Inadeguatezza e potenza della nonviolenza, del vegetarismo e della spiritualità laica … secondo Bettina Corke, Edoardo Torricella, Marinella Correggia, Laura Lucibello … ed altri

Ieri 2 ottobre 2009 abbiamo iniziato la saga dell’ecologia profonda, dell’alimentazione naturale e della spiritualità senza frontiere…

In occasione della giornata mondiale della nonviolenza e della ricorrenza della nascita di Gandhi è sembrato normale iniziare la manifestazione con la proiezione del documentario di Bettina Corke sul Mahatma. Massimamente composto da spezzoni originali il film ha trasmesso una forte emozione ai tutti i presenti, inoltre il collegamento fatto con Nelson Mandela e la sua lotta contro la segregazione razziale in sud Africa è stato un proficuo legame…

Molto bello anche il canto dell’OM  corale  proposto da Alex Raccis e la danza indiana di Rossella Lozzi, due cose che ci hanno trasmesso la  vitalità spirituale dell’India e del suo mondo magico,  dei suoi colori e suoni.

Il discorso fatto da Marinella Correggia, toccando i temi attuali dell’ecologia, della lotta dei contadini indiani contro le multinazionali agricole e gli OGM, il problema della siccità e dell’inquinamento, del riscaldamento globale e di come le grandi potenze dovranno affrontare questi problemi per mantenere la vita sul pianeta ha riportato -come suol  dirsi- la platea “con i piedi per terra”. Ed è giusto che sia stato così.

Edoardo Torricella ha ricordato la sua esperienza di vegetariano dall’età di 18 anni e la sua coerenza sino ad oggi che ne ha 74, le sue esperienze cinematografiche e teatrali e di come veniva considerato il vegetarismo nei primi anni ‘50 allorché i vegetariani in Italia potevano essere contati su due mani…. Egli ha ricordato la regola francescana e la figura di Tolstoi, vegetariano e non violento antesignano al quale lo stesso Gandhi si ispirò.

Insomma la giornata è stata molto densa e piena di buone vibrazioni, bellissima anche l’atmosfera nell’arancera della serra di San Sisto, in cui sembrava di stare dentro ad un tempio della natura, con le sue alte navate ed il sole brillante che entrava dalle vetrate… la temperatura era “indiana” ma non spiacevole, si  stava bene in camiciola sino a sera. 

Per finire il canto  di mantra indiani cantati dal gruppo Vedic, al suono dell’harmonium a soffietto, del mrdanga e dei cembali e poi un buon dolce vegetariano come “prasad”,  offerta rituale di cibo consacrato 

Mentre smontavamo gli allestimenti e portavamo via le sedie, in attesa di rimontare tutto il 4 ottobre per la giornata finale dedicata a San Francesco d’Assisi, un gentile pianista ci ha accompagnato con una sottile   melodia suonata al pianoforte che sta lì in mezzo alla serra, un oggetto strano… ma che dava ancor di più il senso di sacralità laica al luogo.

Ringrazio il Comune di Roma  e l’assessorato alla cultura e quello per l’ambiente per l’ospitalità e l’assistenza.

Paolo D’Arpini

 

Alcuni commenti raccolti al volo:

“…grazie ancora per l’invito, avete colorato di rosa la mia giornata e quella di tutti i presenti! Mi dispiace solo di essere arrivata in ritardo e di non poter essere rimasta fino alla fine….. Complimenti a te, ma anche tanti a Laura Lucibello!”

“..ancora una volta il senso di magia e di presenza ha riempito la sala che all’inizio sembrava vuota… grazie!”

“..sia pur con tutte le difficoltà dell’ultima ora e la fatica per raggiungervi ho respirato un’aria e bevuto un acqua fresca che il mio spirito desiderava..”

  Ed ora un pensiero di Nelson Mandela:

“La nostra paura più profonda non è di essere inadeguati.

La nostra paura più profonda è di essere potenti ogni oltre limite.

E’ la nostra luce, non la nostra ombra, a spaventarci di più.

Ci domandiamo ” chi sono io per essere brillante , pieno di talento, favoloso? ” In realtà, chi sei tu per NON esserlo?

Siamo figli di Dio. Il nostro giocare in piccolo non serve al mondo.

Non c’è nulla di illuminato nello sminuire se stessi così gli altri non si sentano insicuri intorno a noi.

Siamo tutti nati per risplendere, come fanno i bambini. Siamo nati per rendere manifesta la gloria di Dio che è dentro di noi…..

E quando ci liberiamo delle nostre paure, la nostra presenza automaticamente libera gli altri”. 

Nelson Mandela

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