Seguo le macchinazioni oscure del duo satanico D’Alema & Sposetti dai tempi di Achille Occhetto e poi di Romano Prodi ed ora osservo come stiano ordendo nuove trame ai danni di Dario Franceschini
Alcuni giorni fa la mia amica di “partito”, Alessandra, essendo il partito il PD, mi ha detto: “Hai saputo che sono state indette le primarie per l’elezione del segretario nazionale? Nelle riunioni degli iscritti avrebbe vinto Bersani (leggi D’Alema) ma ora è stato deciso di dare la parola al popolo delle primarie… tu chi pensi di votare?”.
Certo non è facile prendere una decisione quando da una parte ci sono gli atei cinici affaristi (quelli stessi che hanno dato alle banche il via libera per la cartolarizzazione dei debiti inesigibili..) e dall’altra i baciapile mezzi margheritini e mezzi andreottiani. Poi c’è il terzo incomodo Marino, ma quello è solo un “codino” tanto per confondere le acque per infine aggregarsi con chi vince. No, Marino non mi piace, fa pure i trapianti di organi… figuriamoci per me che sono antispecista sarebbe una bestemmia votare per lui….
Mi sento come Indro Montanelli ai tempi in cui andava a votare con il naso tappato…
“Il fatto è –continua Alessandra- che D’Alema è l’altra “parte” di Berlusconi.. come nel PDL c’è il Berlusca che non schioda e tiene il campo occupato con la sua fosca presenza nel Centrosinistra abbiamo il baffetto, anzi i due baffetti se consideri anche il Tesoriere (liquidatore e gestore dei beni DS ad oltranza pro domo sua). Cosa fare? L’unica è sperare nel Padreterno e nell’imponderabile…”
No, no, qualcosa dobbiamo pur fare per evitare che la politica italiana sia ridotta ai minimi termini da una parte il cavaliere e dall’altra lo skipper… e dicendo ciò ho confermato ad Alessandra la mia intenzione di andare a votare il 25 ottobre… sperando che la saggia dea bendata guidi la mia mano stanca…
Stamattina (22.10.09) mi hanno consegnato una letterina alla Posta di Calcata , meno male che il PD si ricorda ancora di me che sono un suo fondatore (sia pur laico ed indipendente). Le firme sono di Piero Fassino, Giuseppe Fioroni e Giuseppe Parroncini, che mi dicono: “..la campagna congressuale del PD, che ha coinvolto quasi mezzo milione di iscritti, è stata una grande prova di democrazia. Nel Lazio –ed in particolare nella Provincia di Viterbo- si è registrata una netta affermazione della mozione Franceschini e della candidatura di Morassut, hanno prevalso l’idea di un Partito aperto, plurale, e la consapevolezza che è più importante guardare dove si va piuttosto che da dove si proviene….”
Il discorso mi pare giusto… e poi quel Dario Franceschini l’ho conosciuto personalmente essendoci stato assieme su un palco a Viterbo per almeno due ore buone a parlare di politica (ai tempi dell’Ulivo), quel Giuseppe Parroncini lo conosco da quando faceva il segretario dei DS della provincia di Viterbo, non era poi così male, e quel Piero Fassino –il sacrificato permanente- ha saputo restare in disparte per il bene comune… ed anche lui mi sta simpatico, bello lungo ed allampanato com’è.
C’è il dilemma Fioroni, ah nella mozione Franceschini c’è anche il Giuseppe Fioroni…?! Sì, è vero il Fioroni è un papalino convinto ma non è proprio come la Paola Binetti che si vanta di portare il cilicio… ed è anche vero che era un pupillo di Sbardella… ma veramente avevo anch’io degli amici giornalisti che stavano nell’agenzia Repubblica di Sbardella e mi pubblicavano sempre i comunicati, anche se erano un po’ troppo laici… Beh insomma un Fioroni si può anche digerire nel mucchio…
Avete capito per chi propendo?
Vostro affezionato Paolo D’Arpini