alice-Angela-Laura-Paolo-Alice pensa “Bene! Dopo una caduta come questa, se mai mi avviene di ruzzolare per le scale, mi sembrerà meno che nulla; a casa poi come mi crederanno coraggiosa! Anche a cader dal tetto non mi farebbe nessun effetto! (E probabilmente diceva la verità)” ma Saul batte la bacchetta e Angelina afferra il cilindro e anche il coniglio-Bianconiglio che non si nasconde nel cilindro e scappa dal forno per correre libero nel “giardino più bello del mondo” e Alice-Paolo-Laura-Angela-Alice si trasforma “e finalmente era ridotta alla giusta statura per poter passare per quell’uscio e uscire in giardino”.

Il pubblico pagante potrebbe restare deluso dalla brevità della commedia. Un atto solo è troppo breve per uno spettacolo così unico e prezioso. Già vi preoccupate di sapere quando andare, quando lasciare, quando partire, quando tornare, dove andare. SIATE. E siate QUI E ORA, così come SIETE. Come SIAMO.

Con amore. Con coscienza. Con consapevolezza. Con coraggio. Con dolore. Con rabbia. Con passione. Con com-passione. E devozione.

Paolo, la prossima volta che pronuncerai “in vano il mio nome” pronuncerò in vano IO il TUO.

Laura, aggiusta il cerone di Paolo, poi abbandonalo al SUO destino e abbandona TE STESSA al TUO e il NOSTRO spettacolo si chiude così! .

Angela, termina il monologo. Ama, abbraccia e saluta voi, tutti VOI.

PS: Avete sentito quanti applausi? Credo sia piaciuta molto….Siamo stati bravi, eh? Andiamo a festeggiare, pranzetto (vegan) al circolo?

Baci, Angela Braghin

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