Messaggio post-cristiano per papa Ratzinger: “Feticismo religioso e tradizioni morte nel cristianesimo…” secondo il profeta Uriel

Visto che da qualcuno mi vien chiesto di parlarne, come se fosse una cosa importante, scrivo cosa penso riguardo alla sentenza della corte europea , riguardante il crocifisso nelle scuole ed affini. Pensavo di cavarmela con una jpg e invece no..  Così, non credo proprio che scriverò  le solite stroncate riguardanti la tradizione di qui e le radici di là. Perché  non la penso  come la media dei commentatori, blogger ed affini.

Primo punto. Le tradizioni non sono immortali.

Il tradizionalista tende a credere che le verità siano scritte in qualche passato remoto  una volta ed una volta per tutte. Cosi´, se era tradizione in Egitto seppellire il faraone dentro una gigantesca piramide di pietra, ecco che… ecco che…. E perché? Perché non c´é più il Faraone. E come, non era tradizione questo e quello? No, perché le tradizioni finiscono.

Allo stesso modo, a Roma c´era una tradizione, quella delle vestali. Per undici secoli, bambine dell’età di sei anni hanno ricevuto il  “Te capio amata” dal pontifex maximus, e per trent’anni sono rimaste vergini, a indossare un velo matronale bianco (come fossero sposate) e a preparare il pane col sale. La tradizione voleva che l´integrità di Roma dipendesse da loro, ed esse rappresentavano lo stato stesso. Trombarsi una vestale era considerato reato, per la precisione “incesto”, e il malcapitato veniva ammazzato a bastonate. La malcapitata veniva messa in una stanza con solo una finestrella verso l´esterno,  e lasciata a morire di fame, poiché la legge vietava a qualsiasi romano di profanare la figura di una vestale (toccarle senza il loro consenso equivaleva alla condanna a morte, e persino i magistrati dovevano cedere loro il passo) e quindi nessuno poteva torcergli un capello. Successe circa una volta per secolo, cioè undici volte.

Sebbene la tradizione delle vestali fosse consolidatissima, essa finì.

Morale della storia, le tradizioni finiscono, e le radici si rompono, per quanto importanti siano state.

Così, adesso mi accingo a dirlo: il cristianesimo é  stato una importante radice dell’Europa, e ha  fatto parte della tradizione culturale europea. Oggi non più.

Ripeto: oggi non più. E sarebbe  ora che qualcuno abbia il coraggio di dirlo.

Questo non significa che io tolga valore al cristianesimo come passato europeo. Che il cristianesimo sia IL PASSATO dell’Europa nessuno che sia sano di mente oserebbe dubitarne. Ma nessuno che sia sano di mente dovrebbe sognarsi di affermare che il cristianesimo sia IL PRESENTE dell’Europa.

Innanzitutto, nessuno dei suoi valori informa più il pensiero europeo. Quando dite che la persona “ha dei diritti” non state ragionando in senso cristiano, perché in senso teologico la persona non dispone di alcun diritto, ne dispone Dio. Non esiste, e non é mai esistita, un´idea quale il “diritto” di qualcuno a qualsiasi cosa nel pensiero teologico umano. Perché se si affermasse che la persona ha, che so io, il diritto intrinseco a qualcosa, come dire a vivere, si sarebbe portati a pensare che Dio non glielo possa togliere per capriccio. Cosa che non é, visto che é innegabile (1) il fatto che a Dio, secondo i cattolici, é dato il diritto di togliervi la vita se gli aggrada.

Cosi´, il solo fatto che voi possiate pensare di avere dei “diritti” mostra quanto S-cristianizzati siate. Se foste veri cristiani, non pensereste di avere dei diritti, ma di essere in mano alla Provvidenza. Punto. E il solo fatto che un pagano spiritista debba venirvi a spiegare le basi della vostra religione, perché non le conoscete, fa capire quanto io abbia ragione.

Potrei mostrarvi la vostra profonda ignoranza,facendovi delle domande trabocchetto banali banali, come per esempio “gli angeli hanno la fede?” oppure che so io “Satana  può essere considerato un buon cristiano?” per fottervi come tanti salamini appesi alla trave. E questo per una seconda proprietà che il “cristiano” di oggi ha: non conoscere per una cicca la propria religione.

Non servono prove così complesse, del resto, per mettere in crisi i più: potrei limitarmi a chiedervi quale sia il primo dei vostri doveri di cristiani. E non me lo sapreste dire. Bene, allora ve lo spiego io (prova a fortiori) che sono “pagano”: il vostro primo dovere dovrebbe essere quello , secondo Paolo (ho scelto una voce abbastanza autorevole?) di essere “alter Jesus”, ovvero di essere come Cristo. Secondo la religione che DITE di professare (ma della quale sapete, nella media, meno di zero) voi tutti dovreste passare la vita a chiedervi “come si comporterebbe Cristo in questa situazione? Che cosa farebbe Lui?”. Di fronte a qualsiasi dilemma esistenziale, dovreste chiedervi non tanto “cosa dice la bibbia?”, come se foste dei Testimoni di Geova qualsiasi, ma avendo ricevuto il Vangelo VOI dovreste chiedervi “cosa farebbe Lui adesso?”

Lo fate? Vi comportate (o perlomeno ci provate), ogni giorno, come si comporterebbe Lui? No, non lo fate. Nessuno di voi lo fa.

Da bravi farisei (2) vi limitate a fare quello che avete sentito dire sia cristiano, praticate un cristianesimo “a braccio” , una “fede un tanto al chilo”, come se un tizio pensasse di essere mussulmano perché  non mangia la mortadella e fa 20 flessioni al giorno rivolto verso la sede di Doner Kebab GMBH.

Non siete cristiani. Il vostro cristianesimo deriva spesso da posizioni politiche, al punto che se chiedessi se siete d´accordo a seppellire i feti abortiti nei cimiteri, poiché erano vivi, molti di voi presi da furore antiabortista direbbero di sì. (3)

E questo errore  orribile lo fareste perché avete una visione politica del cristianesimo, perché l´agenda politica ha preso il posto della spiritualità. Mi sembrate come Dacia Valent, che si é inventata un “femminismo islamico”: certo che puoi farlo, se sei abbastanza lontano da chi può censurarti…..

Così, vi siete inventati il “cattolicesimo forzitaliota”, un´ entità paraculturale che mescola una serie di pose ridicole, una serie di assurde pretese che mescolano un finto pudore figlio di un senso dello scandalo che non avete più (che non percepireste neanche se vi apparisse di fronte con mezzo metro di fallo eretto), sommato ad una specie di ridicola affezione verso particolari insignificanti dell’estetica cattolica e un inverecondo amore verso qualsiasi sciocchezza riusciate ad attribuire al vostro defunto bisnonno, e che per questo riuscite a definire “tradizione”.

Beh, ho una notizia per voi: non tutte le scenette che faceva il vostro bisnonno sono “tradizione”. E non lo saranno neppure se alla pletora di ignoranti si unisce il papà del vostro bisnonno, e tutto il paesello dal quale venite. Se il vostro bisnonno si metteva addosso (ammesso che lo facesse davvero) qualche ridicolo vestito, ascoltava qualche strimpellatura da ignoramus, si dedicava a balli ridicoli, chiamava digiuno la fame che provava ogni giorno qualora la provasse in certi giorni,  andava in chiesa dichiarando di fare questo e quello, beh, non frega più niente a nessuno.

Così, ripeto, ho cattive notizie per voi: non solo é morto il cristianesimo, con tutte le sue “tradizioni”, ma c´é di peggio.

Il cattolicesimo è morto. Ed é morto per colpa dei cattolici.

Non vi piace sentirvelo dire?  Siete voi che avete smesso di provare ad essere “alter Jesus”. Siete voi che avete sostituito alla vostra religione i suoi feticci. Siete voi che avete ridotto la dottrina cattolica ad un manuale di pratica ginecologica e di standard riproduttivi. Siete voi che avete smesso di studiarne i precetti, e specialmente il significato. Siete voi che oggi non riuscireste a passare un esamino di dottrina cattolica che un tempo era il minimo richiesto alla comunione.

Ma la cosa peggiore, é che non sapete nemmeno il perché. Io ho smesso di essere cristiano, e quando dico che ho smesso dico che SO CHE COSA HO LASCIATO. Il che significa che, con ogni probabilità, della vostra religione so più del “forzitaliota” medio, anzi so più del “forzitaliota”  campione di fede.. E non parlo di cose come “cosa dice la chiesa sull’aborto”, perché non é la parte più importante del cattolicesimo.

Potrei stupirvi spiegandovi cosa dice il cristianesimo della ricchezza, quella che considerate (come foste protestanti) un oggetto di adorazione.  Potrei spiegarvi cosa pensi il cristianesimo degli altri popoli, e dell’accoglienza. Perché io SO CHE COSA HO LASCIATO.  L´ho lasciata proprio perché la conoscevo, e non mi andava bene. Poiché non aveva senso lasciare qualcosa senza un perché.

Ma voi avete compiuto un´azione come quella di distruggere la vostra stessa religione, e come se non bastasse lo avete fatto senza un perché.

Voi avete ridotto la vostra religione ad un mix di posizioni politiche plebee quanto superficiali, l´avete degradata riducendola ad un manuale di tecniche di fecondazione, l´avete snaturata perdendone il senso primario (ovvero quello di vivere chiedendovi come avrebbe vissuto Cristo al vostro posto),  sostituendo a questo senso primario  ogni minestrina abbiate sentito dire al vostro superstizioso nonno, e lo avete fatto senza un perché.

Per questa ragione ritengo che il crocifisso non debba stare nelle aule. Per prima cosa, perché fuori da quelle aule non c´é nessun crocifisso. E non mi riferisco ai muri. Perché  voi state cercando di appendere ad un muro qualcosa che non avete più dentro. Mi riferisco alle persone. Non ci sono i cattolici. Ed é per questo che quel pezzettino di legno non significa più nulla.

Quella roba voi la volete dentro le aule perché pensate che quel pezzo di legno sia la vostra religione. Ma nel fare questo siete idolatri, se soltanto non foste così stupidi da  capire la differenza tra un simbolo ed un idolo: bene, signori, state trattando il crocifisso come un idolo, non come un simbolo. E no, non vi spiego la differenza, perché il fatto che un pagano spiritista la conosca e voi no testimonia quanto MORTO sia il cristianesimo dentro di voi.

Il cristianesimo é morto. Per colpa vostra. E andare al funerale in lacrime non é un alibi. Figuriamoci un atteggiamento feticista(4) verso il crocifisso

Andate straparlando di simbo e di identità. Sapete almeno cosa dice la vostra religione  di simboli e di identità? Non sapete qual’é il simbolo del cristianesimo? Eppure, é NELLE SCRITTURE.

Beh, ve lo spiego: La VOSTRA religione dice che non vi si dovrebbe riconoscere per vestiti o per altri segni, ma per come vi portate l´uno con l´altro COME FRATELLI. Lo dice la vostra religione. Questo, e non IL CROCIFISSO, era il simbolo dei cristiani. Era. Quando esistevano.

QUESTO, cioè l´amore fraterno,  e´ il simbolo del cristianesimo. Non il crocifisso. Non la politica. Non la tradizione. Non la cultura. Non la bandiera. Non le baggianate del nonno. La vostra religione SA BENISSIMO cosa sia un simbolo, e se vi foste presi la briga di studiarla lo sapreste.

L´unico modo che avete di avere addosso i simboli del cristianesimo, e lo dice la vostra religione, é quello di comportarvi come fratelli gli uni con gli altri, cosicché gli altri vi distinguano per questo.

Ma non lo fate. Perché non siete più cristiani.

Non comportandovi tra voi come cristiani, cioè in modo che la fratellanza brilli agli occhi di chi vi guarda, voi non avete addosso alcun segno della vostra sedicente religione. Ed é per questo che lo volete nelle classi: non lo avete addosso. Non lo avete dentro.

Beh, allora ho l´ultima notizia per voi: il  vostro profeta , Cristo, non voleva vedere il segno del cristianesimo addosso alle pareti. Lo voleva vedere addosso a voi.

E no, quel simbolo non era il crocifisso: secondo la  vostra religione, l´unico simbolo che vi dovrebbe distinguere dagli altri é la fratellanza che provate e praticate tra voi.Che non c´é.

Ma non perdo neanche il tempo a dirvi dove sta scritto, che i cristiani dovrebbero distinguersi dagli altri per l´amore fraterno con cui si trattano a vicenda. Non perdo tempo a spiegarvi perché il crocifisso NON può essere  sufficiente a portare il cristianesimo (o Cristo) dentro un´aula scolastica, perché se così fosse sarebbe un idolo: siete idolatri e non sapete il perché. E non può essere evocato per far seguire i suoi valori, perché se così fosse sarebbe un rito feticista come quello del voodoo: siete feticisti, e non sapete il perché.

Perché non conoscete la religione che dite di praticare. E per questo é morta: non sapete il perché. In fondo, io che l´ho semplicemente abbandonata, sono stato più misericordioso e rispettoso di voi che la profanate con la vostra ignoranza.  Io, almeno, i perché li avevo.

 Uriel – Profeta post-cristiano

(1) No, non sto aprendo un dibattito, vi sto solo spiegando come stanno le cose per i cattolici. Se vi illudete di poterla pensare diversamente e´ solo perché siete lontani dal centro, e lontano dal centro nessuno vi vede, e potete fare quel che vi pare. Osaste dire il contrario in Vaticano, di fronte ad un teologo, verreste immediatamente zittiti.

(2) Dovrei spiegarvi anche cosa siano i farisei. No, non lo faccio. Se non lo sapete , é perché non siete cristiani. QED.

(3) No, non si può. Non si può se non sei battezzato. E non puoi essere battezzato se non respiri. E mettere un feto abortito in terra consacrata era considerato una cerimonia satanica , perlomeno profanatoria, e punito con la morte fino al `600.

(4) E no, non vi spiego neanche perché siate praticando un feticismo del crocifisso, come se foste seguaci del vodoo. Se siete così  ignoranti da non capirlo, beh: QED.

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